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Parlamento Europeo - 27 ottobre 1994
Esclusione e solidarietà

B4-0237, 0238, 0239 e 0245/94

Risoluzione su un programma d'azione a medio termine per combattere l'esclusione e promuovere la solidarietà: un nuovo programma per sostenere e stimolare l'innovazione (1994-1999)

Il Parlamento europeo,

-vista la decisione del Consiglio 85/8/CEE del 19 dicembre 1984 su un programma di azione specifica comunitaria di lotta contro la povertà ,

-vista la decisione del Consiglio 89/457/CEE del 18 luglio 1989 che istituisce un programma di azione a medio termine della Comunità per l'integrazione economica e sociale delle categorie di persone economicamente e socialmente disagiate ,

-vista la risoluzione del Consiglio e dei ministri degli affari sociali riuniti in sede di Consiglio del 29 settembre 1989 sulla lotta contro l'esclusione sociale ,

-visto il documento della Commissione, del 23 dicembre 1992 ,"Verso un'Europa delle solidarietà - Intensificare la lotta contro l'esclusione sociale; promuovere l'integrazione" (COM(92)0542),

-vista la propria risoluzione del 13 luglio 1993 sulla lotta contro la povertà e l'esclusione sociale nella Comunità europea ,

-viste la proposta della Commissione relativa a un programma d'azione a medio termine per combattere l'esclusione sociale e promuovere la solidarietà: un nuovo programma per sostenere e stimolare l'innovazione (1994-1999) (COM(93)0435), e la proposta di raddoppio dei fondi destinati a tale scopo,

-visti il proprio parere del 24 febbraio 1994 sulla proposta di decisione del Consiglio relativa all'adozione di un programma d'azione a medio termine per combattere l'esclusione e promuovere la solidarietà e la propria risoluzione sulla povertà delle donne in Europa ,

-vista la propria risoluzione del 3 maggio 1994 sul Libro verde "La politica sociale europea - opzioni per l'Unione" ,

-visto l'articolo 1 dell'Accordo sulla politica sociale allegato al trattato sull'UE, secondo cui "la Comunità e gli Stati membri hanno come obiettivi la promozione dell'occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro le esclusioni",

A.considerando che, in base alle stime della Commissione, circa 50 milioni di persone vivono nella Comunità al di sotto della soglia di povertà, che corrisponde al 50% del reddito medio (procapite) negli Stati membri, e si trovano quindi ai margini della società o ne sono esclusi;

B.considerando che le ricerche condotte dalla Federazione europea delle organizzazioni nazionali che si occupano dei senzatetto (FEANTSA) indicano che più di 5 milioni di persone, ossia l'1,5% del totale della popolazione, non hanno una casa e che il 70% di esse hanno meno di quarant'anni;

C.considerando che la Commissione è stata autorizzata dalla decisione del Consiglio 89/457/CEE ad applicare un programma di azione specifico per l'integrazione economica e sociale delle categorie di persone economicamente disagiate e che tale programma scadeva il 30 giugno 1994,

D.considerando che restano insufficienti le risorse stanziate a livello comunitario e a livello nazionale per eliminare il fenomeno della povertà e dell'esclusione sociale e ridurre il numero di persone che vivono in condizioni di precarietà,

E.considerando che la povertà e l'esclusione sociale non possono costituire esclusivamente materia di politica sociale e che le politiche economiche devono essere concepite in modo tale da impedirne l'ulteriore diffusione,

F.considerando che l'esclusione sociale è in aumento in tutti i paesi in conseguenza della recessione e delle politiche attuate dagli Stati membri; che ciò porta all'emarginazione, con particolare incidenza su donne e bambini,

G.considerando che la povertà e l'esclusione sociale rappresentano un'offesa inammissibile alla dignità umana e costituiscono vere e proprie violazioni dei diritti dell'uomo,

H.considerando che in occasione della giornata mondiale delle Nazioni Unite per il superamento delle situazioni di estrema povertà, celebrata il 17 ottobre 1994, è stato lanciato un appello per intensificare la lotta contro la povertà,

1.invita il Consiglio ad assumersi le proprie responsabilità nell'applicazione dei principi definiti nei tratttati dell'Unione nonché in decisioni, risoluzioni e raccomandazioni per realizzare la dimensione sociale del mercato interno;

2.ricorda al Consiglio la propria risoluzione del 28 ottobre 1993 sull'esclusione sociale , in cui si sollecitava il Consiglio a presentare una proposta intesa a contrastare l'ulteriore aumento del numero di persone svantaggiate nella nostra società;

3.deplora che la Presidenza tedesca del Consiglio non abbia ritenuto opportuno inserire il IV programma sulla povertà tra i punti all'ordine del giorno della riunione del Consiglio del 22 settembre 1994 e non abbia pertanto portato avanti in alcun modo la discussione su questo importante argomento;

4.sollecita il Consiglio, in un momento di grande disagio economico nella nostra società, ad accogliere l'aumento degli stanziamenti votato dal Parlamento per quanto riguarda il bilancio delle azioni di lotta contro la povertà, in modo da adottare quanto prima il IV programma sulla povertà con un'adeguata dotazione finanziaria;

5.ribadisce con forza che la proposta di raddoppio dei fondi per il IV programma sulla povertà rappresenta il requisito minimo per portare avanti tale politica e sottolinea che ciò non può in alcun modo avviare a soluzione il problema rappresentato dalla presenza di oltre 50 milioni di persone in condizioni di povertà;

6.deplora gli argomenti addotti dalla Presidenza, che invoca la sussidiarietà come ragione valida per non affrontare il problema della povertà a livello europeo, poiché il nuovo IV programma sulla povertà prevede azioni contro la povertà a livello locale, regionale, nazionale e comunitario;

7.ritiene che abbandonare il programma d'azione costituirebbe un segnale estremamente negativo a proposito della volontà degli Stati membri di costruire un'Europa caratterizzata da una maggior solidarietà;

8.sottolinea pertanto la necessità di adottare senza indugio una decisione, per evitare che vadano perduti i benefici dell'esperienza acquisita con i programmi precedenti;

9.sollecita il Consiglio a inserire tale punto nell'ordine del giorno della riunione di dicembre 1994 del Consiglio "Affari sociali" e a ricercare nel frattempo un accordo tra i membri del Consiglio per l'adozione del programma in parola;

10.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti e ai governi degli Stati membri, al Comitato economico e sociale, al Comitato delle regioni e alle parti sociali.

 
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