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Parlamento Europeo - 19 gennaio 1995
Situazione in Cecenia

B4-0031, 0056, 0057, 0058, 0059, 0061, 0068 e 0073/95

Risoluzione sulla situazione in Cecenia

Il Parlamento europeo,

A.visti l'Atto finale di Helsinki e i suoi documenti conclusivi di Vienna e Madrid, la Carta di Parigi per una nuova Europa e i principi basilari dell'OSCE definiti nella Dichiarazione di Budapest,

B.ricordando alle autorità della Federazione russa e alle autorità della Cecenia il suo attaccamento al principio secondo cui nessuna modifica di confine può essere ottenuta con la forza, ma anche che i diritti delle minoranze devono essere riconosciuti e rispettati,

C.considerando che l'articolo 2 dell'accordo di partenariato tra la Federazione russa e l'Unione europea afferma che "Il rispetto dei principi democratici e dei diritti dell'uomo definiti, in particolare, nell'Atto finale di Helsinki e nella Carta di Parigi per una nuova Europa sono alla base delle politiche interna ed estera delle Parti e costituiscono un elemento fondamentale del partenariato e del presente accordo",

D.considerando la catastrofica situazione in Cecenia, dove l'intervento delle truppe russe ha finito per creare un autentico disastro umano che ha causato la morte di parecchie migliaia di civili di origine sia cecena che russa e dove centinaia di migliaia di persone sono fuggite dalle loro case,

E.condannando l'uso delle forze armate russe nel conflitto che per la prima volta oppone il potere centrale di Mosca a una delle sue minoranze nazionali,

F.compiacendosi per le proteste dei democratici russi contro l'intervento delle forze armate del loro paese in Cecenia e in particolare dell'azione di Sergei Kovalev, presidente della commissione per i diritti dell'uomo della Duma, a favore della risoluzione di tale crisi e del ripristino della pace, della libertà e della democrazia nel suo paese,

G.consapevole che il conflitto in Cecenia non solo perturba gravemente la stabilità nella regione del Caucaso settentrionale ma mette anche in grave pericolo il processo di riforma democratica ed economica nella Federazione russa,

1.condanna qualsiasi forma di intervento violento nella risoluzione di tale conflitto e denuncia le azioni del tutto sproporzionate delle autorità russe e la flagrante violazione dei diritti umani che deriva da tali azioni; chiede un immediato cessate il fuoco allo scopo di far finire la tragedia umana che si svolge in Cecenia;

2.ribadisce il suo rispetto e la sua solidarietà a tutti i membri democratici del Parlamento russo, che, nonostante le forti pressioni, continuano a battersi per la giustizia e i diritti umani in Cecenia;

3.chiede con insistenza alle autorità russe di rispettare i diritti umani e dei cittadini definiti dalle Convenzioni di Ginevra del 1949 e dal Secondo Protocollo del 1977, nonché il Codice di condotta sugli aspetti politico-militari della sicurezza contenuto nel Documento di Budapest (OSCE 1994);

4.invita le autorità della Federazione russa a interrompere immediatamente l'attacco militare contro il popolo ceceno; esorta tali autorità ad avviare iniziative volte a trovare una soluzione politica al conflitto in Cecenia e ad acconsentire a una missione dell'OSCE quale contributo a tale soluzione politica;

5.esorta la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a mobilitare il necessario aiuto umanitario a favore della popolazione in difficoltà della Cecenia, e dei profughi in questo paese e nelle repubbliche confinanti; in questo contesto invita le autorità russe ad acconsentire che sia distribuito direttamente a chi ne ha bisogno un aiuto umanitario;

6.approva la decisione della Commissione di sospendere il processo di ratifica dell'Accordo interlocutorio tra l'Unione europea e la Russia e chiede al Consiglio di appoggiare tale posizione;

7.invita la Commissione e il Consiglio a non compiere ulteriori progressi nella ratifica finale dell'accordo di partenariato con la Federazione russa fintantoché non si sarà posto fine all'attacco militare e alla flagrante violazione dei diritti umani contro il popolo della Cecenia e non si sia iniziato seriamente a ricercare una soluzione politica del conflitto, accordo di partenariato che la Danimarca non intende peraltro ratificare nella situazione attuale;

8.si compiace per il fatto che la commissione per gli affari politici del Consiglio d'Europa abbia sospeso l'esame della richiesta di adesione presentata dalla Federazione russa e ricorda che la Russia si è impegnata in seno all'OSCE a rispettare i diritti dell'uomo sul proprio territorio e a non ricorrere all'esercito contro le minoranze che vivono nella Federazione; rammenta del pari che il rispetto di tali impegni costituisce una condizione preliminare assoluta per la sua ammissione in seno al Consiglio d'Europa e per lo sviluppo degli accordi in corso con l'Unione europea;

9.fa appello a tutte le forze politiche democratiche della Federazione russa per garantire la prosecuzione del processo di riforma democratica ed economica e reagisce con favore all'iniziativa presa dal presidente della commissione per gli affari esteri del Consiglio della Federazione russa di istituire contatti di lavoro costanti con il Parlamento europeo;

10.rileva la necessità di sostenere le forze democratiche in seno al Parlamento russo e gli sforzi negoziali di Sergei Kovalev, competente in materia di diritti dell'uomo, esercitando una pressione diplomatica ed economica maggiore sul governo centrale russo; sarebbe lieto di accogliere Sergei Kovalev;

11.rivolge un appello solenne al Presidente Eltsin affinché riveda la propria posizione e cerchi una soluzione politica, anche nell'interesse del proseguimento e del consolidamento del processo di riforme e di democratizzazione nella stessa Russia, cui l'Unione europea accorda un considerevole sostegno;

12.saluta la decisione dell'OSCE di inviare in Cecenia una delegazione di osservatori e chiede che essa possa svolgere la propria missione il più rapidamente possibile e nelle migliori condizioni;

13.decide di inviare in Cecenia e a Mosca una delegazione rappresentativa di deputati che esamini la situazione e ne riferisca al Parlamento nel mese di febbraio;

14.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi degli Stati membri, alle autorità russe e al Parlamento della Federazione russa, alle autorità cecene e all'OSCE.

 
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