B4-0211, 0249, 0250, 0251, 0254, 0260, 0261 e 0320/95
Risoluzione sulle inondazioni nell'Unione
Il Parlamento europeo,
A.considerando che recentemente, per il secondo anno consecutivo, alcuni grandi fiumi europei sono straripati e che si sono dovute prendere, ove possibile, misure incisive di prevenzione,
B.considerando che tali catastrofi hanno provocato gravi danni materiali nonché psicologici a un gran numero di cittadini, in particolare in Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi, nonché in Irlanda, Italia e Regno Unito,
C.constatate le evidenti ripercussioni di misure applicate in uno Stato membro sulla situazione in un altro Stato membro, come, per esempio, per quanto attiene alla gestione delle acque e alla pianificazione territoriale,
D.essendo largamente risaputo che le inondazioni avvenute nell'Europa nord-occidentale quest'inverno e nell'Europa meridionale lo scorso autunno rappresentano il risultato non solo di forti precipitazioni ma anche di modifiche apportate dall'uomo ai bacini dei fiumi, come
-il riassetto e la canalizzazione di fiumi e corsi d'acqua, nonché il rafforzamento dei letti dei fiumi con calcestruzzo, come è accaduto, per esempio, parzialmente nel caso del Reno;
-il disboscamento, da cui dipende il fatto che la terra e l'acqua vengano trascinate via in modo molto più rapido;
-il drenaggio e il pompaggio dell'acqua dai terreni agricoli;
-l'impermeabilizzazione del suolo in seguito alla costruzione di case, strade e infrastrutture, anche nei bacini dei fiumi,
E.ricordando che la Commissione, sulla base di una precedente discussione di urgenza svoltasi il 20 gennaio 1994, ha promesso uno studio sulla gestione delle acque,
F.tenuto conto della dichiarazione dell'Assemblea paritetica ACP-CE del 1· febbraio 1995 sulle inondazioni nell'Europa occidentale e in particolare nei Paesi Bassi,
G.tenuto conto dell'impegno assunto dalla Commissione il 1· febbraio 1995 in merito alla concessione di aiuti alle vittime delle inondazioni nei Paesi Bassi, Belgio, Francia e Germania, nel quadro di una strategia europea intesa a prevenire le inondazioni; vista la disponibilità della BEI a contribuire al finanziamento in questi stessi paesi di opere di ripristino ovvero infrastrutturali, come del resto già avvenuto in occasione delle inondazioni dell'ottobre 1994 nel Nord Italia,
H.felicitandosi per la dichiarazione dei Ministri dell'ambiente di Francia, Germania e Stati del Benelux sulla prevenzione dei danni prodotti dalle acque in occasione delle piene del Reno e della Mosa,
1.esprime la propria solidarietà nei confronti delle vittime delle inondazioni e di tutti coloro che hanno subito danni materiali e psicologici in conseguenza dell'applicazione di cospicue misure preventive;
2.si congratula con tutte le autorità locali, regionali, provinciali e nazionali, con i volontari, le organizzazioni di privati, i vigili del fuoco, la Croce Rossa e i tanti volonterosi per il modo esemplare in cui hanno reso possibile l'evacuazione, senza grossi problemi particolari, di così tante persone;
3.chiede alla Commissione di studiare le modalità con cui nei vari Stati membri i cittadini e le imprese possono essere indennizzati per i danni subiti, come, per esempio, in Francia tramite assicurazione;
4.sottolinea la necessità di elaborare il più rapidamente possibile un complesso di misure preventive speciali in materia di protezione civile, nel quadro di un'azione di controllo e di coordinamento fra gli Stati membri condotta dalla Commissione;
5.sottolinea la necessità che il gruppo interservizi previsto dalla Commissione sia nominato d'intesa con i governi e le regioni, per garantire uno stretto coordinamento, e sia assistito anche da una delegazione di osservatori del Parlamento pronti ad andare nelle zone colpite per rendersi conto direttamente dell'entità del disastro;
6.chiede il rafforzamento, presso gli Stati membri e in maniera omogenea su tutto il territorio dell'Unione, delle strutture di ispezione dell'ambiente, strutture investite di reali poteri d'indagine, di controllo del rispetto delle norme comunitarie e di individuazione delle infrazioni a tali norme;
7.chiede pertanto alla Commissione di elaborare una vera e propria politica di gestione delle acque nel quadro di un servizio specializzato che raggruppi esperti dei settori della politica regionale, dell'agricoltura, dell'ambiente, della protezione civile e dell'assetto territoriale, il cui compito prioritario sia quello di elaborare una mappa delle zone a più alto rischio di inondazione, dove sia vietato qualunque tipo di costruzione;
8.chiede alla Commissione di utilizzare i Fondi strutturali, in particolare quelli destinati al settore agricolo, per finanziare progetti volti a migliorare la gestione dei corsi d'acqua da cui derivano le minacce più gravi di inondazione negli Stati membri dell'Unione europea;
9.chiede alla Commissione di perseguire l'inserimento della gestione delle acque e dei fiumi nel trattato e di assegnare la politica delle acque e dei fiumi al portafoglio di uno dei Commissari al fine di garantire
-il coordinamento e il miglioramento della cooperazione europea in materia di meteorologia e di studi sulla massa d'acqua, ivi compreso l'utilizzo e lo sviluppo di tecniche avanzate che consentano previsioni tempestive e affidabili sui livelli estremi dell'acqua dei fiumi;
-il ripristino sostenibile della capacità di attenuazione dei bacini dei fiumi europei, con il dovuto rispetto delle esigenze della natura e del paesaggio, ivi compresa la restituzione di terreno ai fiumi;
-più rapidi progressi nel miglioramento della qualità di acque e letti dei fiumi;
10.si ripropone di sottoporre obbligatoriamente a una valutazione, nel quadro della proposta di direttiva che modifica la direttiva concernente la valutazione d'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati , i progetti agricoli e i lavori di riassetto urbano nelle regioni attraversate da corsi d'acqua, per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza e di gestione delle acque lungo gli stessi;
11.chiede agli Stati membri di inserire nelle decisioni e procedure legislative per il rafforzamento delle dighe una disposizione concernente l'impatto ambientale, onde tener conto soprattutto degli aspetti legati alla sicurezza ma anche della preservazione del paesaggio, della natura, dell'ecologia e del patrimonio culturale;
12.chiede agli Stati membri di inserire nelle decisioni e procedure legislative per il rafforzamento delle dighe una disposizione concernente l'impatto dell'intervento umano sulla gestione delle acque, da applicarsi non solo all'UE ma anche, in particolare, agli Stati dell'Europa centrale e orientale;
13.chiede al suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti degli Stati membri.