IL 14 OTTOBRE A STRASBURGO
D I S C O R S O
DEL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO
ON. EGON KLEPSCH
- -Siamo oggi riuniti per commemorare Willy Brandt, premio Nobel per la pace e membro, dal 1979 al 1983, del primo Parlamento europeo eletto a suffragio diretto. Ricordiamo uno statista che come nessun altro ha contribuito alla pace e alla comprensione, alla riconciliazione e alla solidarietà in Europa e nel mondo.
Egli godeva di alta considerazione a livello internazionale. Ha portato nel nostro Parlamento la sua esperienza storica personale e la sua lungimiranza politica.
Nel nostro Parlamento, Willy Brandt è intervenuto soprattutto nelle grandi discussioni sul porcesso di Helsinki e sulla politica di sviluppo.
Aveva compreso molto presto che, oltre al superamento del conflitto Est-Ovest, uno dei problemi vitali del nostro tempo era colmare il divario fra Nord e Sud. Con Willy Brandt abbiamo perso un grande antesignano della giustizia e della libertà nel mondo. La stima di cui era circondato andava ben al di là dei confini di partito.
Come Borgomastro di Berlino, come Ministro degli esteri e come Cancelliere della Repubblica federale di Germania ha dato l'avvio a quella politica decisiva che ci ha portati fuori dalla guerra fredda, ha restituito ai tedeschi l'unità della loro Patria è ha consentito infine di superare la divisione dell'Europa.
Gli è stato concesso di raccogliere i frutti del suo operato.
Nella figura di Willy Brandt si è condensata la storia tedesca ed europea.
Nel corso della sua vita si sono continuamente incrociate esperienze tedesche ed europee. Già negli anni dell'esilio norvegese egli formulava le sue idee per la costruzione di una Federazione europea che scalzasse il Nazionalsocialismo. Successivamente, in qualità di Ministro degli esteri e Cancelliere federale, il suo operato si dirigeva verso la pacificazione con i vicini dell'Europa orientale, dando nel contempo importanti impulsi alla Comunità europea. Il Vertice dell'Aia del 1969 è stato una tappa importante per la ripresa del processo di integrazione.
Nel 1972, Brandt, politico europeo, formulava l'auspicio di un'Unione sociale europea, molto tempo prima che la Comunità approvasse la sua Carta sociale.
Quando nel 1979 Willy Brandt divenne membro del nostro Parlamento, incontrò qui molti amici europei e vecchi compagni di vita, provenienti dai nostri Stati membri. Brandt era poliglotta, non solo per quanto riguarda le lingue, ma anche perchè il suo discorso teneva sempre conto del pensiero, delle speranze e delle preoccupazioni dei deputati delle altre nazionalità.
Per Willy Brandt non è stato necessario diventare deputato europeo, egli lo era già in tutta la forza della sua personalità.
Giunto alla fine del suo cammino, Brandt era un uomo di Stato stimato in tutto il mondo, al di là dei confini non solo di partito ma anche nazionali. Molti sono ricorsi a lui per consiglio, giovani deputati europei ma anche consumati capi di Stato, quando si trattava di prendere decisioni che potevano influire sul corso della storia.
L'operato di Willy Brandt sarà per noi oggi testamento spirituale e orientamento per le sfide europee che ci attendono:
-democratizzazione della Comunità europea verso l'interno e riforme per i cittadini.
-Responsabilità per la pace nei Balcani e altrove.
-Lotta contro la ripresa del nazionalismo, del razzismo e della xenofobia.
-Aiuti alle democrazie che si vanno sviluppando nell'Europa centro-orientale.
-Dialogo con i paesi in via di sviluppo.
L'Europa deve restare anche in futuro un simbolo di libertà e pace, umanità e pluralismo, democrazia e trasparenza. In questi principi si riconosce anche il Parlamento europeo. Willy Brandt ne è stato membro, onoreremo la sua memoria.
Willy Brandt non è più tra noi, ma la sua opera ci infonderà coraggio per il futuro. A Willy Brandt il merito per la costruzione di questa Europa.