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Parlamento Europeo - 17 novembre 1994
Legge eugenetica approvata in Cina

B4-0341, 0405 e 0417/94

Risoluzione sulla legge eugenetica approvata in Cina

Il Parlamento europeo,

A.considerando che il 27 ottobre 1994 il parlamento della Repubblica popolare cinese ha votato una legge soprannominata eufemisticamente "Legge sulla cura della salute di madre e figlio", che si prefigge di migliorare la qualità della popolazione riducendo il tasso di nascite di individui fisicamente e mentalmente handicappati,

B.sottolineando che tra le altre vi è un'aberrante proposta di bandire i matrimoni qualora uno dei partner, o entrambi, soffrano o abbiano sofferto di problemi mentali, fisici o di malattie infettive,

C.segnalando cionondimeno che la legge soprammenzionata ha avuto il merito di proibire l'identificazione del sesso del nascituro, fuorché per motivi medici, e mira in tal modo a ridurre il numero di aborti di feti di sesso femminile,

D.considerando che proprio la storia dell'Europa con i suoi programmi eugenetici sotto l'egida dello Stato non lascia dubbi sul fatto che si tratti di una pericolosa violazione dei diritti umani fondamentali e della dignità dell'individuo,

1.deplora i tentativi delle autorità cinesi di regolamentare la vita privata dei portatori di handicap, con misure che sono chiaramente discriminatorie e ghettizzanti di una categoria di individui già penalizzati;

2.invita il rappresentante dell'Unione europea a protestare contro questa politica e a farla mettere all'ordine del giorno dell'imminente Conferenza mondiale delle donne, che si terrà a Pechino;

3.rivolge un pressante invito alla Commissione e al Consiglio affinché manifestino al governo cinese l'inquietudine che questa legge provoca nell'Unione europea e nei suoi Stati membri;

4.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al governo della Cina e al Presidente dell'Assemblea nazionale del popolo cinese nonché al rappresentante dell'Unione europea all'imminente Conferenza mondiale delle donne a Pechino.

 
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