A4-0024/94
Risoluzione su una comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio concernente il miglioramento del contesto fiscale per le piccole e medie imprese corredata di una raccomandazione riguardante la tassazione delle piccole e medie imprese
Il Parlamento europeo,
-vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo concernente il miglioramento del contesto fiscale per le piccole e medie imprese (COM(94)0206 - C4-0021/94) ,
-vista la raccomandazione della Commissione, del 25 maggio 1994, riguardante la tassazione delle piccole e medie imprese (94/390/CE) ,
-vista la comunicazione della Commissione relativa all'istituzione di un programma integrato a favore delle piccole e medie imprese e dell'artigianato (COM(94)0207 - C4-0038/94),
-visti i propri pareri del 20 aprile 1993 sulla proposta della Commissione al Consiglio concernente una decisione relativa al programma pluriennale (1993-1996) di azioni comunitarie destinate a rafforzare gli indirizzi prioritari della politica per le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, nella Comunità e sulla proposta della Commissione al Consiglio concernente una decisione relativa al programma pluriennale (1994-1997) di azioni comunitarie per assicurare la continuità della politica per le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, nella Comunità ,
-vista la propria risoluzione del 19 aprile 1994 sugli orientamenti in materia di imposizione fiscale delle imprese nel quadro del perfezionamento del mercato interno ,
-vista la relazione della commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale (A4-0024/94),
A.considerando l'importanza delle PMI per il tessuto socio-economico dell'Unione europea,
B.considerando che le PMI devono far fronte a problemi finanziari di tipo particolare, sia per quanto riguarda l'accesso alle risorse esterne ed il costo delle medesime, che per quanto concerne il potere di autofinanziamento,
C.considerando che la complessità degli adempimenti amministrativi e giuridici risulta particolarmente gravosa per le PMI,
D.considerando che garantire la continuità delle imprese è altrattanto importante che favorirne l'avvio,
E.considerato che il trattamento fiscale costituisce per le PMI un importante elemento del loro contesto operativo, che influisce sulla loro capacità di integrazione nel mercato interno nonché sulla loro posizione sui mercati esterni,
F.rammentando le conclusioni e le raccomandazioni del comitato di riflessione Ruding in materia di fiscalità d'impresa,
G.considerata l'eterogeneità delle PMI,
H.considerando che i progressi del mercato interno in campo fiscale possono essere frenati dall'applicazione del sistema dell'unanimità decisionale in seno al Consiglio,
I.considerato di non essere stato consultato sulla raccomandazione della Commissione,
J.considerato che la comunicazione della Commissione riguarda prevalentemente la fiscalità diretta,
K.considerando che misure volte a garantire l'adeguata trasmissione di imprese e quindi la loro sopravvivenza rivestono per l'economia europea importanza uguale alle misure volte a stimolare la creazione di nuove imprese,
L.considerando la crescente riluttanza da parte delle banche a erogare prestiti al settore delle PMI e che allorché i prestiti sono erogati i tassi di interesse applicati sono spesso superiori a quelli praticati a grandi imprese e che le banche spesso decidono di sostenere le PMI in base a garanzie reali piuttosto che alla considerazione del potenziale economico intrinseco di un'impresa o in base alla proposta imprenditoriale,
1.aderisce in linea generale all'approccio adottato dalla Commissione rispetto ai problemi sul tappeto;
2.sottolinea che, oltre alle imposte dirette, anche quelle indirette, e in particolare determinati aspetti del sistema dell'IVA, pongono problemi alle PMI e invita ad adoperarsi per realizzare il già annunciato regime definitivo dell'IVA, che è ora necessario instaurare;
3.chiede alla Commissione di verificare se determinati servizi ad alto coefficiente di lavoro non possano eventualmente beneficiare di una riduzione delle tariffe IVA (p.es. edilizia, produzione calzaturiera, manutenzione veicoli, fotografia, orticoltura, settore turistico, ecc.);
4.ritiene che i provvedimenti proposti possano esplicare piena efficacia solo se ricompresi in un quadro più ampio di interventi e chiede pertanto di portare avanti senza indugio tutte le iniziative già annunciate;
5.auspica che le proposte e raccomandazioni in esame possano offrire idonee soluzioni anche per le PMI più piccole e invita la Commissione a optare, se possibile, per una soluzione generalmente valida e per un approccio differenziato laddove ciò si riveli necessario;
6.si rammarica che l'articolo 100 A, paragrafo 2, del trattato CE richieda l'unanimità dei voti per le misure di armonizzazione in campo fiscale;
7.accetta l'impostazione pragmatica della Commissione, la quale, basandosi sul principio di sussidiarietà, si limita a proporre allo stato attuale un'armonizzazione al livello minimo;
8.invita altresì la Commissione a elaborare interventi legislativi a carattere vincolante, qualora risulti che gli Stati membri abbiano dato seguito insufficiente e inadeguato alle indicazioni della Commissione;
