RISOLUZIONE A3-0162/92
Risoluzione sugli investimenti nei paesi dell'Est e le garanzie a copertura di questi investimenti
Il Parlamento europeo,
-vista la proposta di risoluzione presentata dall'on. Sisó Cruellas sulla stipula di una convenzione per la tutela reciproca degli investimenti fra la Comunità europea e i paesi dell'Europa dell'Est (B3-0453/89),
-viste le trasformazioni politiche di cui l'Europa centrale e orientale è teatro dall'autunno 1989,
-vista la rapida evoluzione dell'ex URSS, in particolare dopo l'estate 1991,
-visti i programmi di investimento della Comunità detti "PHARE", destinati a promuovere lo sviluppo dei paesi dell'Europa centrale e orientale,
-visti gli accordi di cooperazione conclusi con Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia,
-visto il moltiplicarsi dei legami economici e commerciali tra la Comunità e i paesi dell'Europa centrale e orientale,
-viste le proprie numerose risoluzioni sui più svariati aspetti del ravvicinamento dei paesi dell'Europa centrale e orientale alla CE,
-vista la relazione della commissione per le relazioni economiche esterne (A3-0162/92),
A.constatando che questi paesi non potranno migliorare le loro condizioni economiche facendo ricorso soltanto ai propri mezzi,
B.constatando, da una parte, la volontà dei paesi occidentali di contribuire allo sviluppo dell'Europa centrale e orientale e, dall'altra, l'insufficienza delle risorse messe a disposizione,
C.constatando la necessità di un incentivo finanziario a favore dell'economia di mercato in questi paesi,
D.constatando altresì che le prassi e le procedure di gestione e di amministrazione in tali paesi rappresentano un freno allo sviluppo,
E.ritenendo che essi dispongano di un notevole potenziale economico e umano la cui valorizzazione dovrebbe, a termine, rivelarsi efficace,
F.constatando che è necessario un aiuto di lunga durata per consentire ai paesi in questione di gestire progressivamente uno sviluppo autonomo,
1.ritiene che la politica di incentivazione e di gestione degli investimenti nei paesi dell'Europa centrale e orientale debba basarsi su un'azione comunitaria attuata in stretto coordinamento con le autorità, i responsabili economici nazionali, i rappresentanti delle imprese e il G-24;
2.reputa che tutti gli Stati membri dovrebbero, se non l'hanno ancora fatto, concludere con i paesi dell'Europa centrale e orientale accordi a tutela degli investimenti ("Investment protection agreements"), e ciò al fine della loro incentivazione e protezione durante il periodo convenuto;
3.è del parere altresì che, ai fini di una semplificazione, gli accordi di tutela degli investimenti che gli Stati membri concluderanno con i paesi dell'Europa centrale e orientale debbano essere, per quanto possibile, dello stesso tenore e possibilmente redatti sulla base di un testo comunitario standard;
4.ritiene che la Comunità dovrebbe coordinare l'azione delle istituzioni che garantiscono o agevolano il credito (quali la COFACE in Francia, l'"Export Credit Garantee Department" nel Regno Unito, l'AKA in Germania);
5.auspica la creazione di un osservatorio degli investimenti incaricato di proporre meccanismi di incentivazione, di garanzia e di protezione degli investimenti comunitari nei paesi terzi e più particolarmente nell'Europa centrale e orientale, nonché di analizzare le carenze che i sistemi economici, giuridici e fiscali di tali paesi presentano in materia di concorrenza e di economia di mercato;
6.ritiene che tale osservatorio dovrebbe essere associato al comitato di sorveglianza multilaterale;
7.ritiene che l'osservatorio dovrebbe presentare annualmente alla commissione per le relazioni economiche esterne del Parlamento europeo un rapporto sull'attuazione, l'impatto e l'evoluzione degli investimenti nei paesi dell'Europa centrale e orientale, che sarebbe oggetto di una discussione in seno al Parlamento stesso;
8.invita quindi la Commissione, gli Stati membri e tutte le istanze pubbliche o private in grado di dare un contributo, a sviluppare le reti d'informazione a livello giuridico, commerciale, economico e fiscale tra la Comunità e i paesi dell'Europa centrale e orientale nell'ottica di un'economia di mercato;
9.chiede che la BERS costituisca un partner privilegiato di tale politica e adatti i suoi meccanismi d'intervento e i suoi finanziamenti a questo obiettivo;
10.auspica il potenziamento della collaborazione tra piccole e medie imprese in seno alla Comunità e tra le piccole e medie imprese della Comunità e quelle dei paesi dell'Europa centrale e orientale;
11.ritiene che questo potenziamento dovrebbe avvenire mediante un'adeguata collaborazione tra l'osservatorio degli investimenti e le varie iniziative comunitarie, in particolare EUROTECHNET;
12.è dell'avviso che l'osservatorio dovrebbe appoggiarsi a una rete di corrispondenti in ognuno dei paesi dell'Europa centrale e orientale e delle nuove repubbliche dell'ex URSS; propone la creazione di osservatori economici e di istituti di ricerca altamente qualificati, specializzati nell'evoluzione economica e nella legislazione dei paesi dell'Europa centrale e orientale e in grado di fornire alle istituzioni comunitarie e agli operatori economici informazioni utili per quanto riguarda gli investimenti in tali paesi e di promuovere la creazione di imprese e di joint ventures e gli investimenti stessi;
13.si augura che l'aiuto ai vari Stati e alle varie repubbliche di recente indipendenza dell'ex URSS non sfoci in una polverizzazione degli investimenti, nociva all'interesse collettivo, e in una dispersione sia per la Comunità che per i paesi beneficiari;
14.considera l'attuazione e la riuscita di una politica di investimenti una garanzia di sviluppo economico e di stabilità politica nei paesi dell'Europa centrale e orientale e delle Repubbliche dell'ex URSS;
15.ritiene che le decisioni del G-7 contribuiscano al successo di una politica di modernizzazione dell'economia di tali paesi e auspica un sostanziale aumento degli impegni finanziari degli Stati Uniti e del Giappone nei loro confronti;
16.è dell'avviso che una politica degli investimenti possa riuscire solo se i dirigenti e i cittadini degli stessi paesi effettuano scelte economiche e giuridiche chiare e sono in grado di impegnarsi a realizzarle;
17.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri e ai governi dei paesi dell'Europa centrale e orientale.