A4-0012/95
Risoluzione sulla comunicazione della Commissione sull'evoluzione dell'aviazione civile in Europa
Il Parlamento europeo,
-viste le sue precedenti risoluzioni e relazioni sul contenuto di una politica comune dei trasporti nel settore dell'aviazione civile,
-vista la sua risoluzione del 16 novembre 1993 sulle relazioni con i paesi terzi nel settore del trasporto aereo ,
-vista la relazione "Expanding Horizons" del gennaio 1994 presentata dal "Comitato dei saggi" per il trasporto aereo istituito dalla Commissione,
-vista la sua risoluzione del 9 marzo 1994 su questa relazione ,
-visto il suo parere del 22 aprile 1994 sulla proposta di decisione modificata del Consiglio relativa a una procedura di consultazione e di autorizzazione per accordi sulle relazioni commerciali nel settore della navigazione aerea tra Stati membri e paesi terzi ,
-vista la comunicazione della Commissione sull'evoluzione dell'aviazione civile in Europa (COM(94) 0218),
-vista la risoluzione del Consiglio del 24 ottobre 1994 sull'argomento ,
-viste le disposizioni applicabili del regolamento,
-vista la relazione della commissione per i trasporti e il turismo e i pareri della commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale e della commissione per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'energia (A4-0012/95),
A.considerando l'importanza del settore dell'aviazione civile per l'economia europea, le sue ripercussioni sull'occupazione e il suo ruolo ai fini della piena integrazione dei cittadini in uno spazio unico senza frontiere,
B.considerando l'importanza decisiva del settore dell'aviazione civile per i collegamenti fra l'Europa e il resto del mondo,
C.ricordando le interrelazioni esistenti fra l'industria dell'aviazione civile e altre attività economiche, quali l'industria aeronautica, il turismo e gli aeroporti,
D.considerando l'importante ruolo svolto dai trasporti aerei nel potenziamento della coesione economica e sociale, poiché essi assicurano collegamenti rapidi ed efficienti tra le regioni, in particolare l'accessibilità a quelle periferiche e insulari, contribuendo in tal modo all'annullamento delle distanze tra centro e periferia,
E.considerando il ruolo indispensabile che il servizio pubblico svolge nel settore del trasporto aereo,
F.considerando le perturbazioni verificatesi nel settore del trasporto aereo, soprattutto a seguito della crisi del Golfo, e i danni economici subiti dalle compagnie, non soltanto a causa della recessione ma anche per motivi strutturali,
G.considerando l'attuale situazione di costi economici elevati cui si trovano a dover fra fronte le compagnie aeree,
H.considerando che una parte considerevole di tali costi di sfruttamento, come quelli di utilizzo delle infrastrutture di trasporto aereo, non dipende direttamente dalla gestione degli organi direzionali di tali compagnie ma deriva soprattutto dalla mancanza di un sistema unico di controllo e gestione del traffico aereo,
I.considerando che una politica comune dell'aviazione civile deve essere volta al conseguimento di un giusto equilibrio tra i vari interessi in gioco - compagnie aeree, lavoratori, utenti del trasporto aereo - nonché tra gli interessi comunitari, nazionali e regionali, onde garantire uno sviluppo equilibrato e armonioso del settore,
J.considerando che la legislazione comunitaria vigente, il cosiddetto terzo pacchetto di misure di liberalizzazione del trasporto aereo, introduce un insieme di misure di salvaguardia che, in determinate circostanze e tenendo conto di necessità specifiche, permettono un intervento degli Stati membri e della Commissione,
K.considerando che tale legislazione prevede obblighi di servizio pubblico, necessari per garantire servizi aerei adeguati a favore delle regioni periferiche e delle isole,
L.considerando le differenze esistenti tra i vari Stati membri in materia di legislazione fiscale, finanziaria, sociale e del lavoro applicabile all'industria del trasporto aereo,
M.considerando che tale situazione di fatto, nella quale ancora si riscontra una grande frammentazione del mercato comunitario, rende estremamente difficile l'applicazione di una strategia comune per sostenere le compagnie aeree europee di fronte alla concorrenza a livello internazionale,