9.invita la Commissione a coordinare le iniziative degli Stati membri intese a combattere le economie sommerse che eludono la pertinente legislazione e le imposte dovute;
10.avverte che le misure adottate dagli Stati membri non dovranno risolversi in un aggravio degli oneri amministrativi, fiscali o contabili per le PMI;
11.esprime rammarico per non essere stato preventivamente consultato sulla raccomandazione e rammenta la propria richiesta di essere debitamente interpellato su proposte specifiche in materia di fiscalità d'impresa;
12.invita la Commissione a considerare quanto prima altri settori importanti per le PMI e a presentare raccomandazioni in materia di
-trattamento fiscale di gruppi di interesse euroeconomico,
-imposizione delle società di persone,
-il "Business Angel Concept";
Finanziamento
13.ribadisce la necessità di soluzioni fiscalmente neutre per trasformare le imprese individuali senza personalità giuridica o le società personali in società di capitali e auspica che anche la trasformazione da imprese individuali senza personalità giuridica a società personali possa godere di analoghe facilitazioni;
14.ammonisce che la costituzione in società di capitali non è la soluzione giuridica più adatta per tutte le imprese, per cui appare necessario disporre di uno statuto idoneo ed equivalente sul piano fiscale per le imprese individuali senza personalità giuridica e per le società di persone;
15.sostiene l'obiettivo di una sgravio delle imposte gravanti sugli utili reinvestiti dalle imprese individuali e dalle società di persone soggette a imposta sul reddito delle persone fisiche, a condizione che gli utili reinvestiti servano a garantire e creare posti di lavoro; appoggia il "Business Angel concept", che prevede che gli utili da investimenti in azioni di imprese non quotate in borsa restino esentasse fintantoché vengono reinvestiti in siffatte azioni;
16.avverte che l'assunzione della forma societaria non rappresenta necessariamente una soluzione per le PMI, per le quali occorre anche prevedere un equo trattamento fiscale relativamente all'imposta sulle società;
17.concorda con la Commissione sulla necessità di incentivare il sistema del capitale di rischio (venture capital) attraverso la trasparenza fiscale e la responsabilità limitata dell'investitore;
18.rileva peraltro che la soluzione del capitale di rischio risulta di fatto inaccessibile per le piccole imprese e incontra resistenze psicologiche presso le aziende di dimensioni un po' più grandi;
19.sollecita la Commissione a eseguire un'indagine sulle possibili tecniche di finanziamento atte a stimolare il rafforzamento del potenziale proprio delle PMI;
20.raccomanda l'introduzione di misure atte a sostenere o sviluppare i sistemi di garanzia, così come il ricorso al prestito subordinato;
21.chiede alla Commissione di proseguire nelle sue indagini e di proporre misure per quanto riguarda il trattamento fiscale del GEIE;
22.invita la Commissione a indurre gli Stati membri ad adottare misure intese a orientare i risparmi verso l'investimento nelle PMI;
23.invita il Commissario competente a coordinare il vaglio delle ipotesi per definire un mercato europeo dei capitali per le PMI e a sostenere le misure che potrebbero essere adottate a tal fine dagli Stati membri;
Complessità degli oneri amministrativi
24.esorta la Commissione a valutare se e a quali condizioni sia possibile assoggettare le filiali stabili ubicate in altri Stati membri alla legislazione fiscale dello Stato membro in cui si trova la sede centrale;
25.rileva peraltro che gli ampi divari nella legislazione fiscale tra uno Stato membro e l'altro comportano rischi di dumping fiscale ma osserva che per la piccola impresa tali rischi sono generalmente insussistenti;
26.giudica pertanto opportuno limitare l'ambito di applicazione della misura proposta alle imprese che non superino determinate dimensioni;
27.invita la Commissione a presentare proposte volte a contenere la perdita di posti di lavoro connessa con difficoltà di carattere amministrativo, fiscale e legale al momento del passaggio di proprietà di PMI in attivo;
Continuità
28.aderisce all'approccio prescelto dalla Commissione, consistente nel raccomandare agli Stati membri di limitare le imposte di successione e di donazione ai profitti strettamente professionali per garantire la continuità aziendale;
29.ritiene necessario completare la rete di convenzioni bilaterali sulle doppie imposizioni e invita anche a valutare se non sia opportuna una soluzione in sede comunitaria e ad apportare una soluzione applicabile a livello comunitario per affrontare il problema della doppia imposizione allorché è trasferita la proprietà di PMI;
30.chiede di essere tenuto al corrente del seguito che gli Stati membri daranno alla raccomandazione della Commissione e invita la Commissione a riferire in merito entro il gennaio 1996;
31.chiede alla Commissione di sottoporgli senza indugio, in modo che possa essere inserito nel programma integrato per le PMI, un piano d'azione per realizzare il pacchetto di interventi proposti per il miglioramento del contesto fiscale delle PMI;
32.incarica il proprio Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e ai governi degli Stati membri.