Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 15 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio PE
Parlamento Europeo - 27 ottobre 1994
Occupazione e diritti sociali

B4-0280, 0281, 0287, 0320 e 0324/94

Risoluzione sull'occupazione e sui diritti sociali nell'Unione europea

Il Parlamento europeo,

- visti la Carta dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del 1989 e il relativo programma d'azione,

- visto l'articolo 2 del trattato CE, modificato con il trattato sull'Unione europea, che sancisce il principio di un "elevato livello di protezione sociale" nella legislazione europea e visti altresì gli articoli 117 e 118 A dello stesso trattato, che stabiliscono per la protezione sociale rispettivamente "la parificazione nel progresso" e "l'armonizzazione in una prospettiva di progresso",

-visti il Protocollo e l'accordo sulla politica sociale allegati al trattato di Maastricht, che mirano a dare applicazione alla Carta sociale e a promuovere il dialogo sociale,

- viste le sue numerose risoluzioni in campo sociale, nelle quali precisa che i citati principi costituzionali si risolvono in una convergenza verso l'alto di tutti i sistemi di protezione sociale degli Stati membri, allo scopo di migliorare le condizioni di vita dei cittadini e dei lavoratori europei nonché di difendere i diritti sociali acquisiti,

- vista la giurisprudenza della Corte di giustizia che ha sancito in numerose sentenze, segnatamente in materia di protezione sociale, la tutela assoluta non solo dei diritti acquisiti ma anche, recentemente, del mantenimento dei diritti in corso di acquisizione,

-vista infine la raccomandazione del Consiglio n. 92/442/CEE del 27 luglio 1992 relativa alla convergenza degli obiettivi e delle politiche di protezione sociale, che esclude esplicitamente e solennemente qualsiasi regresso rispetto alla situazione attualmente esistente in ogni Stato membro e afferma la necessità di garantire il mantenimento e lo sviluppo della protezione sociale nell'ambito del mercato interno,

A.considerando che i diritti dei lavoratori sono sempre più minacciati nell'Unione europea, si tratti del diritto elementare al lavoro, dei diritti sindacali o dei diritti pensionistici,

B.considerando il moltiplicarsi delle decisioni concernenti ristrutturazioni, delocalizzazioni e chiusure di imprese transnazionali che determinano, oltre a una riduzione globale dell'occupazione, un clima di crescente incertezza non solo presso i lavoratori ma anche nell'intera popolazione,

C.considerando che buona parte di tali decisioni è presa dai consigli d'amministrazione delle imprese senza alcuna concertazione, il che è contrario allo spirito stesso della direttiva 94/45/CE del 22 settembre 1994 sull'istituzione dei comitati aziendali ,

D.manifestando in particolare la sua inquietudine di fronte alle chiusure di imprese e alle perdite di posti di lavoro, come nei casi della "British Telecom plc" in Gran Bretagna e della "S.A. Eurofonderie" in Belgio, alle minacce ai diritti sindacali, come nel caso della "Caterpillar U.K.", e alle minacce alle pensioni in Italia,

E.considerando che i paesi candidati hanno sistemi di protezione elevati e contribuiranno pertanto al concreto sviluppo della politica sociale in Europa,

1.manifesta la più viva preoccupazione per il fatto che, fra gli interventi del governo italiano volti a ridurre i disavanzi di bilancio, si prevede una riduzione del livello di protezione sociale, segnatamente nel settore delle pensioni di anzianità;

2.deplora che tali riduzioni, contrarie a tutti i principi fondamentali del diritto e delle politiche comunitari, siano perseguite mediante una soppressione dei diritti acquisiti dei lavoratori e dei cittadini;

3.sottolinea che l'insieme della manovra finanziaria del governo italiano nel settore della protezione sociale è contrario alle indicazioni figuranti nella citata raccomandazione del 27 luglio 1992;