N.considerando che le lacune infrastrutturali, sia in aria che a terra, compromettono seriamente gli obiettivi del mercato unico e pregiudicano gravemente lo sviluppo del settore,
O.considerando le previsioni di incremento del 5-6% all'anno del trasporto aereo nei prossimi 10-15 anni,
P.considerando che l'aumento del traffico aereo comporta altresì un aumento della circolazione a terra, con forti conseguenze per l'abitabilità e l'ambiente in zone frequentemente cariche (o sovraccariche),
1.prende nota della presentazione della comunicazione sull'evoluzione dell'aviazione civile in Europa e, sulla base di tale documento, sollecita la Commissione a presentare un programma quadro legislativo pluriennale che fissi le priorità delle misure da adottare, stabilendo un calendario per la sua attuazione; il programma quadro dovrà essere eseguito mediante programmi annuali;
2.afferma che occorre portare avanti la definizione e l'esecuzione di una politica comune nel settore del trasporto aereo, in vista della piena realizzazione di un vero mercato interno in un quadro di concorrenza libera e leale tra le compagnie aeree, contribuendo nel contempo allo sviluppo di un'aviazione civile europea forte, competitiva ed efficiente;
3.ritiene che l'azione comunitaria nel settore dell'industria europea dell'aviazione civile debba basarsi in primo luogo sulla piena operatività del mercato interno e su una politica orientata allo sviluppo delle infrastrutture e fondata su indirizzi comuni;
4.ritiene che il mantenimento di un alto livello di sicurezza e il rispetto dell'ambiente debbano essere obiettivi fondamentali dell'azione della Comunità nel settore dell'aviazione civile; deplora la relativa limitatezza delle proposte della Commissione in tali campi ed esige che questi elementi siano valutati nelle proposte legislative presentate dalla Commissione;
5.deplora che la politica comunitaria di liberalizzazione finora svolta non sia stata corredata da alcuna valutazione del suo impatto economico e sociale (soprattutto sull'occupazione e sulle condizioni di lavoro), né della qualità dei servizi prestati ai consumatori; sollecita la Commissione a elaborare nel più breve tempo possibile uno studio in merito;
6.ritiene che le misure di armonizzazione che dovranno essere adottate nel settore, oltre a tener adeguatamente conto di un'analisi costi/benefici, dovrebbero considerare anche le ripercussioni di carattere sociale e nel settore della sicurezza;
ASPETTI DI SICUREZZA
7.rammenta la sua posizione in ordine all'istituzione di un'Autorità comunitaria dell'aviazione civile dotata di competenze in materia di sicurezza del trasporto aereo, ivi compresi la certificazione di navigabilità degli aeromobili, il controllo del traffico aereo e la formazione professionale nell'aviazione civile;
8.ritiene essenziale l'estensione a breve termine delle norme di armonizzazione, in particolare dei certificati di navigabilità e delle norme di manutenzione e sicurezza delle cabine degli aeromobili; fa rilevare che tale compito dovrà essere svolto in stretta collaborazione con gli organismi internazionali esistenti;
9.esorta la Commissione, alla luce della recente approvazione della direttiva del Consiglio 94/56/CE del 21 novembre 1994 che stabilisce i principi fondamentali in materia di inchieste su incidenti e sinistri aerei , a presentare proposte relative
-alla creazione, in ciascuno Stato membro, di sistemi obbligatori di dichiarazione in caso di sinistri ("mandatory incident reporting systems"), nonché di un sistema comunitario per il coordinamento di queste basi di dati nazionali;
-alla creazione di un sistema confidenziale di dichiarazione volontaria di sinistri;
POLITICA DELLE INFRASTRUTTURE
10.ribadisce, come già nelle sue precedenti risoluzioni, il fatto che una gestione razionale dello spazio aereo comunitario, rispondente alle necessità di sicurezza, efficienza, economia e fluidità del traffico aereo, implica l'istituzione di un sistema unico di controllo e di gestione del traffico aereo che copra l'intero spazio aereo comunitario e sia controllato da un'unica autorità comunitaria per l'aviazione civile;
