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Parlamento Europeo - 29 ottobre 1992
Ormoni nell'allevamento dei bovini

RISOLUZIONE (B3-1410, 1444, 1450 e 1460/92)

Risoluzione sul controllo dell'applicazione delle direttive che vietano l'impiego di ormoni e di altre sostanze anabolizzanti

Il Parlamento europeo,

A. considerando i risultati cui è pervenuta la propria commissione d'inchiesta e le raccomandazioni da essa formulate nel 1989 a proposito dell'uso di sostanze anabolizzanti nell'allevamento del bestiame,

B. considerando che in alcuni Stati membri sono stati ripetutamente scoperti centri di produzione e casi di uso di queste sostanze vietate,

C. considerando l'indagine avviata dalla Commissione a seguito delle conclusioni della commissione d'inchiesta del Parlamento europeo, dalla quale risulterebbe che in taluni paesi è ancora fatto uso su vasta scala di sostanze vietate, come il clenbuterolo, per l'ingrasso dei bovini,

D. considerando che si deve regolarmente constatare che il controllo sull'uso di sostanze vietate è del tutto insufficiente in quasi tutti gli Stati membri,

E. considerando che la Commissione ha incluso i risultati delle sue indagini in un documento di lavoro che non è ancora giudicato pronto per la diffusione, ma che viene costantemente citato nella stampa,

F. considerando i danni per produttori che operano legalmente derivanti dalla diminuzione della domanda di carne bovina da parte dei consumatori ormai insicuri,

G. considerando che nelle Fiandre un gruppo di 23 ispettori veterinari dello Stato, incaricato del controllo sul rispetto delle suddette direttive, si è dimesso collegialmente a seguito dell'intensificarsi delle intimidazioni (imbrattamento di proprietà private, tentativo di incendio e aggressione al domicilio con fucile ad aria compressa) che ostacolano o addirittura rendono impossibile il loro lavoro,

1. ritiene che si debba porre fine il più rapidamente possibile all'uso illegale di sostanze anabolizzanti nell'allevamento del bestiame;

2. constata che la Commissione non ha attuato le raccomandazioni della commissione d'inchiesta sui problemi di qualità nel settore delle carni e la invita pressantemente ad assumere iniziative conformemente alla relazione di detta commissione d'inchiesta;

3. constata che oltre agli ormoni nel senso stretto del termine la zootecnia fa sempre più frequentemente ricorso ad altri prodotti quali gli anabolizzanti, gli agonisti B (per esempio, il clenbuterolo, ecc..) e miscele di sostanze anabolizzanti, spesso in combinazione con altri preparati farmaceutico-veterinari, quale per esempio, i corticosteroidi;

4. ricorda che le direttive esistenti sono insufficienti e sollecita:

- la modifica delle direttive in materia per chiarire la differenza tra sostanze vietate e sostanze ammesse che vengono somministrate illecitamente,

- la soppressione degli animali vivi trattati illegalmente, senza però corrispondere alcuna compensazione,

- la perseguibilità del possesso di sostanze vietate e del possesso illecito di sostanze ammesse,

- l'indicazione di come, quando e dove debba avvenire l'ispezione sugli animali vivi a livello di fattoria, mercato, trasporto e macelli;

5. ritiene che la Commissione debba codificare, possibilmente in un testo unico, tutte le disposizioni relative all'impiego di preparati farmaceutici sugli animali e alla vigilanza e controllo relativi, al fine di semplificare la situazione giuridica a vantaggio delle autorità, dei produttori, dei consumatori e dei veterinari incaricati dell'attuazione;

6. invita gli Stati membri a rafforzare da parte loro i controlli e a impedire con decisione il commercio e l'impiego di ormoni nella zootecnia, mediante un corrispondente inasprimento delle sanzioni; ricorda a tale proposito la necessità di insediare una squadra internazionale di controllo;

7. auspica di poter avere a breve termine un dibattito pubblico con la Commissione sui risultati dell'indagine e insiste perché la Commissione presenti quanto prima proposte concrete allo scopo di migliorare a livello sia nazionale che comunitario il controllo sull'uso di sostanze vietate;

8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alConsiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri.

 
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