A4-0080/94
Risoluzione sulla relazione della Commissione riguardante le azioni comunitarie a favore del turismo
Il Parlamento europeo,
-vista la relazione della Commissione sulle azioni comunitarie a favore del turismo (COM(94) 0074 - C3-0202/94),
-visti gli articoli 3, lettera t), e 3 B del trattato CE, nonché la Dichiarazione sulla protezione civile, l'energia e il turismo, contenuta nell'atto finale del trattato sull'Unione europea ,
-vista la Dichiarazione sulle regioni ultraperiferiche della Comunità, contenuta nell'atto finale del trattato sull'Unione europea ,
-viste le proprie risoluzioni del 13 luglio 1990 sulle misure necessarie per proteggere l'ambiente da possibili forme di degrado dovute al turismo di massa, nell'ambito dell'Anno europeo del turismo , del 13 dicembre 1990 sull'Anno europeo del turismo 1990 , dell'11 giugno 1991 su una politica comunitaria nel settore del turismo , del 12 giugno 1991 sui danni arrecati agli habitat naturali e seminaturali delle Alpi (CE e paesi EFTA) dalla crescente espansione del turismo estivo e invernale in tali zone , visto il proprio parere del 14 febbraio 1992 su un piano di azioni comunitarie a favore del turismo e viste le proprie risoluzioni del 17 novembre 1992 sulla proposta della Commissione al Consiglio concernente una risoluzione, relativa a un programma comunitario di politica e azione a favore dell'ambiente e di uno sviluppo sostenibile e del 18 gennaio 1994 sul turismo in vista dell'anno 2000 ,
-viste le disposizioni applicabili del regolamento,
-visti la relazione della commissione per i trasporti e il turismo e i pareri della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, della commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale, della commissione per le relazioni economiche esterne, della commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori, della commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione e i mezzi di informazione e della commissione per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'energia (A4-0080/94),
A.constatando che il Trattato sulla UE non contiene un capitolo specifico sul turismo, che è una delle principali attività comunitarie in termini occupazionali, economici e ambientali,
B.deplorando pertanto il fatto che l'attività turistica, che riguarda tutti i cittadini europei, per il momento e salvo alcune eccezioni sia stata solo analizzata dal punto di vista economico,
C.convinto che il turismo possa fornire in misura crescente un forte contributo al concetto fondamentale di cittadinanza europea,
D.considerando che la responsabilità primaria in materia di politica del turismo compete alle regioni e agli Stati membri, ma che sono del pari necessarie iniziative comunitarie di coordinamento e di sostegno da parte dell'Unione europea in diversi settori,
E.considerando pertanto che nell'imminente riforma del Trattato sull'Unione europea risulta indifferibile il consolidamento di una politica comunitaria a favore del turismo e che bisogna optare apertamente per tale politica,
F.considerando pertanto che le citate risoluzioni del 13 luglio 1990, dell'11 giugno 1991 e del 18 gennaio 1994 formano parte integrante dell'acquis comunitario in materia di turismo,
G.considerando che i programmi europei di ricerca e sviluppo tecnologico aiuteranno l'industria del turismo a sfruttare le opportunità offerte dalla "società dell'informazione" e da considerazioni ambientali,
H.considerando che ogni iniziativa comunitaria nel settore turistico deve perseguire il raggiungimento del massimo livello di qualità e di benessere, tanto per i turisti quanto per la popolazione che vive nelle zone turistiche, che ciò deve concretizzarsi, con la massima chiarezza, nella fissazione di elevati obiettivi sociali, occupazionali, economici, di tutela del consumatore, di sanità pubblica, culturali e ambientali e che l'annunciato Libro verde sul turismo deve stabilire senza equivoci tali obiettivi,
I.considerando che nell'ambito del turismo di massa emerge spesso un quadro distorto della cultura delle regioni visitate, mentre proprio uno degli obiettivi del turismo dovrebbe essere di conoscere la cultura autentica,
J.ritenendo opportuna, a titolo di informazione dei turisti, la creazione di un'etichetta comunitaria di qualità turistica per i centri turistici, le agenzie di viaggi, le imprese alberghiere e di alloggio, nonché per i comuni, purché soddisfino i requisiti di un turismo rispettoso dell'ambiente e gli obiettivi menzionati in precedenza; considerando pertanto che si dovrebbe promuovere la costituzione di una rete di dati sui progetti esistenti in materia di turismo rispettosi dell'ambiente ai fini dell'informazione degli operatori turistici, dell'industria alberghiera nonché delle città, dei comuni e delle regioni,
K.considerando che le PMI costituiscono il più grande settore di crescita in termini di posti di lavoro e sono molto ben rappresentate nell'industria turistica,
L.considerando che il turismo è vettore di pace, solidarietà e coesione sociale,
M.considerando che il Fondo europeo degli investimenti gestito dalla Banca europea per gli investimenti promuoverà il rafforzamento delle reti transeuropee e finanzierà utilmente le piccole imprese nel settore turistico, a condizione che si dimostrino rispettose dell'ambiente,
N.considerando che il settore del turismo europeo è estremamente diversificato, spaziando da Nord a Sud e da città a zone rurali ed essendo potenzialmente destinato a tutti i cittadini europei, sia ricchi che poveri,
1.ritiene che il turismo sia non solo una delle industrie più importanti dell'Unione europea ma anche e soprattutto un'attività che interessa tutti i cittadini europei per i quali rappresenta una conquista sociale irreversibile da cui si esige ogni volta una maggiore qualità;
2.per questo motivo sottolinea che è logico collocare il turista al centro di una politica comunitaria per il turismo, non soltanto quale semplice dato statistico quantificabile, ma come consumatore e cittadino dell'Unione, oggetto tanto di diritti quanto di doveri;
3.chiede pertanto che gli aspetti relativi alla sicurezza dei trasporti e alla salubrità siano considerati elementi chiave nello sviluppo di qualunque politica in materia di turismo;
4.insiste affinché, nell'ambito dell'imminente revisione del Trattato sull'Unione europea nel 1996, venga inserito, nel rispetto del principio di sussidiarietà, un titolo specifico sul turismo che stabilisca una politica europea del turismo autonoma, multidisciplinare e multidimensionale che contenga e coordini nella sua pianificazione parametri ambientali, economici, socio-occupazionali e culturali; per questo motivo incarica la commissione per gli affari istituzionali di prendere atto di questa richiesta;
5.è dell'avviso che la politica turistica debba mirare a forme di turismo durature che siano in linea con le tradizioni locali e rispettino la cultura delle regioni visitate;
6.ritiene che il turismo, importante componente dello sviluppo, della creazione di posti di lavoro e della competitività della Comunità debba essere sostenibile e per questo motivo risulti imprescindibile coordinare le sue azioni con le altre politiche comunitarie; che anche gli organismi locali, regionali, nazionali e internazionali debbano esercitare le proprie competenze di programmazione in tale settore e che possa essere prevista l'attiva partecipazione delle ONG;
7.è del parere che il turismo e l'ambiente siano indissociabili e per questo motivo chiede uno stretto coordinamento tra queste politiche a norma dell'articolo 130 R, paragrafo 2, del Trattato CE, poiché il turismo dipende, più di qualsiasi altro settore, dalla qualità dell'ambiente; ciò risulta specialmente importante nel caso delle piccole isole comunitarie, per le quali occorrerebbero progetti pilota per dimostrare che lo sviluppo sostenibile del turismo nel loro territorio potrebbe essere realizzabile;
8.chiede che ogni progetto di sviluppo turistico delle zone costiere e montuose sia oggetto di una valutazione di impatto ambientale, come risulta nella risoluzione del Consiglio sul quinto programma "Verso uno sviluppo sostenibile" e nella modifica della direttiva 85/337/CEE;
9.ricorda le richieste formulate nel precitato parere del 14 febbraio 1992 in merito all'avvio di campagne preliminari su "ambiente-turismo" e all'applicazione del principio "chi inquina paga" nonché nella precitata risoluzione del 17 novembre 1992 in materia di applicazione del principio "chi utilizza le risorse naturali paga";
10.chiede che ogni progetto di sviluppo turistico tenga conto del trinomio "turismo, ambiente e salute";
11.sottolinea l'importanza che rivestono per l'industria del turismo numerosi progetti europei di ricerca attualmente in corso, in particolare nei settori dell'informazione e delle tecnologie della comunicazione, dell'ambiente e dei trasporti;
12.è favorevole alla creazione di un'Agenzia europea del turismo che, in coordinamento con l'Agenzia dell'ambiente, potrebbe contribuire a fissare le priorità per una politica comunitaria a favore di un turismo rispettoso dell'ambiente, analizzare la capacità di alcune zone costiere sature o di risorse eccessivamente sfruttate come l'acqua, ecc., e controllare, a sua volta, il rispetto delle norme di qualità prescritte;