11.prende atto dell'importanza della proposta della Commissione sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (COM(94)0106) per quel che riguarda gli aeroporti e, in particolare, per quel che riguarda gli aeroporti insulari, in cui vengono indicate le priorità di azione per gli aeroporti di interesse comune citati in tale proposta;
12.rileva la necessità che lo spazio aereo sia riconosciuto come elemento importante delle reti europee e si compiace del fatto che tale priorità sia stata riconosciuta al Consiglio europeo di Essen;
13.riconosce la necessità a breve termine di proseguire i lavori di armonizzazione e integrazione volti a consentire la compatibilità tra i vari sistemi di controllo del traffico aereo (ATC) esistenti negli Stati membri, nonché di procedere mediante uno strumento comunitario al coordinamento delle programmazioni dei centri di ATC degli Stati membri dell'Unione europea;
14.rileva l'urgente necessità che la Commissione presenti un piano strategico per la realizzazione del sistema unico, nel quale siano chiariti una volta per tutti i problemi di ordine politico, giuridico, istituzionale, tecnico e scientifico cui ci si troverà confrontati nel cammino verso tale sistema;
15.raccomanda agli Stati membri, in linea con la propria risoluzione del 27 settembre 1994 sul controllo del traffico aereo (ATC) in Europa , nonché all'EUROCONTROL, alla Conferenza europea dell'aviazione civile (C.E.A.C.) e all'Organizzazione dell'Aviazione civile internazionale (I.C.A.O.) di procedere a una riassegnazione dei traffici e al riconoscimento di una priorità particolare a quelli diretti verso le isole, onde evitare perturbazioni come quelle prodottesi, per esempio, nella scorsa primavera al centro di controllo del traffico aereo di Aix-en-Provence;
ACCESSO AL MERCATO
16.chiede agli Stati membri e alle autorità delle aviazioni civili nazionali di accelerare l'applicazione coerente delle norme che disciplinano l'accesso dei vettori aerei comunitari alle rotte aeree intracomunitarie, contenute nel regolamento n. 2408/92 del Consiglio, del 23 luglio 1992;
17.chiede a dette autorità, a tale riguardo, di applicare le norme sull'accesso al mercato e sui diritti di traffico in modo trasparente e senza operare discriminazioni tra vettori aerei, così da consentire designazioni multiple, diritti di traffico di quinta libertà e l'introduzione progressiva di diritti di cabotaggio, al fine di stimolare lo sviluppo del settore e migliorare i servizi per gli utenti;
18.chiede alla Commissione di esaminare attentamente la decisione degli Stati membri sull'accesso al mercato per garantire che rispettino le norme non-discriminatorie contenute nella legislazione comunitaria;
19.ritiene che sulla base di quanto precede la Commissione debba agire, se necessario, in modo da impedire qualsiasi trattamento preferenziale nei confronti di compagnie di bandiera e assicurare una concorrenza aperta e leale in questo settore;
AEROPORTI
20.sollecita la Commissione a presentare proposte volte a garantire la piena trasparenza dei costi e delle tasse relative agli aeroporti e al controllo del traffico aereo e ritiene necessaria, al fine di evitare un processo non equilibrato che potrebbe comportare una crisi degli investimenti negli aeroporti, una riflessione sui modi migliori per armonizzare le esigenze in materia di liberalizzazione, al fine di incrementare la competitività nel settore aeroportuale con l'obbligo di fornire servizi nell'interesse pubblico degli operatori aeroportuali;
21.prende atto dell'intenzione della Commissione di prendere un'iniziativa mirante ad aprire alla concorrenza i servizi di assistenza a terra presso gli aeroporti comunitari ed esprime la propria soddisfazione per la scelta dell'articolo 84 del trattato CE quale base giuridica in materia;
22.ritiene inoltre che si dovrà tener conto delle ripercussioni di detta liberalizzazione sull'occupazione e la sicurezza e che, a tal fine, si debbano applicare norme uniformi in materia di sicurezza e di qualifiche del personale a tutti i prestatori di servizi di assistenza a terra;
