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Parlamento Europeo - 12 marzo 1992
L'aumento della tensione nello Stato di Jammu e Kashmir

Il Parlamento europeo,

A. considerando le sue precedenti risoluzioni sulla situazione

nello Jammu e Kashmir,

B. esprimendo grande preoccupazione per la provocatoria e

pericolosa marcia su Srinagar organizzata recentemente dal

partito indiano Bharatiya Janata (BJP), che minaccia la già

precaria situazione di tale Stato,

C. esprimendo profonda preoccupazione per la perdita di vite umane

a seguito della dimostrazione organizzata dal Fronte di

liberazione dello Jammu e Kashmir l'11 febbraio scorso e per le

ulteriori dimostrazioni previste,

D. esprimendo una preoccupazione ancor maggiore per il fatto che

un'altra analoga dimostrazione e un tentativo di oltrepassare

la linea di controllo sono in programma per il 30 marzo, il che

potrebbe comportare ulteriori spargimenti di sangue e gravi

conseguenze,

E. deplorando questa ulteriore manipolazione a fini politici di

una situazione pericolosa,

F. consapevole che il sussistere dell'attuale situazione

comporterà inevitabilmente il perdurare di violazioni dei

diritti umani e di atti di terrorismo,

1. condanna tutti gli atti di terrorismo, repressione e violazione

dei diritti umani commessi nello Stato di Jammu e Kashmir e

sottolinea che tali atti potrebbero influenzare le relazioni

della Comunità europea con l'India e il Pakistan;

2. chiede ai governi dell'India e del Pakistan di operare per una

soluzione pacifica di questo annoso conflitto tenendo conto

dell'opinione del gran numero di abitanti del Kashmir che

perseguono il diritto all'autodeterminazione;

3. invita i governi dell'India e del Pakistan a intensificare il

dialogo in corso avviando misure che creino un reale clima di

fiducia, quali una mutua riduzione della loro presenza militare

presso le frontiere e lungo la linea di controllo;

4. esprime la sua profonda preoccupazione per lo sviluppo di

armamenti nucleari in ambedue i paesi;

5. chiede al governo dell'India di autorizzare le organizzazioni

internazionali a visitare lo Jammu e Kashmir;

6. chiede al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di

riesaminare la precaria situazione del Kashmir e di fare

pressione sull'India e sul Pakistan affinché risolvano la

situazione;

7. invita il Consiglio delle Comunità europee a utilizzare tutti

gli strumenti disponibili per persuadere l'India e il Pakistan

a risolvere il problema del Kashmir;

8. ritiene che debbano essere inviati osservatori internazionali

al fine di seguire questo processo;

9. incarica il suo Presidente di trasmettere le presente

risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario

generale delle Nazioni Unite e ai governi dell'India e del

Pakistan.

 
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