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Parlamento Europeo - 11 giugno 1992
Occupazione nell'industria aerospaziale europea

RISOLUZIONE B3-0770 e 0796/92

Risoluzione sull'occupazione nell'industria aerospaziale europea

Il Parlamento europeo,

A.ricordando che nella Comunità europea 40.000 posti di lavoro sono legati al progetto del caccia "European Fighter Aircraft",

B.rammentando peraltro che al progetto partecipano società tedesche, italiane, spagnole e britanniche,

C.convinto che progetti di questo tipo siano essenziali se le aziende comunitarie vogliono andare di pari passo con il più recente progresso tecnologico con implicazioni sulla competitività in tutti i settori dell'economia europea,

D.considerando che, con la sua concentrazione di capacità professionali e di alta tecnologia e con le sue grosse potenzialità in termini di creazione di valore aggiunto e di ricerca, l'industria aerospaziale rappresenta un elemento chiave nel contesto del futuro industriale dell'Europa,

1.esprime il sollecito avviso che le realizzazioni dell'industria aerospaziale europea non devono andare perdute a seguito di una riduzione delle spese per la difesa;

2.riconosce che i profondi cambiamenti nell'Europa orientale e nell'ex Unione Sovietica che hanno portato alla fine della guerra fredda hanno trasformato le esigenze europee sul piano della difesa;

3.osserva che la mutata situazione sotto il profilo della sicurezza ha fatto sì che il governo tedesco rivedesse la propria ordinazione di EFA destinati alla Luftwaffe;

4.esorta il governo federale, nel valutare la sua futura partecipazione al progetto, a tener conto della sua importanza sul piano dell'occupazione, della tecnologia e della cooperazione paneuropea e a tener conto altresì delle implicazioni finanziarie e della futura struttura delle forze armate tedesche;

5.chiede che sia tracciata con urgenza una strategia comunitaria per la riconversione e la diversificazione verso usi civili della produzione bellica;

6.reputa che, in assenza di una reazione adeguata e realistica sul piano della politica industriale da parte della Comunità e degli Stati membri, negli anni venturi molti altri posti di lavoro nel settore della difesa si troveranno in pericolo, senza prospettive di un passaggio al settore civile;

7.chiede agli Stati membri le cui forze armate hanno effettuato ordinazioni di EFA di avviare discussioni con le aziende interessate e con i rappresentanti dei lavoratori su quali opzioni economiche e tecnologiche possano essere compatibili con la futura competitività dell'industria aerospaziale europea e con la tutela dei posti di lavoro, nello scenario creatosi dopo la fine della guerra fredda;

8.chiede al Consiglio di autorizzare un programma di lavoro della Commissione, da elaborare in cooperazione con il Parlamento europeo, per la messa a punto di una strategia industriale di riconversione e diversificazione del settore della difesa, volta a preservarne e migliorarne il potenziale professionale e tecnologico;

9.ribadisce la sua convinzione che il successo delle imprese in partecipazione e lo sviluppo di prodotti ad alta tecnologia siano essenziali ai fini della futura competitività delle aziende comunitarie nel settore delle tecnologie avanzate;

10.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri e alla Confederazione europea dei sindacati.

 
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