23.raccomanda alla Commissione e al Consiglio di prendere iniziative per incoraggiare le autorità aeroportuali a normalizzare la loro contabilità finanziaria in modo che possa essere presentata in maniera comparabile;
24.chiede alla Commissione di esaminare, senza attendere la data del 1· gennaio 1996, l'applicazione effettiva del regolamento (CEE) n. 95/93 relativo a norme comuni per l'assegnazione delle bande orarie negli aeroporti della Comunità e di informarlo in merito all'adeguamento di tali norme alle capacità generate dal mercato unico;
25.ritiene che lo sviluppo di servizi aerei interregionali di linea e l'esistenza di una rete di servizi aerei efficace e concorrenziale tra le regioni periferiche e insulari e quelle centrali dell'Unione contribuirebbe in modo sostanziale allo sviluppo economico e sociale delle regioni meno sviluppate dell'Unione;
26.chiede a tale riguardo che gli Stati membri e la Commissione adottino le misure necessarie per sviluppare le rotte da e per gli aeroporti regionali, rimanendo inteso che una frequenza di voli su queste rotte permetterebbe, se necessario e conformemente con la legislazione comunitaria, l'adozione di misure temporanee di protezione su tali linee e accordi di esercizio in comune tra le compagnie aeree, onde garantire i collegamenti e l'introduzione di obblighi di servizio pubblico;
27.chiede alla Commissione di presentare quanto prima uno studio sugli aeroporti comunitari a rischio e di elaborare le misure adeguate per armonizzarne le norme minime di sicurezza;
AIUTI STATALI
28.prende nota delle raccomandazioni del "Comitato dei saggi" in materia e ne condivide in linea di principio la necessità che qualsivoglia intervento sia corredato da un piano di ristrutturazione globale, la necessità di chiedere una valutazione a esperti indipendenti nonché la necessità di garantire un controllo minuzioso dell'applicazione di detto piano;
29.richiama l'attenzione, per quanto riguarda la questione della privatizzazione citata nelle raccomandazioni, sull'articolo 222 del trattato, ai sensi del quale il regime di proprietà esistente negli Stati membri resta del tutto impregiudicato, e ricorda inoltre la giurisprudenza della Corte di giustizia, che ha sancito il principio della parità tra imprese pubbliche e private;
30.deplora che la comunicazione della Commissione, approvata il 16 novembre 1994, concernente l'applicazione degli articoli 92 e 93 del trattato agli aiuti concessi dagli Stati membri nel settore dell'aviazione, non sia stata trasmessa al Parlamento per consultazione;
31.ritiene che il modo migliore per garantire un intervento comunitario trasparente e il conseguimento degli obiettivi di una futura politica comune dei trasporti fissati nel Libro bianco sui trasporti sia, conformemente all'articolo 94 del trattato, l'adozione di un regolamento del Consiglio che fissi chiaramente i criteri di compatibilità tra gli aiuti concessi dagli Stati e i principi cui si informa il mercato comune;
32.invita la Commissione a consultarlo sui suoi orientamenti riveduti in questo settore;
33.mette in guardia dagli aiuti pubblici occulti che possono risultare dalle differenze esistenti tra le varie normative nazionali in materia sociale e fiscale;
34.ritiene che il vantaggio competitivo dei trasporti aerei rispetto agli altri modi di trasporto sia condizionato anche dal mancato pagamento di accise sul cherosene;
35.ritiene che la posizione competitiva dei trasporti aerei dell'Unione europea sulla scena internazionale venga danneggiata da talune prassi in vigore in paesi terzi che in materia concedono determinate agevolazioni alle loro compagnie;
36.ribadisce che il sostegno finanziario concesso da uno Stato membro al fine di ristrutturare un vettore aereo può essere accettato unicamente se non provoca né rischia di provocare distorsioni della concorrenza;
RELAZIONI ESTERNE
37.rileva l'importanza di affidare, nell'ambito delle relazioni esterne nel settore dei trasporti aerei, competenze graduali alla Comunità ed esprime a tale riguardo il suo disaccordo con la posizione assunta dal Consiglio; ritiene che ogni iniziativa della Commissione volta ad avviare negoziati con paesi terzi su questioni attinenti all'aviazione civile dovrà essere basata sugli articoli 84 e 228 del trattato, a norma della legislazione comunitaria; ricorda il parere 1/94 della Corte di giustizia del 15 novembre 1994 sul GATT, che esclude l'applicazione dell'articolo 113 del trattato al settore del trasporto aereo;
