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Parlamento Europeo - 15 novembre 1994
Progetto di bilancio rettificativo e suppletivo n. 2 per l'esercizio 1994

A4-0059/94

Risoluzione sulle modifiche apportate dal Consiglio agli emendamenti presentati dal Parlamento alla Sezione II - Consiglio, Sezione III - Commissione, Sezione IV - Corte di giustizia, Sezione VI - Comitato economico e sociale e Comitato delle Regioni del progetto di bilancio rettificativo e suppletivo n. 2 per l'esercizio 1994

Il Parlamento europeo,

-visto il Trattato sull'Unione europea,

-visto l'accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993 sul miglioramento della procedura di bilancio e la disciplina di bilancio ,

-visti gli emendamenti adottati in prima lettura e la risoluzione del 27 ottobre 1994 sul progetto di bilancio rettificativo e suppletivo n. 2/94 per l'esercizio 1994 (Sezioni II, III, IV e VI) ,

-viste le decisioni del Consiglio del 7 novembre 1994 sul progetto di bilancio rettificativo e suppletivo n. 2/94 emendato e modificato dal Parlamento in prima lettura (C4-0211/94),

-vista la relazione della commissione per i bilanci (A4-0059/94),

A.considerando che il contenuto della lettera rettificativa n. 1 al progetto preliminare di bilancio rettificativo e suppletivo n. 2/94 è integrato dal voto espresso in prima lettura dal Parlamento il 27 ottobre 1994 e dalla seconda lettura del Consiglio del 7 novembre 1994,

Quanto alla Sezione III - Commissione

I.Contesto generale

1.prende atto con soddisfazione del fatto che il Consiglio ha accettato di finanziare l'ospedale di Mostar e recepito l'emendamento volto a potenziare gli stanziamenti amministrativi in vista dell'ampliamento;

2.prende atto altresì del fatto che è stata accettata la creazione di linee di bilancio a titolo di garanzia per operazioni di aiuto macrofinanziario; tiene tuttavia a ricordare che considera tali "modifiche" alla stregua di emendamenti in quanto ritiene che, benché su dette linee non sia iscritto alcun importo, non possono essere considerate "obbligatorie";

3.deplora il fatto che il Consiglio non abbia potuto accettare gli emendamenti riguardanti la creazione di una linea di bilancio destinata all'ammodernamento dell'industria tessile e dell'abbigliamento in Portogallo e approva la decisione di mantenere detto emendamento in seconda lettura;

4.decide di mantenere in seconda lettura tutti gli altri emendamenti riguardanti la Sezione III del bilancio respinti dal Consiglio senza preciso motivo;

5.chiede alla Commissione di esaminare la possibilità di finanziare un aiuto straordinario alle regioni dell'Unione colpite dalle recenti alluvioni, a partire dagli stanziamenti già impegnati, anche precedentemente al 1994, e non utilizzati dalle regioni degli Stati membri interessati, nel quadro dei Fondi strutturali;

II. Saldi PIL/IVA

6.prende atto della volontà del Consiglio di trovare una soluzione ad hoc per appurare il saldo negativo delle entrate PIL/IVA del 1993 che ammonta a 4.080.000.000 ECU; continua a credere che la proposta legislativa presentata dalla Commissione consenta di creare un contesto giuridico idoneo a dare soluzione al problema dei saldi senza compromettere l'esecuzione del bilancio e deplora il fatto che il Consiglio non ha ancora deliberato in merito;

7.ricorda che non potrà accettare il principio secondo cui l'esecuzione del bilancio può essere minacciata dalla necessità di colmare eventuali disavanzi di entrate; ritiene tuttavia di poter accettare in via eccezionale e a precise condizioni la soluzione prospettata dal Consiglio di iscrivere anticipatamente 1.500.000.000 ECU provenienti dalla mancata esecuzione 1994;

8.prende atto della dichiarazione della Commissione secondo cui l'eccedenza supplementare di 1.500.000.000 ECU è costituita per circa 800.000.000 ECU dalla mancata esecuzione del FEAOG-Garanzia, per 400.000.000 ECU dalla mancata esecuzione degli stanziamenti riportati dall'esercizio 1993 che verrebbero in ogni caso annullati e per 300.000.000 ECU dall'importo proveniente dalla categoria 2. Azioni strutturali;

9.ritiene che l'annullamento di 300.000.000 ECU di azioni strutturali possa essere accettato in via eccezionale in considerazione del fatto che il totale degli stanziamenti per i quali si prevede una mancata esecuzione è dell'ordine di 1.000.000.000 ECU e che la Commissione ha spiegato alle commissioni competenti i motivi di questa mancata esecuzione nonché le disposizioni adottate per migliorare l'esecuzione a partire dal 1995;

10.prende atto del fatto che le condizioni per un riporto degli stanziamenti ai sensi dell'articolo 7 del Regolamento finanziario non potranno sussistere per la totalità degli importi non eseguiti e che pertanto detti stanziamenti verranno in parte annullati;

11.condivide, in quanto coautorità di bilancio, la dichiarazione del Consiglio di impegnarsi a esaminare favorevolmente le proposte di aumento degli stanziamenti di pagamento riguardanti le azioni strutturali in caso di bisogno nel corso del 1995;

III. Stato delle entrate

12.respinge gli argomenti del Consiglio in ordine alle competenze del Parlamento sulle entrate; nota che il Consiglio ha accettato in parte l'emendamento da esso presentato in prima lettura per l'iscrizione della mancata esecuzione agricola e del saldo 1993 e, vista la soluzione apportata al problema dei saldi, accetta di non reintrodurre quella parte dell'emendamento riguardante l'iscrizione in bilancio del margine disponibile sul massimale delle risorse proprie;

Quanto alla Sezione II - Consiglio, IV - Corte di giustizia e VI - Comitato economico e sociale e Comitato delle Regioni

IV. Sezione II - Consiglio

13.si compiace per la posizione del Consiglio di considerare che il caso del finanziamento di Mostar non possa essere presentato come un precedente in materia di interpretazione di principi, prerogative e norme di bilancio;

14.osserva con soddisfazione che il Consiglio ha riconosciuto a tale riguardo che l'aiuto finanziario all'amministrazione della città di Mostar da parte dell'Unione europea costituisce in realtà una spesa operativa che non avrebbe dovuto essere coperta a partire dal bilancio del Consiglio; sottolinea di conseguenza la fondatezza del suo emendamento, presentato in prima lettura;

15.sottolinea del resto che il Consiglio continua a non soddisfare l'esigenza di definire il contenuto di una spesa amministrativa e di una spesa operativa; invita la Corte dei conti a formulare un parere sulle condizioni di esecuzione delle spese relative alla PESC e ad informarlo ai sensi dell'articolo 188 C del trattato CE, in particolare delle disposizioni di cui al paragrafo 4, entro il 31 marzo 1995;

16.rileva d'altra parte che il Consiglio si astiene dal commentare le altre questioni relative alle sue spese amministrative (SCIC, spese di trasloco), mentre in occasione delle procedure di bilancio non manca di assumere posizioni di principio circa la loro definizione;

V. Sezione IV - Corte di giustizia

17.constata che il Consiglio ha accettato il principio di stanziare delle somme per l'affitto degli edifici della Corte di giustizia al capitolo 100 in attesa della conclusione di un contratto tra la Corte e lo Stato lussemburghese per il leasing degli edifici in questione;

VI. Sezione VI - Comitato economico e sociale e Comitato delle Regioni

18.deplora il fatto che il Consiglio ha respinto gli emendamenti relativi all'organico del Comitato delle Regioni e a quello della Struttura organizzativa comune senza un preciso motivo;

19.tiene a ricordare, a questo proposito, le precedenti e recenti prese di posizione del Consiglio (procedura di bilancio 1995) in tema di stanziamenti amministrativi e di politica del personale, in particolare per quanto riguarda il capitolo relativo al reimpiego e all'efficienza delle risorse umane;

20.decide pertanto di ripresentare gli emendamenti nn. 1, 8 e 9 adottati in prima lettura e respinti dal Consiglio;

21.incarica il suo Presidente di trasmettere le presenti decisioni di bilancio alle Istituzioni e agli organi consultivi comunitari interessati.

 
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