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Parlamento Europeo - 16 febbraio 1995
Diritti dell'uomo in Birmania

B4-0218, 0266, 0292 e 0317/95

Risoluzione sulla continua violazione dei diritti dell'uomo in Birmania (Myanmar)

Il Parlamento europeo,

A.considerando che l'esercito birmano ha recentemente conquistato la città di Manerplaw, in cui erano concentrate le forze di resistenza dei Karen che, da tempo, combattono per ottenere una maggiore autonomia politica e amministrativa da Rangoon,

B.deplorando che tale attacco rappresenti una revoca del cessate il fuoco generale annunciato nel 1992,

C.considerando che la repressione dei Karen in Birmania provoca migliaia di profughi nel paese e che la conquista di Manerplaw è costata la vita a centinaia di birmani,

D.considerando la relazione del relatore speciale dell'ONU Yozo Yokota del 2 febbraio 1995, in cui si accusa il regime birmano di continue torture, schiavitù, espulsioni e repressione politica,

E.sottolineando come il relatore speciale affermi che i soldati spesso uccidono la popolazione dei villaggi dopo un processo sommario o senza nessun processo, violentano le donne e mettono a sacco i villaggi, che la tortura è utilizzata normalmente nei confronti di chi è sospettato di attività antigovernative, che la popolazione è costretta a trasferimenti in massa per raggiungere nuovi insediamenti, che l'esercito costringe la popolazione al lavoro forzato non retribuito per il trasporto di carichi pesanti di munizioni e di altri rifornimenti in regioni impervie e che inoltre il premio Nobel e premio Sakharov Aung San Suu Kyi è tenuta agli arresti domiciliari, mentre molti altri prigionieri politici sono ancora in prigione,

F.sottolineando che la Lega nazionale per la democrazia (NLD), che ha ottenuto il 60% dei voti nelle elezioni del 1990, è rappresentata da solo 89 dei 702 delegati della convenzione nazionale, che ha il compito di preparare una nuova costituzione, e che soltanto 155 delegati non sono stati scelti direttamente dal Consiglio per il ripristino della legge e dell'ordine (SLORC),

G.ricordando la continua persecuzione delle minoranze e in particolare la notizia della demolizione di almeno sei antiche moschee, nonché la chiusura forzata dei cimiteri musulmani per fare posto a edifici da adibire ad attività turistiche,

H.riconoscendo che, secondo la relazione, rispetto alla precedente visita del 1993 del relatore speciale si registrano taluni miglioramenti, in particolare la riapertura delle università, il rilascio di taluni prigionieri politici e il ritorno alle loro case di circa metà dei 250.000 profughi musulmani che erano fuggiti in Bangladesh nel 1992,

I.considerando le sue precedenti risoluzioni sulle violazioni dei diritti dell'uomo nel Myanmar,

1.condanna fermamente l'offensiva del governo birmano nei confronti di Mannerplaw e Dawn Gwin, nonché la sua intenzione di continuare a bombardare l'area fino a quando "saranno eliminati tutti gli insorti";

2.sollecita il governo tailandese a non sostenere il governo birmano con cibo o forniture di altro genere, né a consentirgli di utilizzare lo spazio aereo o il territorio tailandese, e a garantire che alla frontiera tailandese non si proceda a un rimpatrio forzato dei rifugiati birmani;

3.sollecita la Commissione a esaminare, in cooperazione con il governo tailandese, la possibilità di istituire un programma di aiuti di emergenza per i rifugiati Karen in Tailandia;

4.condanna risolutamente la politica di repressione delle aspirazioni a una maggiore autonomia dei Karen portata avanti dallo SLORC, nonché il suo totale disprezzo dei legittimi diritti delle altre minoranze;

5.ribadisce solennemente allo SLORC e alla giunta militare guidata da Khin Nyint la richiesta di liberare immediatamente e incondizionatamente Aung San Suu Kyi, premio Sakharov e premio Nobel 1991 per la pace;

6.chiede la revisione della legge sulla cittadinanza del 1982, che opprime le minoranze, specialmente i musulmani dello Stato di Rakhine;

7.chiede la fine del lavoro forzato;

8.chiede che lo SLORC imponga la sua disciplina alle forze armate e impedisca l'assassinio, la tortura e lo stupro, nonché il saccheggio ai danni delle popolazioni dei villaggi;

9.esorta il Segretario generale dell'ONU a incrementare urgentemente i propri sforzi volti a mantenere la pace e la sicurezza nella regione e ad assicurare un'effettiva soluzione politica e una riconciliazione nazionale in Birmania;

10.esprime preoccupazione per la "politica di impegno costruttivo" elaborata dall'ASEAN nei confronti del Myanmar, dato che essa rischia di tradursi in un sostegno al regime dello SLORC;

11.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi dei paesi membri dell'ASEAN, alla Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo e allo SLORC.

 
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