38.reputa che l'attribuzione di competenze alla Commissione nell'ambito della politica estera richieda previamente un accordo tra Commissione, Consiglio e Parlamento in merito agli indirizzi fondamentali della politica che si dovranno seguire in tale ambito;
39.chiede alla Commissione di procedere in via assolutamente prioritaria all'elaborazione di un catalogo che individui i punti d'interesse comune dell'industria europea nelle sue relazioni con gli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda le regole di concorrenza, i codici di condotta per i sistemi computerizzati di prenotazione, i diritti di traffico e l'assegnazione di fasce orarie;
40.esorta la Commissione ad avviare le opportune azioni legali qualora uno Stato membro concluda accordi con paesi terzi che influenzino o possano influenzare la politica del trasporto aereo o gli interessi economici dell'Unione europea;
41.invita la Commissione a riflettere sulle opzioni politiche esistenti ai fini dell'annullamento delle clausole politiche discriminatorie contenute nelle convenzioni bilaterali;
42.sollecita l'assegnazione di un mandato alla Commissione, sulla base degli strumenti di cooperazione esistenti, perché questa elabori direttive di negoziato in vista della conclusione di un accordo con gli Stati Uniti, i paesi dell'Europa centrale e orientale, la Svizzera, Malta, Cipro e la Turchia nel settore dell'aviazione civile;
43.insiste sul fatto che nei negoziati relativi ai diritti di traffico la Commissione dovrebbe cercare di ottenere per i vettori comunitari diritti di cabotaggio nei paesi terzi equivalenti a quelli esercitati dai vettori di questi paesi nella Comunità;
44.invita gli Stati membri a delegare alla Commissione i poteri necessari affinché essa possa rappresentare la Comunità in quanto membro di pieno diritto in seno alle organizzazioni internazionali dell'aviazione civile;
ASPETTI SOCIALI
45.rileva che dal 1990 si è avuta una perdita di 10.000 posti di lavoro e che le strategie di "sopravvivenza" e di ristrutturazione nel settore del trasporto aereo potrebbero comportare ulteriori riduzioni di organico a breve e medio termine;
46.deplora il fatto che ai conseguenti problemi sociali cui sono soggetti gli addetti del settore del trasporto aereo hanno fatto riscontro solo generiche dichiarazioni di principio della Commissione e nessun tipo di proposta per un concreto piano di azione;
47.è preoccupato per gli eventuali effetti nocivi sulla salute del personale di bordo che, durante i voli di lunga durata, è spesso esposto a radiazioni elevate e ad altissime concentrazioni di CO2 e invita la Commissione a elaborare tempestivamente uno studio su tale problema e ad avanzare poi le opportune proposte onde tutelare la salute di tali persone, qualora lo studio confermi l'esistenza di un simile pericolo;
48.considera essenziale l'applicazione delle iniziative e dei fondi comunitari esistenti per la riconversione e l'adeguamento delle persone che lavorano nel settore dell'aviazione civile, ivi compresi gli aeroporti;
49.osserva che l'unica direttiva esistente sull'accettazione reciproca delle licenze per l'esercizio di funzioni nel settore dell'aviazione civile 91/670/CEE è spesso disattesa; sollecita la Commissione ad adottare le misure necessarie per una sua effettiva applicazione;
50.chiede alla Commissione di presentare quanto prima proposte relative a norme comuni in materia di qualifiche professionali, in modo da istituire una formazione che consenta l'esercizio della professione in tutti gli Stati membri;
51.ritiene che, per quanto riguarda la controversa questione dei turni di volo e di riposo dell'equipaggio nonché dei turni di lavoro e di riposo degli altri membri del personale, l'armonizzazione da effettuare in quest'ambito debba basarsi su un dialogo sociale con tutti i gruppi interessati e su un rigoroso rispetto delle esigenze di sicurezza;