13.chiede alla Commissione di rendere maggiormente dinamica la politica turistica presso le istituzioni internazionali, in particolare nell'ambito dell'organizzazione mondiale del turismo, nonché l'inserimento degli obiettivi della politica comunitaria del turismo in tutti gli accordi di cooperazione con i paesi terzi;
14.desidera incentivare l'Europa come meta turistica soprattutto attraverso la promozione di conferenze;
15.è dell'avviso che si dovrebbe promuovere urgentemente una campagna pubblica contro il "turismo sessuale" nei paesi terzi, così come ha sempre chiesto questo Parlamento;
16.ritiene che i diritti e i doveri dei turisti derivanti da disposizioni nazionali e dell'Unione dovrebbero essere definiti in modo facilmente comprensibile ed essere considerati in tutte le campagne di informazione e di distribuzione da parte di agenzie, grossisti e operatori, rivolgendo particolare attenzione a un codice di condotta del turista nel paese ospitante;
17.incarica pertanto la commissione per i trasporti e il turismo di elaborare una carta europea del turista affinché venga adottata in uno dei prossimi Consigli dei ministri competenti in tale materia;
18.chiede che venga convocata almeno una riunione del Consiglio dei ministri del turismo sotto ogni presidenza e deplora, pertanto, che l'attuale presidenza tedesca non abbia accettato la richiesta della commissione per i trasporti e il turismo di effettuare questa riunione nel secondo semestre del 1994;
19.chiede di stimolare lo sviluppo e gli aiuti ad altre forme di turismo, urbano, culturale, rurale, ecologico, che in numerosi casi sono complementari per quanto riguarda il circoscritto e limitato turismo di "sole e spiaggia", e ricorda la richiesta formulata nella precitata risoluzione del 12 giugno 1991 di chiudere al turismo ampie zone della regione alpina;
20.chiede agli Stati membri di provvedere affinché prima che sia accordata una speciale licenza operativa a un'agenzia turistica si verifichino la solvibilità, la serietà e la precedente attività professionale della stessa e/o dei suoi responsabili;
21.chiede agli Stati membri di provvedere affinché le agenzie turistiche rispondano anche all'albergatore in ordine ai diversi adempimenti contrattuali e diano garanzie in caso di insolvenza o fallimento;
22.chiede di considerare con particolare attenzione le regioni dell'UE in cui la concentrazione, in termini qualitativi e quantitativi, di acque e stazioni termali è importante, provvedendo a tale scopo a un adeguato aumento delle risorse;
23.invita la Commissione a promuovere politiche di aiuto alle PMI nel settore turistico, a condizione che ne sia dimostrata la sostenibilità;
24.chiede alla Banca europea per gli investimenti di individuare, attraverso il Fondo europeo degli investimenti, le opportunità di adempiere al proprio mandato incentivando l'economia europea mediante azioni nel settore del turismo;
25.sottolinea con vigore il valore elevato del turismo rurale per lo sviluppo economico delle zone rurali e per la sicurezza di una base minima di sussistenza per molte famiglie di agricoltori;
26.è dell'avviso che valga la pena promuovere in particolar modo il turismo rurale quale alternativa naturale alla concentrazione in determinati luoghi del turismo di massa e sollecita pertanto un aumento dei necessari stanziamenti;
27.raccomanda agli Stati membri di eliminare al più presto possibile gli ostacoli giuridici e amministrativi che ostacolano un ulteriore sviluppo del turismo nelle zone rurali;
28.ritiene che debba essere ulteriormente promossa la creazione di strutture organizzative in vista di una migliore commercializzazione dell'agriturismo e del turismo nelle zone rurali, per poter soddisfare la domanda potenziale esistente;
29.è favorevole alla creazione di una rete a livello di UE che raccolga l'offerta nel settore del turismo rurale allo scopo di creare una maggiore trasparenza nel turismo rurale europeo e raccomanda una promozione finanziaria, con fondi dell'UE, di tale rete;
30.si attende che la Commissione utilizzi il prossimo Libro verde per articolare le opzioni di politica di ricerca a lungo termine dell'Unione nel settore del turismo;
31.esorta la Commissione ad autorizzare tempestivamente e a realizzare quanto prima i programmi di sviluppo regionale presentati dagli Stati membri nel quadro della politica strutturale, nel cui ambito fra l'altro anche il turismo rurale svolge un ruolo importante;
32.sostiene lo sviluppo della promozione di mercati regionali a integrazione del turismo rurale e dell'offerta di prodotti regionali caratteristici;
