B4-0066, 0074, 0079, 0080, 0082 e 0136/94
Risoluzione su un'Europa a più velocità
Il Parlamento europeo,
-vista la dichiarazione del Consiglio sull'Europa a più velocità e viste le varie prese di posizione in materia,
1.riafferma la propria visione di un'Unione europea nella quale tutti gli Stati membri solleciti di procedere sulla via dell'integrazione abbiano pari diritti e doveri;
2.ribadisce che sarebbe inconcepibile che fossero esclusi in modo aprioristico dall'Unione europea Stati membri desiderosi e in grado di continuare i loro sforzi d'integrazione europea;
3.considera la solidarietà, la coesione e il rispetto degli equilibri ecologici come valori chiave dell'Unione europea, soprattutto al fine di garantire una convergenza reale fra tutti gli Stati membri;
4.lancia un appello agli Stati membri affinché si impegnino, nel quadro della futura Conferenza intergovernativa, per il rafforzamento e la democratizzazione del sistema istituzionale dell'Unione nel suo insieme;
5.chiede che dalla Conferenza intergovernativa del 1996 scaturisca un accordo sulla revisione dei trattati che consenta all'Unione di progredire verso l'Unione politica e di essere più trasparente, più efficace, più competente, più democratica, più vicina ai propri cittadini nonché basata su una cittadinanza più salda e nella quale tutti gli Stati membri e i cittadini abbiano gli stessi diritti e doveri;
6.boccia l'idea di un'Europa "à la carte" nella quale ogni governo di Stato membro avrebbe il diritto di dissociarsi da qualunque politica comunitaria;
7.ritiene che, qualora una piccola minoranza di Stati cercasse di impedire qualsiasi progresso in occasione della Conferenza intergovernativa del 1996, sarebbe necessario trovare modalità che consentano agli Stati che lo desiderino di portare avanti ugualmente i loro sforzi di integrazione europea;
8.ritiene che, di fronte alle grandi sfide della stabilizzazione dell'Europa centrale e orientale e del bacino mediterraneo, l'Unione debba poter disporre dei mezzi necessari per svolgere il ruolo di polo stabile e di catalizzatore che le compete, in un'ottica di efficacia e di sviluppo della democrazia;
9.riconosce che le deroghe ottenute nel trattato di Maastricht da taluni Stati membri hanno provocato pericolose elucubrazioni su un'Europa "à la carte";
10.afferma che in tutte le discussioni sul futuro sviluppo dell'Unione europea al Parlamento europeo spetta uno status di parità con i governi degli Stati membri e con le altre istituzioni dell'UE;
11.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati.