A4-0116/94
Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sul "Documento di riflessione sulla situazione dell'apicoltura europea" (COM(94) 0256 - C4-0108/94)
Il Parlamento europeo,
-vista la Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo intitolata "Documento di riflessione sulla situazione dell'apicoltura europea" (COM(94) 0256),
-visto il suo parere del 10 aprile 1992 sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CEE) n. 827/68 relativo all'organizzazione comune dei mercati per taluni prodotti elencati nell'Allegato II del trattato ,
-vista la sua risoluzione del 15 maggio 1992 sull'apicoltura nella Comunità europea - Problemi ed esigenze ,
-visti la relazione della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale e il parere della commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori (A4-0116/94),
-viste le apposite disposizioni del proprio regolamento,
A.preoccupato per il persistere della difficile situazione economica degli apicoltori in Europa,
B.considerando che nell'Unione europea i costi di produzione del miele, anche per motivi igienico-sanitari, sociali e climatici, risultano nettamente superiori al livello dei prezzi sul mercato mondiale,
C.considerando che la riduzione della tariffa doganale sulle importazioni di miele conseguente alla firma dell'Accordo GATT accentuerà ulteriormente la pressione sui produttori europei,
D.considerando che le api da miele svolgono una funzione ecologica indispensabile per l'equilibrio naturale,
E.sottolineando l'importanza economica dell'attività impollinatrice delle api,
F.considerando che la preservazione dell'equilibrio ecologico e socio-economico è un obiettivo primordiale dell'Unione e che, in quanto tale, deve avere espressione nell'ambito di politiche comuni in tutti i settori di attività in cui sia necessario,
G.considerando la persistente mancanza di statistiche rappresentative sulla struttura dell'apicoltura nell'Unione europea,
1.ribadisce la sua richiesta di immediate misure di sostegno all'apicoltura europea, che dovrebbero possibilmente essere inserite in un'organizzazione comune di mercato del miele dotata di meccanismi gestionali quanto più semplici possibile;
2.invita la Commissione a presentare quanto prima le proposte da essa annunciate in relazione a
-un programma d'azione volto a migliorare le condizioni di produzione, lavorazione e commercializzazione,
-uno studio, a cura degli Stati membri, sulla struttura dell'apicoltura, -misure per l'attuazione di una politica di qualità;
nel contempo rileva che queste misure d'accompagnamento da sole non comporteranno alcun miglioramento decisivo della difficile situazione economica in cui versa l'apicoltura nell'Unione;
3.chiede in tale contesto al Consiglio di accettare l'introduzione di un premio comunitario all'impollinazione per alveare, che verrebbe concesso a tutti gli apicoltori - professionisti e a tempo parziale - a fini ecologici e socio-economici, onde mantenere il patrimonio apicolo a un livello sufficiente all'impollinazione della nostra flora, e di fare in modo che l'importo di tale premio sia sufficiente almeno per coprire i costi dell'alimentazione invernale;
4.chiede che, ai fini dell'introduzione del premio d'impollinazione e tenuto conto del fatto che il costo dell'alimentazione invernale varia a seconda della zona geografica considerata, venga prevista una delimitazione in zone nell'Unione;
5.invita il Consiglio a incaricare la Commissione di presentare un piano d'azione (programma di ricerca) per combattere le malattie delle api, in particolare la varroasi;
6.chiede al Consiglio di pronunciarsi a favore di una compensazione finanziaria per le perdite di reddito imputabili alla mancanza di una preferenza comunitaria;
7.propone che questo premio di compensazione del reddito venga concesso per quanto possibile tramite le organizzazioni di produttori che commercializzano il miele, le quali dovrebbero, se del caso, dichiarare ogni anno il numero di alveari in attività, il numero di aderenti, nonché i quantitativi prodotti e commercializzati;
8.sottolinea la necessità di adottare norme comunitarie per la commercializzazione del miele che prevedano parametri qualitativi precisi che forniscano dati sulle diverse caratteristiche qualitative del prodotto e in particolare, ai fini dell'informazione del consumatore, un'etichetta obbligatoria con l'indicazione dell'origine geografica e botanica;
9.chiede il mantenimento di norme di igiene e qualità per il miele importato, nell'ambito delle quali
-sia efficacemente impedita l'importazione di miele contaminato da agenti patogeni come l'"American Foulbrood" (AFB),
-sia garantita la qualità del miele importato tramite la definizione del tenore ammissibile di idrossimetilfurfurolo (IMF),
-sia prevista la denominazione vincolante "miele d'importazione" per il miele raccolto interamente o in parte nei paesi terzi;
10.chiede che venga assicurato che la politica delle strutture agricole in tutte le sue diverse componenti sia adeguatamente utilizzata per l'apicoltura;
11.chiede che le indennità compensative a favore degli agricoltori delle regioni di montagna e delle zone meno favorite vengano estese all'apicoltura, in modo da ridurre al minimo gli svantaggi naturali e socioeconomici dei produttori di tali regioni e assicurare che contribuiscano a evitare l'abbandono di molte di queste zone;
12.auspica che le misure volte a migliorare le condizioni di produzione, trasformazione e commercializzazione siano integrate con uno speciale programma di miglioramento della formazione e del perfezionamento professionale, destinato in particolare ai giovani apicoltori; chiede inoltre che venga attribuita particolare attenzione alle strutture associative e cooperative, che in numerosi casi costituiscono l'unica alternativa per porre rimedio all'esiguità delle dimensioni delle aziende e alla dispersione dell'offerta, e che vengano previste disposizioni atte a promuovere la creazione di organizzazioni di produttori analoghe a quelle degli altri settori agricoli;
13.auspica misure volte a sviluppare la ricerca in apicoltura, con particolare riferimento alle produzioni ottenute senza l'utilizzo di principi chimici di sintesi;
14.chiede misure volte a una più completa rilevazione statistica della produzione e del mercato del miele anche attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo di osservatori costituiti su basi volontarie e interprofessionali;
15.ritiene che per la crescita del settore siano necessarie misure di valorizzazione dei mieli di qualità prodotti all'interno dell'UE, con particolare riferimento alle norme previste dai regolamenti CEE nn. 2081/92 e 2082/92 ;
16.richiama l'attenzione sul fatto che la commercializzazione della propoli, che grazie al suo effetto antibatterico trova applicazione in particolare nell'apiterapia, è soggetta in taluni Stati membri a una legislazione farmacologica restrittiva e auspica nel contesto una più agevole commercializzazione a livello comunitario di preparati a base di propoli, anche attraverso gli apicoltori;
17.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri.