Accordo che dichiara di grande importanza l'accordo di commercio e
cooperazione tra la Comunità economica europea e l'Albania
Il Parlamento europeo,
- vista la relazione della commissione per le relazioni
economiche esterne (A3-0073/92),
A. considerando che il 23 settembre 1991 il Consiglio ha adottato
le linee direttrici per il negoziato di un accordo di
commercio e cooperazione con l'Albania; che tale accordo è
stato parafato a Bruxelles il 17 febbraio 1992,
B. considerando l'urgente necessità che la Comunità contribuisca,
con tutti gli strumenti a sua disposizione, alla stabilità
economica dell'Albania, che costituisce requisito
indispensabile ai fini di un'evoluzione politica ordinata in
tale paese,
C. tenuto conto delle informazioni fornite dal Consiglio e dalla
Commissione,
1. si richiama alla sua risoluzione del 13 febbraio 1992 sui
diritti politici delle minoranze in Albania, in particolare i
paragrafi 1) e 2) ;
2. accoglie favorevolmente il negoziato di un accordo di
commercio e cooperazione tra la Comunità e l'Albania;
3. sottolinea che, nella fase attuale, l'aiuto diretto
all'Albania è una necessità assoluta allo scopo di assicurare
un livello minimo di sussistenza della popolazione e che,
tuttavia, a medio termine, lo sviluppo delle relazioni
economiche tra la Comunità e l'Albania, in particolare tramite
un notevole incremento dei flussi commerciali e di
investimenti, costituisce lo strumento più appropriato per
sostenere l'evoluzione economica in tale paese;
4. ritiene che, date le dimensioni relativamente ridotte
dell'economia albanese, la Comunità possa facilmente eliminare
le restrizioni quantitative alle esportazioni albanesi, nonché
accordare lo status della nazione più favorita, in vista in
particolare di una futura adesione dell'Albania al GATT;
5. individua alcune potenzialità di sviluppo per l'economia
albanese, in particolare nei settori del turismo e
dell'industria estrattiva;
6. indica i seguenti settori nei quali più urgente è l'intervento
della Comunità e di altri organismi internazionali, al di là
degli aiuti umanitari immediati:
- l'introduzione di nuove tecnologie
- la formazione in tutti i settori economici (commercio,
banche,imprenditoria) e della pubblica
amministrazione
- la tutela dell'ambiente, specie per quanto attiene
alla forestazione
- il finanziamento di studi di fattibilità per il
turismo
- le infrastrutture (trasporti, problemi della
portualità ecc.)
- programmi settoriali nell'ambito del programma PHARE,
con particolare riguardo all'agricoltura e alle
piccole e medie imprese, e che presuppone ovviamente
un incremento della dotazione del programma PHARE
- una collaborazione culturale in grado di superare il
lungo isolamento degli albanesi e farli sentire vicini
alla cultura europea;
7. accoglie favorevolmente le proposte in materia di
cooperazione economica e commerciale, che prevedono un quadro
di cooperazione analogo a quello messo in opera con i paesi
dell'Europa centrale non associati;
8. incoraggia e sostiene gli sforzi che i paesi comunitari
vicini stanno facendo a questo riguardo;
9. rileva la necessità, nell'ambito dell'accordo, di far
riferimento all'adesione delle Parti ai principi di
democrazia e tutela dei diritti dell'uomo definiti
nell'ambito della CSCE;
10. ritiene che allorché l'evoluzione della situazione in Albania
lo consentirà la conclusione di un accordo di associazione tra
la Comunità e l'Albania recherà un notevole aiuto allo
sviluppo economico e alla stabilità politica in tale paese;
11. decide pertanto di dichiarare di grande importanza l'accordo
in questione ai sensi della dichiarazione di Stoccarda
sull'Unione europea del 19 giugno 1983, nonché dell'articolo
34, paragrafo 1, del proprio regolamento;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente
decisione alla Commissione, al Consiglio, ai governi degli
Stati membri e al governo dell'Albania.