Il Parlamento europeo,
A. considerando che il 1992 è l'anno in cui si commemora il
cinquecentesimo anniversario dell'arrivo degli europei in
America e il suo impatto sulle civiltà indigene,
B. considerando che il 1993 sarà proclamato dalle Nazioni Unite
"Anno dei popoli indigeni",
C. considerando le stime dell'ONU di 300 milioni di indigeni nel
mondo, di cui oltre 60 milioni di amerindi nelle Americhe,
D. ricordando le raccomandazioni formulate nelle sue risoluzioni
del 14 aprile 1989 sulla situazione degli indiani d'America
, del 10 gennaio 1990 sulla situazione degli indiani
Yanomami in Brasile , del 13 settembre 1990 sulle
popolazioni indigene del Canadà , del 25 ottobre 1990
rispettivamente sulla problematica ambientale della regione
amazzonica e sulla conservazione delle foreste tropicali
e , nonché del 13 dicembre 1990 sulla
partecipazione delle Comunità europee all'Esposizione
internazionale specializzata di Genova, Italia, nel 1992
;
E. considerando la risposta delle organizzazioni dei popoli
indigeni alle celebrazioni programmate per commemorare il
viaggio di Colombo verso le Americhe,
F. turbato dalle relazioni di "Amnesty International" e "Survival
International" concernenti le violazioni dei diritti umani nei
confronti di popoli indigeni,
1. si compiace dei progressi compiuti tra l'altro dai governi del
Brasile (terre per gli Yanomami), dell'Argentina (terre per i
Guaranì nella provincia di Missiones), del Canadà (terre per
gli Innuit chiamate Nunavut) e della Colombia (insediamento di
riserve), nel garantire ai popoli indigeni ampi territori per
la loro autonomia;
2. chiede sia riconosciuto il diritto dei popoli indigeni ai loro
territori e che i conflitti relativi a tali territori siano
risolti al più presto;
3. chiede ai governi dei paesi nei quali vivono popoli indigeni di
risolvere le controversie di carattere territoriale prima di
avviare attività economiche in regioni nelle quali popoli
indigeni sostengono di avere diritti sulle terre e dove le
attività non sono sostenute dalla maggioranza della popolazione
indigena;
4. chiede a tali governi di rispettare e applicare gli strumenti
internazionali sui diritti umani;
5. chiede alle Istituzioni della Comunità europea di accogliere
l'auspicio del Parlamento assegnando stanziamenti per progetti
speciali destinati ai popoli indigeni elaborati dalle comunità
indigene stesse;
6. chiede che le organizzazioni internazionali e i governi degli
Stati consultino le popolazioni indigene su ogni forma di
sfruttamento economico, su ogni progetto di pianificazione
territoriale e su ogni altro progetto che le riguardi;
7. incarica la sua sottocommissione "Diritti umani" di invitare
esperti a una delle sue riunioni del 1992 al fine di esaminare
e discutere in dettaglio la situazione dei diritti umani dei
popoli indigeni nel mondo;
8. chiede alla Commissione, alla Banca mondiale e all'FMI di
includere nei loro criteri di finanziamento dei programmi di
sviluppo sia le valutazioni dell'impatto ambientale che le
analisi dell'impatto sui popoli indigeni;
9. chiede alla Comunità di organizzare attività che tengano conto
dell'attuale situazione dei popoli indigeni nel mondo nonché
del contesto storico, e chiede alla Commissione e al Consiglio
di mettere in pratica le sue raccomandazioni di cui alle
risoluzioni precedenti;
10. eprime la sua solidarietà al "Parlamento della Terra" che sarà
organizzato dalle popolazioni indigene nel corso dell'UNCED in
Brasile;
11. incarica la sua Unità per i diritti umani di elaborare un
documento di base sulla situazione dei popoli indigeni nelle
Americhe e la propria commissione competente di nominare un
relatore per esaminare i diritti umani, territoriali e
culturali dei popoli indigeni delle Americhe;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente
risoluzione alla Commissione, al Consiglio, alla Cooperazione
politica europea, all'OIL, alla Banca mondiale, all'FMI, e ai
governi del Brasile, dell'Argentina, del Canadà e della
Colombia.