33.si congratula con la Commissione per l'annunciata pubblicazione del Libro verde sul turismo prima della fine del 1994 e chiede che in tale libro vengano fissati in modo inequivocabile gli aspetti prioritari di una futura politica europea del turismo; per questo motivo, l'inserimento di un titolo specifico destinato al turismo nella prossima riforma del Trattato sull'Unione europea nel 1996 è indispensabile e dovrà rappresentare la preoccupazione essenziale del suddetto Libro verde nonché il contenuto fondamentale della presente risoluzione;
34.ritiene che il Libro verde dovrebbe anche raccomandare che
-l'offerta turistica non venga sovradimensionata e che in alcune zone costiere e montuose tale offerta venga ridotta, non soltanto per la protezione dell'ambiente e delle risorse naturali ma anche per non svalutare la qualità della stessa offerta, spostando la domanda verso quelle aree che hanno promosso forme di turismo alternative, in particolare il turismo mite o non aggressivo; -si pongano le basi per disciplinare la crescente "massificazione" del turismo nautico, il quale, a causa della suddetta mancanza di regolamentazione, contribuisce sempre di più al degrado dell'ambiente e dei fondali marini, costituendo nel contempo motivo di grave pericolo all'integrità fisica dei bagnanti a causa anche del proliferare di natanti sempre meno controllabili come gli "acquascooter", causa di molti incidenti anche mortali; -venga analizzata concretamente l'incompatibilità della "massificazione" del turismo con il fragile ecosistema delle isole più piccole e si proponga chiaramente che soltanto un turismo non molto in
tenso è compatibile con il concetto di sviluppo sostenibile di cui all'articolo 2 del Trattato CE; -venga promossa la creazione di un'etichetta turistica europea simile alla "eco-label" o al "Grüner Koffer" che aiuti a scegliere e che serva da orientamento per i turisti per quanto riguarda i centri turistici, le agenzie di viaggio, le imprese alberghiere che si distinguano per la cristallizzazione e promozione di un turismo rispettoso dell'ambiente naturale e sociale, nonché delle risorse naturali; -si stabilisca il principio degli aiuti ambientali, a norma del regolamento (CEE) n. 1836/93 sull'ecogestione e l'audit ambientale , a titolo d'esempio, sui seguenti aspetti: rifiuti; consumi idrici, di energia, di risorse; inquinamento dell'acqua (potabile, di balneazione, superficiale, sotterranea); inquinamento da acque reflue, riciclaggio e riutilizzazione; contaminazione causata dal traffico, acustica, atmosferica; utilizzazioni del paesaggio, assetto del territorio e pianificazione, protezione delle zone sen
sibili, biotopi, boschi, suoli, agricoltura, ecc.; -si appoggi il rilevamento e la costituzione di una rete dei dati riguardanti i progetti esistenti in materia di turismo rispettosi dell'ambiente affinché venga ulteriormente sviluppata e possa essere più facilmente accessibile una rete europea di informazione per le regioni, i comuni e le città nonché per l'industria alberghiera e gli operatori turistici;
35.è inoltre del parere che nel Libro verde si debba prestare grande attenzione a progetti della mobilità ecologica nel settore del turismo, come per esempio al sostegno e alla promozione -di città e isole senza auto,
-delle regioni che durante il fine settimana e i periodi di vacanza intendono intensificare i trasporti pubblici e l'uso delle biciclette, -di misure per la facilitazione del trasporto di biciclette come bagaglio appresso sui treni europei, -del miglioramento dei sistemi di prenotazione per i collegamenti ferroviari europei, -della pubblicità a favore della mobilità ecologica;
36.il Libro Verde dovrebbe inoltre promuovere l'attenzione sul settore della sanità pubblica, ambito in cui le politiche si ripercuoteranno, a buon diritto, sul turismo europeo con l'armonizzazione dei programmi contro l'alcol al volante, col sostegno al programma europeo contro l'AIDS e con la creazione di un tesserino sanitario di emergenza utilizzabile in tutta l'Unione;
37.chiede che tra le priorità del Libro verde venga prestata una particolare attenzione, con misure e azioni concrete, ai turisti che presentino forme di invalidità, nonché all'agevolazione della mobilità degli anziani, allo scopo di dare loro una buona accessibilità a tutti i servizi e infrastrutture turistiche e, naturalmente, ai trasporti;
38.chiede inoltre che il Libro verde fissi un quadro generale per regolamentare in modo equilibrato le relazioni tra operatori turistici e imprenditori del settore ricettivo; in tale quadro dovranno essere prese misure affinché, nel pieno rispetto dei diritti di tutte le parti interessate, si proceda a riparare i danni che possono essere occasionati al turista dalla pratica dell'"overbooking"; deve essere inoltre istituito un controllo comune che garantisca parità di prestazioni a pari categoria di alloggio;
