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Parlamento Europeo - 12 marzo 1992
L'epidemia di colera in America latina

Il Parlamento europeo,

A. ricordando che l'epidemia di colera che imperversa in America

latina si è propagata rapidamente in tutta la regione a partire

dalla città peruviana di Chimbote e che in poco più di un anno

ha già fatto circa 4.000 morti e ha contagiato più di 400.000

persone, varie decine di migliaia delle quali sono considerate

casi gravi,

B. tenendo presente che l'epidemia continua a diffondersi con una

media di 3.500 nuovi casi a settimana, secondo dati dell'OMS,

e che centinaia di migliaia di persone ne sono portatori sani,

C. considerando che le popolazioni colpite sono sempre le più

povere, in particolare quelle aborigene, le comunità indie, e

gli abitanti delle zone marginali e più povere delle grandi

città,

D. considerando la difficoltà di controllare e circoscrivere

l'epidemia per la mancanza di infrastrutture sanitarie adeguate

- ospedali, medici, medicine, materiale medico e di

disinfezione - nonché per l'inesistenza di altre infrastrutture

e servizi igienici urbani di base, come acquedotti e fogne,

E. considerando che il colera è un fenomeno causato dalla

situazione di assoluta povertà, di fame e di denutrizione, di

mancanza di infrastrutture medico-sanitarie e di servizi di

base, di degrado ambientale, di mancato sviluppo economico e

sociale che soddisfi i bisogni umani fondamentali, situazione

in cui sono costretti a vivere decine di milioni di persone in

America latina,

F. considerando che questa epidemia ha avuto ripercussioni

economiche gravi su alcuni paesi, in particolare la riduzione

delle esportazioni, venendo ad aggravare una situazione già

difficile di per sé a causa essenzialmente del debito esterno

e del calo dei prezzi delle materie prime,

G. plaudendo alla recente riunione a Buenos Aires dei Ministri

della sanità di dieci paesi dell'America del Sud mirante

a coordinare la lotta contro il colera e la sua propagazione,

1. sollecita la Commissione a stanziare immediatamente dei fondi

e a organizzare un aiuto economico e umanitario d'urgenza alle

zone e ai paesi in cui si registrano le situazioni più gravi,

in coordinamento con gli organismi competenti a livello

internazionale, regionale e nazionale - Organizzazione

mondiale della sanità (OMS) e Organizzazione panamericana della

sanità (OPS), fra le altre - allo scopo di mettere a punto

un'azione concertata contro l'epidemia che consenta di

controllarla e di stroncarla;

2. chiede alla Commissione di sostenere gli sforzi per combattere

l'epidemia avviati a seguito della riunione di Buenos Aires dei

Ministri della sanità di Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia,

Cile, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela;

3. richiama l'attenzione sulla gravità della situazione la quale,

secondo l'OMS, ha già causato più di 18.000 morti nel mondo nel

1991, e ritiene indispensabile che la Comunità inserisca

nell'agenda dei lavori della Conferenza delle Nazioni Unite per

l'ambiente e lo sviluppo, prevista a Rio nel 1992, il tema

della lotta all'epidemia di colera, che ha come duplice origine

il mancato sviluppo e il degrado ambientale;

4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente

risoluzione alla Commissione, al Consiglio, all'OMS, all'OPS e

ai governi dei paesi dell'America latina.

 
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