Il Parlamento europeo,
A. ricordando che l'epidemia di colera che imperversa in America
latina si è propagata rapidamente in tutta la regione a partire
dalla città peruviana di Chimbote e che in poco più di un anno
ha già fatto circa 4.000 morti e ha contagiato più di 400.000
persone, varie decine di migliaia delle quali sono considerate
casi gravi,
B. tenendo presente che l'epidemia continua a diffondersi con una
media di 3.500 nuovi casi a settimana, secondo dati dell'OMS,
e che centinaia di migliaia di persone ne sono portatori sani,
C. considerando che le popolazioni colpite sono sempre le più
povere, in particolare quelle aborigene, le comunità indie, e
gli abitanti delle zone marginali e più povere delle grandi
città,
D. considerando la difficoltà di controllare e circoscrivere
l'epidemia per la mancanza di infrastrutture sanitarie adeguate
- ospedali, medici, medicine, materiale medico e di
disinfezione - nonché per l'inesistenza di altre infrastrutture
e servizi igienici urbani di base, come acquedotti e fogne,
E. considerando che il colera è un fenomeno causato dalla
situazione di assoluta povertà, di fame e di denutrizione, di
mancanza di infrastrutture medico-sanitarie e di servizi di
base, di degrado ambientale, di mancato sviluppo economico e
sociale che soddisfi i bisogni umani fondamentali, situazione
in cui sono costretti a vivere decine di milioni di persone in
America latina,
F. considerando che questa epidemia ha avuto ripercussioni
economiche gravi su alcuni paesi, in particolare la riduzione
delle esportazioni, venendo ad aggravare una situazione già
difficile di per sé a causa essenzialmente del debito esterno
e del calo dei prezzi delle materie prime,
G. plaudendo alla recente riunione a Buenos Aires dei Ministri
della sanità di dieci paesi dell'America del Sud mirante
a coordinare la lotta contro il colera e la sua propagazione,
1. sollecita la Commissione a stanziare immediatamente dei fondi
e a organizzare un aiuto economico e umanitario d'urgenza alle
zone e ai paesi in cui si registrano le situazioni più gravi,
in coordinamento con gli organismi competenti a livello
internazionale, regionale e nazionale - Organizzazione
mondiale della sanità (OMS) e Organizzazione panamericana della
sanità (OPS), fra le altre - allo scopo di mettere a punto
un'azione concertata contro l'epidemia che consenta di
controllarla e di stroncarla;
2. chiede alla Commissione di sostenere gli sforzi per combattere
l'epidemia avviati a seguito della riunione di Buenos Aires dei
Ministri della sanità di Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia,
Cile, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela;
3. richiama l'attenzione sulla gravità della situazione la quale,
secondo l'OMS, ha già causato più di 18.000 morti nel mondo nel
1991, e ritiene indispensabile che la Comunità inserisca
nell'agenda dei lavori della Conferenza delle Nazioni Unite per
l'ambiente e lo sviluppo, prevista a Rio nel 1992, il tema
della lotta all'epidemia di colera, che ha come duplice origine
il mancato sviluppo e il degrado ambientale;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente
risoluzione alla Commissione, al Consiglio, all'OMS, all'OPS e
ai governi dei paesi dell'America latina.