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Parlamento Europeo - 14 ottobre 1992
Stato dell'Unione europea e ratifica del Trattato di Maastricht

RISOLUZIONE (B3-1320, 1323, 1325 e 1326/92)

Risoluzione sullo stato dell'Unione europea e la ratifica del Trattato di Maastricht

Il Parlamento europeo,

A.considerando che il grande dibattito europeo avviato negli Stati membri in occasione delle procedure di ratifica del trattato sull'Unione europea ha sottolineato la mancanza di trasparenza dei negoziati intergovernativi e delle strutture comunitarie nonché la necessità di migliorare l'informazione,

B.considerando che un'autentica democratizzazione del processo decisionale comunitario non passa né attraverso l'indebolimento del ruolo della Commissione - di cui occorre al contrario sottolineare il contributo dato ai progressi finora realizzati - né attraverso il ritorno a meccanismi decisionali di carattere intergovernativo dagli effetti paralizzanti,

C.considerata la riunione straordinaria del Consiglio europeo del 16 ottobre 1992 a Birmingham, il cui tema principale dovrebbe essere il miglioramento della trasparenza e della democrazia nella Comunità europea,

D.considerando che taluni miglioramenti possono essere apportati immediatamente senza modificare il testo del trattato di Maastricht o senza pregiudicare il rispetto delle competenze attribuite dai trattati,

adotta il seguente appello e incarica il proprio Presidente di trasmetterlo al Consiglio e alla Commissione, nonché ai parlamenti e ai governi degli Stati membri, e gli dà mandato di sottoporlo al Consiglio europeo straordinario del 16 ottobre 1992

APPELLO

del Parlamento europeo al Consiglio europeo, per il miglioramento della trasparenza e della democrazia nella Comunità europea

Il Parlamento europeo,

persuaso che il trattato sull'Unione europea consentirà alla Comunità di far fronte in modo più efficace alle minacce che incombono oggi sulla pace, la stabilità monetaria e l'occupazione e di manifestare in modo più efficace la solidarietà dovuta ai paesi dell'Europa orientale,

1.ribadisce la necessità di ratificare il trattato sull'Unione europea senza modifiche perché possa entrare in vigore nei tempi più brevi e si attende dai membri del Consiglio europeo la conferma dell'impegno assunto;

2.afferma la necessità di una dichiarazione solenne del Consiglio, della Commissione e del Parlamento sulla trasparenza e la democrazia, imperniata sui seguenti punti, da realizzarsi immediatamente:

-pubbliche discussioni del Consiglio in veste di legislatore, con conseguente miglioramento del controllo dei parlamenti degli Stati sui rappresentanti dei rispettivi governi nel Consiglio;

-impegno politico del Consiglio a non adottare testi legislativi precedentemente respinti dal Parlamento;

-adozione da parte delle tre istituzioni politiche di un programma legislativo annuale e pubblicazione dello stesso;

-semplificazione del sistema della "comitatologia", per meglio controllare le decisioni dei funzionari, tanto europei quanto nazionali;

-sforzo costante della Commissione per la pubblicazione di "testi unici" del diritto comunitario, in modo che i cittadini possano effettivamente venire a conoscenza della legislazione comunitaria in vigore;

-adozione di una procedura elettorale uniforme e migliore rappresentatività del Parlamento europeo;

-attuazione rapida delle disposizioni del Trattato di Maastricht riguardanti i diritti dei cittadini e la loro piena partecipazione alla costruzione europea;

-invito alle parti sociali per l'avvio di contrattazioni collettive;

-migliore controllo del Parlamento europeo sulla Commissione;

3.rivolge un appello ai governi degli Stati membri affinché convochino, prima della prevista data del 1996, una nuova Conferenza intergovernativa incaricata di colmare il "deficit democratico", di accrescere la trasparenza del processo decisionale, semplificandolo, e di ampliare sostanzialmente il potere di controllo del Parlamento europeo e il campo della codecisione;

4.ritiene indispensabile la convocazione di una Conferenza interistituzionale (Commissione, Consiglio e Parlamento) incaricata di

-predisporre gli strumenti atti a garantire un'attuazione rapida ed efficace del principio della sussidiarietà;

-elaborare un accordo interistituzionale su tale principio che impegni le tre istituzioni e riguardi nel contempo il contenuto della nozione e le procedure di applicazione della medesima;

-prevedere in tale occasione l'obbligo per la Commissione di trasmettere ogni anno al Consiglio e al Parlamento un rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà, rapporto che formerà oggetto di un dibattito annuale in seno al Parlamento;

decide a tale proposito la costituzione della propria delegazione per la suddetta Conferenza interistituzionale;

5.invita il Consiglio europeo a riaffermare la necessaria solidarietà europea mediante

-l'adozione senza indugio del pacchetto Delors II e il varo del Fondo di coesione onde gettare le basi di una vera politica di coesione; la conclusione dell'accordo interistituzionale sulle prospettive finanziarie, che costituirà il quadro di bilancio per le attività comunitarie; la ricerca di nuove prospettive future per il mondo rurale e agricolo;

-un'iniziativa comunitaria di rilancio economico volta a promuovere l'occupazione e una crescita duratura, nel rispetto dell'ambiente, il che consentirà l'attuazione dei criteri di convergenza, senza effetti recessivi né inflazionistici;

-la conferma dell'obiettivo dell'Unione economica e monetaria secondo il calendario e alle condizioni prescritte dal Trattato, onde ridurre la speculazione sulle monete e salvaguardare il mercato interno;

-il rifiuto di ogni tentativo di creare un'Europa a due velocità;

6.ritiene essenziale il ruolo dei parlamenti nazionali nell'attuazione della trasparenza e della democrazia in Europa, segnatamente mediante

-il miglioramento della loro informazione, attraverso l'impegno dei governi a trasmettere senza indugio tutte le proposte legislative e le comunicazioni prelegislative;

-la conoscenza del programma legislativo annuale della Comunità;

-la partecipazione alla formazione della volontà politica sui temi comunitari a livello nazionale;

7.insiste sull'esigenza di dotare la costruzione europea di una costituzione democratica ed efficace, comprensibile per i cittadini e in grado di consentire l'ampliamento dell'Unione;

8.propone la convocazione di Assise dei parlamenti dell'Unione affinché gli eletti a suffragio universale, nazionali ed europei, diano alla costruzione europea un nuovo impulso, in linea con la dichiarazione finale della Conferenza dei parlamenti della Comunità del 30 novembre 1990 a Roma, e sottolineino la propria volontà di essere strettamente associati al miglioramento della trasparenza e della democrazia nella Comunità europea;

9.rammenta ai governi, con riferimento al dibattito sull'accentramento e la burocrazia, che sono loro a prendere le decisioni in seno al Consiglio.

 
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