52.reputa che sarebbe opportuno elaborare uno studio sulla creazione di un registro comunitario delle compagnie di trasporto aereo, al fine di prevenire i problemi derivanti dall'utilizzazione di "bandiere di comodo"; a tale scopo, esorta la Commissione a effettuare immediatamente un'analisi approfondita delle conseguenze che potrebbero derivare dall'utilizzo in questo settore di risorse umane provenienti da paesi terzi, dando particolare rilievo alle implicazioni di natura sociale e alle ripercussioni sugli aspetti della sicurezza;
AMBIENTE
53.si compiace del fatto che la Commissione abbia annunciato la prossima pubblicazione di un documento di consultazione per la valutazione della necessità di applicare limiti più stretti alle emissioni atmosferiche e all'inquinamento acustico dovuto agli aeromobili, e chiede a tale riguardo che gli aerei della categoria II siano ritirati dalla circolazione quanto prima;
54.propone, nel quadro di una prospettiva multilaterale, di studiare il modo di ridurre le emissioni gassose degli aeromobili nelle fasce alte dell'atmosfera, particolarmente sensibili (oltre 12 km. di altitudine), allo scopo di evitare l'aggravamento dell'effetto serra nonché altri danni provocati dagli aeromobili all'ambiente globale;
55.ritiene necessario a breve termine studiare gli effetti del costante aumento del traffico aereo in relazione alla necessità generalmente riconosciuta di uno sviluppo sostenibile, esaminando in particolare le possibilità di ridurre il traffico aereo a breve e media distanza tramite forme di politica dei prezzi e la messa a disposizione di validi sistemi di trasporto terrestre (treno veloce, metropolitana);
56.sollecita l'armonizzazione e il rafforzamento della normativa sui rumori causati dagli aeromobili nelle zone attigue agli aeroporti, ivi compresa la legislazione applicabile ai voli notturni e ai voli militari, al fine di ridurre i danni causati dal rumore;
57.invita la Commissione a impegnarsi intensamente in seno alle organizzazioni internazionali competenti per la definizione di norme sulla limitazione delle emissioni di sostanze nocive e dell'inquinamento acustico;
UTENTI DEL TRASPORTO AEREO
58.deplora che tanto nella relazione elaborata dal "Comitato dei saggi" quanto nella comunicazione della Commissione sia stata ignorata la protezione degli interessi degli utenti del trasporto aereo e pone in rilievo, a tale riguardo, che la prestazione di servizi di qualità e l'applicazione di norme minime di tutela degli utenti del trasporto aereo costituiscono anch'esse, nel rispetto del principio di sussidiarietà, gli obiettivi di una politica comune dell'aviazione civile;
59.ritiene che si debbano adottare norme comuni relative all'indennizzo delle vittime di incidenti aerei e chiede alla Commissione di esaminare la possibilità di istituire un codice di condotta per le agenzie di viaggio al fine di migliorare l'informazione fornita ai consumatori;
60.chiede alla Commissione di fissare un'aliquota IVA che consenta al trasporto intracomunitario di restare competitivo;
RICERCA E SVILUPPO
61.invita la Commissione a considerare il settore della ricerca e dello sviluppo una delle priorità nel campo dell'aviazione;
62.esorta la Commissione a promuovere, nel corso dell'applicazione del quarto programma-quadro per la ricerca, l'istituzione di reti di concertazione per mezzo di azioni concertate nei programmi specifici per il coordinamento delle varie attività di ricerca nel settore dell'aviazione avviati dalla Comunità, dagli Stati membri, dalle organizzazioni internazionali e dall'industria; invita contemporaneamente la Commissione a informarlo in merito alla realizzazione e ai risultati di tale coordinamento;
63.chiede che, per quanto riguarda la ricerca nel settore della sicurezza, tali reti si estendano agli organismi competenti dei paesi dell'Europa centrale e orientale, nonché degli Stati dell'ex Unione Sovietica, affinché l'Europa possa istituire nel settore dell'aviazione uno spazio comune della sicurezza;
64.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, alla Conferenza europea dell'aviazione civile, all'Organizzazione dell'aviazione civile internazionale, a EUROCONTROL, al Comitato economico e sociale, all'Unione delle compagnie di naviagazione aerea e al Comitato sindacale dei trasporti.