B4-0230, 0255 e 0307/95
Risoluzione sul Sudan
Il Parlamento europeo,
A.ricordando le sue precedenti risoluzioni sulle violazioni dei diritti dell'uomo e lo stato di guerra in Sudan,
B.considerando che, nonostante i ripetuti appelli della Comunità internazionale il governo sudanese continua a perpetrare violazioni dei diritti dell'uomo, quali detenzione arbitraria, torture, maltrattamenti, mancanza di concessione di diritti ai detenuti,
C.considerando che nelle zone di guerra la violazione dei diritti dell'uomo continua anche perché il governo e i soldati dello SPLA procedono deliberatamente al massacro della popolazione civile,
1.condanna il governo del Sudan e tutte le fazioni dello SPLA per il protrarsi della situazione di guerra civile nel sud del paese e per le uccisioni, i massacri, le torture e le altre violazioni dei diritti dell'uomo che essi infliggono alla popolazione civile del Sudan meridionale e ai profughi in tutto il paese;
2.invita il governo sudanese a consentire l'accesso agli incaricati di verificare il rispetto dei diritti dell'uomo, al fine di permettere loro di effettuare indagini imparziali sulle presunte torture, esecuzioni sommarie e uccisioni deliberate e arbitrarie commesse; chiede all'Unione di studiare le modalità per un proprio contributo a tale iniziativa;
3.invita il governo sudanese e tutti i gruppi dello SPLA a liberare incondizionatamente i prigionieri politici e a rispettare i diritti dell'uomo;
4.invita il governo del Sudan ad abolire le disposizioni giuridiche e costituzionali che consentono la detenzione amministrativa senza capi di accusa o processi nonché l'applicazione di metodi punitivi crudeli, inumani o degradanti;
5.chiede che la Commissione dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, che ha iniziato la propria sessione annuale il 31 gennaio, dia la massima priorità a tale questione e chiede che i rappresentanti degli Stati membri in seno a detta Commissione si impegnino a fondo affinché la situazione in Sudan sia trattata con tutta l'urgenza che si impone;
6.chiede alla comunità internazionale di rafforzare le sanzioni contro il regime di Khartoum e di esercitare pressioni sul governo sudanese affinché ponga fine al massacro della popolazione nella regione meridionale e rispetti i diritti dell'uomo in tutto il paese;
7.invita l'OUA ad adoperarsi per la risoluzione della guerra civile sudanese con mezzi pacifici;
8.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo del Sudan, all'OUA, al Segretario generale delle Nazioni Unite e ai copresidenti dell'Assemblea paritetica ACP-UE.