4.ribadisce ulteriormente il contenuto della sua risoluzione del 3 maggio 1994 concernente il Libro verde sulla politica sociale , e precisamente che

-le conquiste sociali devono essere garantite e ampliate (paragrafo 4),

-la protezione sociale rimane una delle priorità della politica sociale europea (paragrafo 13),

-un'eventuale revisione del finanziamento della protezione sociale non deve determinare una riduzione del livello di protezione (paragrafo 14 g);

5.manifesta forte preoccupazione per le gravissime perdite occupazionali registrate nel Regno Unito presso la "British Telecom plc", che hanno superato le 70.000 unità dopo la privatizzazione, e per le recenti minacce di licenziamenti obbligatori, con una perdita prevista di altri 30.000 posti di lavoro entro il 1997, in una società di primo piano di un settore industriale fondamentale;

6.è altresì preoccupato per la recente decisione di "S.A. Eurofonderie" di chiudere la sua fonderia di Gembloux, il che ha comportato il licenziamento di 255 operai senza consultazione preventiva, e sollecita la creazione di un fondo di riconversione sociale, finora rifiutata;

7.chiede alla Commissione che, prima dell'attuazione della direttiva sui comitati aziendali europei, si faccia tutto il possibile per consentire e agevolare il dialogo fra le parti sociali delle aziende facenti capo a un'unica società e situate in Stati membri diversi;

8.prende atto della recente iniziativa delle società "Caterpillar U.K." e "Rearsby Automotive Ltd" di disconoscere i sindacati senza una preventiva discussione e ritiene che, in un periodo di recessione in cui in Europa i disoccupati sono 18 milioni, la protezione sindacale sia di fondamentale importanza per i lavoratori, già insicuri; reputa pertanto che il tentativo delle società "Caterpillar U.K." e "Rearsby Automotive Ltd" di minare i rapporti dei lavoratori con i rispettivi sindacati sia inaccettabile e contrario alla clausola 2 dell'articolo 2 della Convenzione OIL n. 98, all'articolo 2 del Codice OIL per le multinazionali, alla clausola 12 della Carta sociale nonché alla propria risoluzione del 22 novembre 1989 sulla Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori ;

9.chiede alla Commissione di fare il punto della situazione per quanto riguarda le delocalizzazioni avvenute a partire dal 1· gennaio 1993, sia all'interno dell'Unione che verso l'esterno, analizzandone le cause e valutando le conseguenze economiche e sociali per le regioni interessate;

10.esprime la sua piena solidarietà ai lavoratori colpiti o minacciati di licenziamento;

11.invita le imprese a informare meglio i lavoratori circa le misure di ristrutturazione;

12.ribadisce la sua opinione secondo cui la Comunità non deve ingerirsi nelle decisioni di carattere aziendale se queste non violano le disposizioni giuridiche nazionali o il diritto comunitario;

13.ribadisce il suo invito alla Commissione in merito alla presentazione di proposte conformemente alla Carta sociale per una migliore protezione dei diritti sindacali e dei diritti acquisiti dei lavoratori;

14.invita gli imprenditori e i sindacati ad avviare quanto prima possibile negoziati circa l'istituzione di un comitato aziendale europeo, conformemente alla summenzionata direttiva del Consiglio sull'istituzione di un comitato aziendale europeo;

15.chiede che la Commissione e gli Stati membri intervengano presso le imprese di dimensione comunitaria affinché queste desistano dall'adottare decisioni aventi ripercussioni significative sull'occupazione che non siano precedute da un'informazione e una concertazione con i lavoratori e non siano accompagnate da un piano di riconversione credibile ai sensi della summenzionata direttiva 94/45/CE;

16.chiede alla Commissione di escludere dal beneficio di tutti i programmi comunitari (segnatamente dii R&S) le imprese che non si impegnino a rispettare le condizioni di cui al paragrafo 14, comprese quelle con sede centrale nel Regno Unito;

17.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti degli Stati membri.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail