Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 15 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio PE
Parlamento Europeo - 27 ottobre 1994
Sentenza di reclusione in Cina nei confronti di 5 tibetani

B4-0275/94

Risoluzione sulla sentenza di reclusione fino a un massimo di 15 anni pronunciata nei confronti di 5 tibetani in Cina per "attività controrivoluzionarie"

Il Parlamento europeo,

A.profondamente preoccupato per la continua violazione dei diritti dell'uomo nella Repubblica popolare cinese, in particolare, per la perdurante detenzione illegale di prigionieri politici, talvolta anche per molti anni,

B.preoccupato per la sentenza pronunciata il 26 luglio 1994 da un tribunale della contea di Pakshoe secondo la quale 5 tibetani sono stati condannati nel Tibet orientale a 12-15 anni di reclusione per "sabotaggio controrivoluzionario" e per "propaganda e incitamento controrivoluzionari",

C.costernato in quanto i leader Jigme Dorje, Lobsang Dargye e Pema Tsering sono stati condannati a 15 anni di reclusione, seguiti da 5 anni di sospensione dei diritti politici, e Lobsang Palden e Jampa Tashi a 12 anni di reclusione seguiti da 4 anni di sospensione dei diritti politici,

D.preoccupato poiché tali condanne risultano totalmente sproporzionate rispetto al reato che gli imputati avrebbero commesso, vale a dire cioè la distruzione di una targa di un edificio governativo e l'affissione di slogan indipendentisti nel marzo del 1994,

E.consapevole del fatto che i procedimenti penali in Tibet, così come in Cina, risultano estremamente carenti rispetto alle norme internazionali in materia di imparzialità, soprattutto nei confronti dei prigionieri politici,

1.sollecita le autorità cinesi a rivedere le severe condanne pronunciate nei confronti dei 5 imputati;

2.chiede a tali autorità di rendere pubblici tutti i particolari del processo;

3.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, ai ministri degli affari esteri e al primo ministro della Repubblica popolare cinese.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail