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Parlamento Europeo - 17 novembre 1994
Timor Orientale

B4-0372, 0379, 0391, 0403 e 0414/94

Risoluzione sulla situazione a Timor Orientale

Il Parlamento europeo,

A.considerando la violenta repressione, a opera dell'esercito indonesiano di occupazione, delle manifestazioni di abitanti di Timor che a Dili, allo scadere del terzo anniversario del massacro di Santa Cruz, hanno lottato per l'autodeterminazione e per i diritti dell'uomo,

B.considerando che la repressione è già costata la vita a varie persone e che è stato necessario adottare provvedimenti per evitare ulteriori vittime,

C.considerando la manifestazione pacifica svoltasi all'interno del perimetro dell'ambasciata statunitense a Giakarta a opera di vari studenti che lottano contro l'occupazione illegale di Timor Orientale da parte dell'Indonesia,

D.considerando le sue precedenti risoluzioni su Timor Orientale e sulle violazioni dei diritti umani a opera del regime dittatoriale indonesiano, nonché il rifiuto dell'Indonesia di conformarsi alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;

E.deplorando il fatto che la situazione dei diritti dell'uomo in Indonesia sia stata ulteriormente aggravata dall'"Operazione di pulizia" effettuata durante i preparativi del vertice dell'APEC (Consiglio di cooperazione economica dell'area Asia-Pacifico) conclusosi il 13 novembre,

F.deplorando il fatto che alcuni Stati membri dell'UE, segnatamente il Regno Unito e la Germania, continuino a vendere armi all'Indonesia,

G.considerando che l'esercito indonesiano svolge un ruolo dominante nell'oppressione delle popolazioni di Timor Orientale, di Acheh e di Irian Jaya e rappresenta nel contempo una poderosa forza politica in seno alla società indonesiana,

1.condanna ancora una volta il comportamento delle forze armate e di sicurezza indonesiane e manifesta la propria preoccupazione per il clima che regna a Timor Orientale, caratterizzato dal palese e pervicace rifiuto dell'occupazione indonesiana da parte della popolazione;

2.esprime la propria solidarietà al popolo di Timor Orientale ed esige il riconoscimento del suo diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza, oltre che l'immediato rilascio di Xanana Gusm o e di tutti i prigionieri politici;

3.appoggia integralmente le raccomandazioni rivolte al governo indonesiano da Amnesty International nella sua relazione "Potere e impunità";

4.esorta il Consiglio dell'UE ad adottare, nell'ambito della PESC, risolute e sollecite misure di appoggio a favore della soluzione del problema sulla base di negoziati tra l'Indonesia e il Portogallo, sotto gli auspici dell'ONU, con la partecipazione di rappresentanti della resistenza di Timor Orientale e tramite un referendum libero ed equo, e chiede inoltre al Consiglio di informarlo in merito alle azioni che intende intraprendere;

5.esorta i governi degli Stati membri a sospendere qualsiasi appoggio militare nonché la vendita di armi all'Indonesia e l'UE ad astenersi da qualsiasi azione di cooperazione economica con il governo indonesiano fintantoché dureranno l'occupazione illegale e la repressione;

6.invita la Commissione a svolgere un'inchiesta esauriente su tale presunto legame tra la concessione di aiuti e la vendita di armamenti da parte del governo del Regno Unito e a proporre una regolamentazione volta a impedire che in futuro si possano verificare collegamenti di questo tipo, come previsto dal trattato di Maastricht (titolo XVII, articolo 130 X), il quale autorizza la Commissione a "prendere qualsiasi iniziativa utile" al fine di promuovere il coordinamento delle politiche degli Stati membri in materia di sviluppo e dei loro programmi di aiuto allo sviluppo;

7.invita gli Stati membri dell'APEC, riuniti a Giakarta, a condannare la posizione dell'Indonesia in ordine a Timor Orientale;

8.ribadisce di ritenere opportuno l'invio di una propria delegazione a Timor Orientale;

9.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite, ai governi del Portogallo, dell'Indonesia e dei paesi membri dell'APEC, nonché agli organi unitari della resistenza di Timor.

 
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