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Parlamento Europeo - 29 settembre 1994
Dittatura in Nigeria

B4-0098, 0134 e 0141/94

Risoluzione sul violento mantenimento della dittatura in Nigeria

Il Parlamento europeo,

A.considerando che il 4 luglio 1994 il Sindacato nazionale nigeriano dei lavoratori dell'industria del petrolio e del gas naturale ha proclamato uno sciopero per sollecitare le dimissioni dell'attuale governo sostenuto dai militari e il rilascio di Moshood K.O. Abiola, considerato vincitore delle elezioni presidenziali annullate - e non per la prima volta - dal regime militare,

B.considerando che è stato emanato un ordine di scarcerazione incondizionata su cauzione, seguito dalle dimissioni del giudice,

C.considerando che il presunto presidente eletto ha rifiutato di accettare le condizioni richieste dal regime militare in cambio della sua liberazione e non è stato pertanto rilasciato né in occasione del Vertice dei Capi di Stato della Comunità economica dell'Africa occidentale svoltosi ad Abuja il 5 agosto 1994, né successivamente,

D.considerando che, a oltre un anno dalle elezioni presidenziali, il regime militare, di natura manifestamente dittatoriale, difende il suo potere con la forza anziché restituire ai cittadini nigeriani il diritto di scegliersi i propri governanti,

E.considerando che il regime dittatoriale impegna le sue energie nell'arresto dei leader dell'opposizione democratica, nello scioglimento degli organi esecutivi dei sindacati e nella chiusura di giornali indipendenti, quali il prestigioso Guardian di Lagos,

F.considerando che il governo ha ritirato il passaporto a Wole Soyiuka, premio Nobel per la letteratura del 1986, per aver criticato il governo, impedendogli così di recarsi a Lisbona per partecipare al parlamento internazionale degli scrittori il 28 settembre 1994,

G.considerando che preminenti critici del governo militare sono stati arrestati e accusati di tradimento, delitto passibile di morte in Nigeria,

H.considerando che il governo ha ripristinato le esecuzioni collettive pubbliche e che aumentano anche le esecuzioni extragiudiziali a opera delle forze di sicurezza, per esempio nel Rivers State,

I.considerando tale situazione un ulteriore increscioso capitolo della storia dell'indipendenza della Nigeria, paese governato da dittature militari salvo che per brevi periodi, come nel 1979-1983, quando un presidente militare, il generale Obasajo, aveva insediato un governo civile; ricordando le speranze alimentate da un altro governo militare, quello del generale Babangida, il quale aveva annunciato nel 1987 che il paese sarebbe progredito verso la democrazia in virtù del sistema (inusuale) di creare due grandi partiti, cui sarebbe seguita l'elezione dei membri del governo e del parlamento; che l'attuale dittatore, il generale Sani Abacha, appare intenzionato a conservare il potere a ogni costo,

J.considerati gli stretti rapporti che legano attualmente gli Stati membri, le loro popolazioni e la stessa UE alla Nigeria,

1.condanna vigorosamente la repressione perpetrata dal regime militare nigeriano e attribuisce la principale responsabilità di tale situazione al sedicente presidente, il generale Sadi Abacha;

2.chiede la liberazione immediata delle personalità politiche, il ripristino della libertà di espressione, la restituzione del passaporto a Wole Soyiuka e la sospensione dei processi arbitrari;

3.esprime profonda preoccupazione per le condizioni di prigionia di Moshood K.O. Abiola, il candidato presidenziale alle elezioni del giugno 1993 considerato dalla popolazione il vincitore dello scrutinio malgrado la decisione del regime militare di annullare le elezioni;

4.approva le dimissioni di importanti personalità del mondo giudiziario nigeriano per protesta contro il trattamento ai danni di Moshood K.O. Abiola;

5.condanna lo scioglimento degli organi direttivi della National Union of Petroleum and Natural Gas Workers e chiede garanzie circa la libertà di movimento e di espressione dei suoi dirigenti;

6.invita le autorità militari a ripristinare la libertà di stampa;

7.invita l'Unione europea a intervenire presso le autorità nigeriane affinché nel paese venga rispettata la democrazia e cessino le violazioni dei diritti umani;

8.sollecita l'UE a cogliere l'occasione della festa nazionale nigeriana del 1· ottobre per inviare una delegazione capeggiata da una Troika incaricata di manifestare al regime militare nigeriano la propria indignazione per aver negato il processo democratico e di visitare in carcere Moshood K.O. Abiola nel corso della stessa missione;

9.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo della Nigeria e al Segretario generale dell'OUA.

 
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