B4-0531 e 0552/94
Risoluzione sulla situazione sociale dei lavoratori agricoli nell'Unione europea
Il Parlamento europeo,
-visto l'articolo 39, paragrafo 1, del trattato, la cui finalità è di assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola,
-visto l'articolo 117 del trattato, in cui si sottolinea la necessità di promuovere il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro,
-vista la Carta comunitaria sui diritti sociali fondamentali,
-visti gli articoli 2 e 4 della Carta sociale del Consiglio d'Europa, che garantisce il diritto a eque condizioni di lavoro e il diritto a un'equa remunerazione,
-visto il parere della Commissione su una retribuzione equa (SEC(91) 2116),
A.considerando le prove che dimostrano il nesso esistente tra basse paghe e povertà negli Stati membri,
B.considerando che l'esigenza di un reddito equo va estesa anche ai familiari che collaborano alla gestione dell'azienda agricola e ai lavoratori dipendenti,
C.considerando che un'inadeguata evoluzione dei redditi delle aziende agricole si ripercuote inevitabilmente anche sui redditi dei lavoratori dipendenti occupati presso le stesse,
D.considerando che è necessario dare agli agricoltori una paga decente per assicurare la coesione e la sopravvivenza della popolazione rurale nell'Unione europea,
E.preoccupato poiché le retribuzioni oggi riservate ai lavoratori agricoli in molti Stati membri si collocano al di sotto della soglia di decenza fissata dal Consiglio d'Europa,
F.allarmato per il fatto che il governo britannico sta attualmente esaminando la possibilità di abolire la "Agricultural Wages Board", che stabilisce un minimo retributivo e di condizioni di lavoro per i lavoratori agricoli, con conseguenti ripercussioni sul sistema retributivo e sulle condizioni di lavoro di altri lavoratori nelle zone agricole,
G.considerando che, a causa delle trasformazioni strutturali nel settore agricolo, ogni anno circa 300.000 aziende agricole europee perdono la loro autonomia e che sono assai poco definiti i confini fra coltivatori diretti, lavoratori agricoli e coloro per i quali quella agricola rappresenta un'attività secondaria,
1.invita la Commissione a elaborare una relazione sull'evoluzione dei redditi agricoli nei singoli Stati membri dell'Unione, distinguendo tra lavoratori autonomi e dipendenti;
2.auspica che le retribuzioni dei lavoratori agricoli seguano un'evoluzione parallela a quella degli altri settori, affinché anche in futuro sia possibile disporre di una manodopera agricola in possesso di un buon livello di formazione;
3.invita la Commissione e il Consiglio a rispondere positivamente alle molteplici proposte del Parlamento per il mantenimento di un'agricoltura efficiente e di una sufficiente base economica che consenta il conseguimento di redditi adeguati;
4.invita il governo del Regno Unito a ritornare sulla sua decisione di denunciare le Convenzioni 99 e 100 dell'Organizzazione internazionale del lavoro;
4.chiede alla Commissione di ricordare ai governi dell'Unione europea gli obblighi che derivano loro dal trattato;
5.invita altresì i governi degli Stati membri a difendere le condizioni di vita e di lavoro, i diritti dei lavoratori, le acquisizioni e il livello di reddito del mondo rurale;
6.esorta gli Stati membri ad avvalersi pienamente dei programmi avviati e cofinanziati dall'Unione europea anche ai fini dell'incentivazione e formazione dei lavoratori dipendenti del settore agricolo;
7.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al governo britannico.