Il Parlamento europeo,
A. risoluto a fare tutto quanto è in suo potere per agevolare la
trasformazione del Sudafrica in una democrazia pluripartitica
non razzista,
B. riconoscendo e plaudendo agli sforzi del presidente De Klerk e
di Nelson Mandela nel costruttivo processo di negoziazione di
una nuova costituzione,
C. compiacendosi per l'annuncio dell'accordo raggiunto nell'ambito
del CODESA in merito all'insediamento, entro la fine del 1992,
di un governo provvisorio che comprenda rappresentanti della
popolazione non bianca,
D. considerando l'insistenza del presidente De Klerk sul fatto che
il referendum dell'elettorato bianco indetto dal governo
sudafricano per il 17 marzo, lungi dall'essere un tentativo di
bloccare i progressi sul piano costituzionale, è inteso
piuttosto a riaffermare l'impegno del governo a cambiare il
vecchio sistema,
1. invita l'elettorato bianco del Sudafrica a provare con il suo
voto del 17 marzo, di volere che il paese svolga appieno il suo
ruolo nella sempre più vasta comunità internazionale delle
nazioni democratiche;
2. ribadisce quanto già affermato nella sua risoluzione del 13
febbraio 1992 sul Sudafrica e sottolinea che un voto
favorevole il 17 marzo creerà le premesse per una rapida
eliminazione di tutte le restrizioni, diverse dall'embargo
sulle armi, e relazioni normali tra la Comunità, i suoi Stati
membri e il Sudafrica;
3. si compiace con i partecipanti al CODESA per i progressi già
compiuti e spera che il partito conservatore e il Congresso
panafricano non continuino a non volerne far parte;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente
risoluzione alla Commissione, al Consiglio, alla Cooperazione
politica europea, al governo sudafricano, al segretariato del
CODESA e ai leader dei partiti nazionale, conservatore e
democratico in seno al parlamento sudafricano, nonché al
Presidente del Congresso panafricano.