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Parlamento Europeo - 12 marzo 1992
Diritti umani in Costa d'Avorio

Il Parlamento europeo,

- visto l'articolo 5 della IV Convenzione di Lomé e vista la

risoluzione approvata dall'Assemblea paritetica ACP-CEE nel

settembre 1991 ad Amsterdam sulle relazioni tra democrazia e

sviluppo,

A. considerando che il 18 febbraio 1992 una manifestazione delle

forze d'opposizione è stata repressa violentemente dalle forze

dell'ordine,

B. informato che oltre 300 persone sono comparse di fronte al

tribunale per i reati flagranti di Abidjan e che sono state

inflitte pene detentive di vari anni contro le principali

personalità dell'opposizione, fra cui Laurent Gragbo, deputato

e segretario generale del Fronte Popolare della Costa d'Avorio,

René Dégny-Seguy, presidente della Lega per i diritti dell'uomo

nello stesso paese, e quattro deputati che sono detenuti e

accusati in spregio dell'immunità parlamentare,

C. considerando la denuncia dell'arcivescovo di Abidjan, secondo

cui donne e bambini sono stati arrestati nelle loro case, senza

apparente motivo, e percossi selvaggiamente,

D. considerando che l'opposizione è decapitata dalle retate

sistematiche effettuate nelle case dei responsabili a livello

politico, sindacale e associativo,

E. ricordando che questa manifestazione faceva seguito alla

relazione presentata dalla commissione d'inchiesta sulle

violenze di cui si erano rese responsabili le forze armate nel

campus universitario di Abidjan nel maggio 1991,

F. considerando che da questa relazione emerge chiaramente la

responsabilità del capo di Stato Maggiore, Generale Guei, e che

il Presidente Houphouet-Boigny ha rifiutato di prendere

sanzioni a carico di costui,

1. esprime la sua profonda preoccupazione per la detenzione dei

sindacalisti e di tutti i militanti dei partiti politici

d'opposizione arrestati per le loro attività politiche non

violente;

2. condanna l'inaccettabile repressione in Costa d'Avorio dei

rappresentanti dell'opposizione, all'esercizio dei cui diritti

vengono continuamente frapposti ostacoli malgrado il

riconoscimento del pluripartitismo, avvenuto il 30 aprile 1990;

3. chiede alle autorità della Costa d'Avorio di por fine alle

azioni giudiziarie e di liberare immediatamente tutti i

detenuti politici arrestati nel febbraio 1992, nonché di

rispettare le regole del pluralismo politico e i diritti

dell'uomo;

4. chiede che, in seguito alla relazione della competente

commissione d'inchiesta, i militari responsabili delle violenze

nel campo di Abidjan vengano chiamati a risponderne dinanzi

alla magistratura;

5. chiede al Consiglio e alla Commissione, rispettando gli impegni

assunti dalle parti firmatarie della Convenzione di Lomé, di

esercitare pressioni sulle autorità della Costa d'Avorio per

ottenere la liberazione dei capi dell'opposizione e l'avvio di

azioni giudiziarie sulla base della relazione della commissione

d'inchiesta;

6. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente

risoluzione alla Commissione, al Consiglio e al governo della

Costa d'Avorio.

 
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