B4-0490, 0494, 0517 e 0558/94
Risoluzione sull'arresto in Irak di operatori sanitari che hanno rifiutato di eseguire amputazioni e marchiature
Il Parlamento europeo,
A.considerando il decreto 59 del Consiglio del comando della rivoluzione dell'Irak del 4 luglio 1994, il quale dispone l'amputazione della mano e del polso destri degli imputati condannati per furto e l'amputazione del piede sinistro in seguito a nuova condanna per furto,
B.considerando il decreto 109 del Consiglio del comando della rivoluzione dell'Irak del 18 agosto 1994, il quale dispone che il reo cui sia stata amputata la mano per furto è soggetto anche alla marchiatura di una X sulla fronte,
C.considerando il decreto 115 del Consiglio del comando della rivoluzione dell'Irak del 25 agosto 1994, il quale dispone l'amputazione delle orecchie per reati come la diserzione, la renitenza alla leva e il favoreggiamento di fuggiaschi o disertori,
D.considerando il decreto n. 117 del Consiglio del comando della rivoluzione dell'Irak del 25 agosto 1994, il quale dispone la stessa pena per chiunque fornisca assistenza per la rimozione della marchiatura o che effettui operazioni di chirurgia plastica per mani od orecchie amputate,
E.considerando il codice internazionale di etica medica di cui alla dichiarazione di Tokio emessa nel 1975 dall'Associazione medica mondiale, i principi di etica medica delle Nazioni Unite del 1982 e la dichiarazione dell'Associazione paramedica internazionale su infermieri e tortura del 1989, che vietano la partecipazione di personale medico alla comminazione di pene crudeli, inumane e degradanti,
F.esprimendo il proprio sgomento per il fatto che operatori sanitari iracheni sono costretti sotto la minaccia dell'arresto a eseguire simili interventi e preoccupato dalla notizia diffusa da Amnesty International che nove medici sono stati arrestati per aver rifiutato di eseguire interventi di questo tipo,
1.invita formalmente le autorità irachene a revocare i decreti sopra citati, che hanno istituito pene giudiziarie come l'amputazione e la marchiatura e che violano il Patto internazionale sui diritti civili e politici ratificato dall'Irak il 25 gennaio 1971;
2.condanna tali barbare pratiche e invita il governo iracheno a porvi immediatamente termine;
3.lo sollecita inoltre a rimettere immediatamente in libertà tutti i medici arrestati per aver rifiutato di eseguire le condanne alla marchiatura e/o all'amputazione;
4.sollecita le autorità irachene a rispettare gli obblighi deontologici riconosciuti a livello internazionale per le professioni sanitarie;
5.chiede al Consiglio e alla Commissione di esercitare pressioni sull'Irak affinché tali atrocità vengano eliminate dalla legislazione irachena;
6.incarica il proprio Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al Segretario generale dell'ONU, al Segretario generale della Lega araba e al governo dell'Irak.