39.chiede alla Commissione di esaminare la possibilità di presentare un progetto di direttiva volto a disciplinare il regime di indennizzo per i casi di "overbooking" nel settore turistico, così come avviene nel caso del trasporto aereo;
40.ribadisce l'esigenza che i viaggiatori beneficino della liberalizzazione del trasporto aereo, in particolare per quanto riguarda l'allentamento delle disposizioni sulla ripartizione delle capacità e le norme che disciplinano l'accesso al mercato delle compagnie aeree di linea, consentendo loro di competere con le compagnie charter su basi più eque;
41.sollecita inoltre azioni specifiche tanto per promuovere il turismo giovanile quanto per favorire il turismo sociale e ritiene che il suddetto Libro verde dovrebbe prestare una particolare attenzione alla cooperazione tra le città per promuovere il turismo urbano senza dimenticare la sua specificità ambientale;
42.chiede inoltre di dedicare una particolare attenzione ai problemi relativi al turismo insulare, che è difficilmente compatibile con il turismo di massa, elaborando progetti di riduzione e di controllo delle attività turistiche ai fini del miglioramento dei servizi e dell'ambiente e della protezione delle scarse risorse naturali;
43.chiede che sia dedicata una particolare attenzione alla promozione e alla gestione del turismo nelle città storiche d'Europa, che includa anche un sostegno alle nuove associazioni di rete;
44.raccomanda alla Commissione di avviare un'iniziativa volta a promuovere il turismo nelle regioni comunitarie ultraperiferiche;
45.chiede che sia promossa la creazione definitiva di un "sistema unico di controllo dello spazio aereo europeo", gestito da una singola autorità dell'aviazione civile comunitaria dotata di poteri esecutivi e abilitata a promulgare norme vincolanti per tutti i centri di controllo dei paesi comunitari; ritiene nel contempo che si debba esigere urgentemente dagli Stati membri che forniscano ai propri centri di controllo risorse umane e tecniche sufficienti a far fronte alle esigenze del traffico senza restrizioni;
46.insiste affinché l'Unione europea continui ad aumentare la promozione del turismo nei paesi terzi in modo coordinato, unitamente alla pubblicazione di opuscoli in cui venga messa in evidenza, tra l'altro, l'eccezionale ricchezza pluriculturale europea;
47.ribadisce l'importanza di promuovere con urgenza la formazione, il contenuto e l'omologazione degli insegnamenti turistici all'interno dell'Unione, data la straordinaria mobilità dell'occupazione nell'ambito di questo settore, ponendo particolare attenzione alla precaria condizione normativa e salariale dei lavoratori stagionali e degli extra-comunitari, oggetto spesso di intollerabili speculazioni;
48.ricorda le richieste formulate nelle precitate risoluzioni del 12 giugno 1991 e del 18 gennaio 1994 in materia di unificazione e di rimborso di tutte le spese mediche sostenute dai turisti negli Stati dell'Unione europea;
49.chiede che siano rafforzati e resi più elastici i meccanismi di copertura sanitaria internazionale per i turisti in visita uno Stato comunitario diverso dal loro Stato di residenza;
50.sottolinea inoltre la convenienza economica e sociale di promuovere il turismo di un solo giorno o di brevi soggiorni come i fine settimana, che può contribuire ad attenuare la scarsa mobilità di determinate forme di turismo;
51.chiede alla Commissione di rafforzare la DG XXIII, tanto per quanto riguarda la dotazione economica quanto l'aumento del personale fisso, affinché possa promuovere agevolmente l'importanza del turismo nei settori economico, socio-occupazionale e ambientale, in particolare raccogliendo statistiche relative al turismo per contribuire alla definizione di politiche adeguate;
52.chiede alla Commissione e al Consiglio di presentare l'Unione europea come meta turistica globale, così come si fa con l'America, con l'Estremo Oriente e con l'Africa;
53.chiede inoltre che il bilancio comunitario rifletta questo nuovo impulso del turismo, avvenuto in seguito al completamento del Mercato interno;
54.chiede la modifica dell'attuale regolamentazione dell'IVA per quanto concerne i "pacchetti turistici" nell'ambito comunitario;
55.chiede che siano presentati programmi di ammodernamento e trasformazione ecologica delle strutture alberghiere obsolete e che a tale scopo siano messe a disposizione sufficienti risorse finanziarie;
56.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, alla "European Travel Commission" (ETC), al "World Travel and Tourism Council" (WTTC), all'"International Congress Bureau" (ICB) e all'Organizzazione mondiale del turismo.