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Parlamento Europeo - 16 febbraio 1995
L'arresto di Maria Gabriella Guarino

B4-0216/95

Risoluzione sull'arresto di Maria Gabriella Guarino

Il Parlamento europeo,

A.considerando che l'8 marzo 1994 Maria Gabriella Guarino, cittadina italiana, è stata arrestata, nell'ambito di un'operazione antiterrorismo della polizia peruviana a Trujillo, nel nord del Perù, dove risiedeva con sua figlia (11 mesi) e il suo compagno Juan León Montero, membro dell'MRTA (Movimiento Revolucionario Tupac Amaru),

B.considerando che, in seguito ad alcuni viaggi precedenti in Perù, Maria Gabriella Guarino ha pubblicato, al suo ritorno in Italia, vari articoli sulla situazione in Perù e realizzato nel '92 un video sull'attività dell'MRTA nella selva peruviana,

C.considerando che, anche sulla base delle dichiarazioni di un pentito, l'accusa della polizia è di appartenenza all'MRTA e di collaborazione attiva con il terrorismo,

D.considerando che, dopo sette mesi di carcerazione preventiva nel carcere di massima sicurezza di "Santa Monica de Chorrillos" a Lima, si sono svolte tre udienze del processo, a porte chiuse, con giudici "sin rostro" - nascosti da uno schermo e con voce contraffatta - e al termine della terza udienza, il 17 novembre 1994, è stata condannata a 20 anni di reclusione e 25.000 dollari di risarcimento,

E.considerato che Maria Gabriella Guarino non ha mai commesso atti di terrorismo e non ha mai condiviso la prassi politica e le forme di lotta proprie della guerriglia armata, come risulta da lettere trovate a casa del pentito,

F.visto che le sue condizioni di detenzione sono durissime, che le è stato impedito di tenere in cella lettere di parenti o la foto della sua bambina, che le è negata perfino l'acqua potabile, a parte una dose giornaliera di 1/4 di litro,

G.considerando che è stato presentato immediatamente appello alla Corte Suprema,

H.considerando che recentemente Amnesty International ha riconosciuto Maria Gabriella Guarino come prigioniera di coscienza, chiedendone l'immediata liberazione,

1.chiede che vengano immediatamente umanizzate le condizioni di detenzione sia sanitarie che psicologiche di Maria Gabriella Guarino, consentendole in particolare di leggere e scrivere;

2.auspica che, in sede di revisione del processo, la Corte Suprema si pronunci per l'assoluzione o per lo meno, per una riduzione drastica della pena;

3.chiede comunque al Presidente del Perù, Fujimori, di intervenire, per ragioni umanitarie, con un provvedimento di grazia e di espulsione;

4.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo italiano, al Presidente della Repubblica del Perù, Fujimori, e al Presidente della Corte Suprema, Fantoja.

 
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