Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 22 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio PE
Parlamento Europeo - 16 febbraio 1995
Ecuador/Perù

B4-0228, 0236, 0267, 0270, 0283 e 0291/95

Risoluzione sul conflitto territoriale fra Perù ed Ecuador

Il Parlamento europeo,

A.preoccupato per la recrudescenza, dalla fine del mese di gennaio 1995, della controversia territoriale fra Perù ed Ecuador, che ha provocato un crescendo di scontri armati tra gli eserciti delle due parti,

B.preoccupato per il fatto che questi scontri hanno causato vari morti e l'esodo della popolazione civile dalla zona di frontiera contesa,

C.preoccupato per la situazione delle popolazioni indigene che abitano sui due versanti della linea di confine, nel cuore della zona interessata dal conflitto,

D.denunciando la grave situazione delle popolazioni della zona interessata, in cui oltre 15.000 persone (secondo l'Associazione latino-americana per i diritti dell'Uomo), per la maggior parte bambini e donne di quattro comunità indigene, sono state allontanate sui due versanti del confine, nonché il grave danno provocato all'ecosistema della zona, che possiede specie uniche al mondo,

E.preoccupato per il riarmo e la crescente militarizzazione in atto lungo la frontiera tra i due paesi, che potrebbero estendersi e intensificarsi,

F.riconoscendo l'importanza della mediazione internazionale e, in particolare, il ruolo che possono svolgere i pertinenti organismi latino-americani nella ricerca di una soluzione pacifica e negoziata al conflitto,

1.deplora profondamente la tragica perdita di vite umane conseguente alla linea di condotta che i governi di Perù ed Ecuador hanno seguito nei giorni passati e in particolare i pericolosi appelli al nazionalismo, che possono solo peggiorare le relazioni fra le popolazioni dei due Stati;

2.guarda con speranza alle dichiarazioni unilaterali di cessate il fuoco ma nel contempo esorta con forza i governi del Perù e dell'Ecuador ad accordarsi formalmente sull'entrata in vigore della cessazione delle ostilità;

3.chiede alla comunità internazionale di rinunciare a qualsiasi esportazione di armi destinate all'Ecuador o al Perù finché il conflitto non sarà terminato e non si sarà trovata una soluzione pacifica;

4.richiama l'attenzione sull'enorme danno che il conflitto potrebbe causare all'economia dei due paesi generando un clima di sfiducia internazionale e vanificando gli sforzi di cooperazione allo sviluppo profusi dall'Unione europea nella zona, il che si ripercuoterebbe soprattutto sui settori più svantaggiati della società;

5.sottolinea che la via della negoziazione diplomatica è l'unica efficace e adeguata per porre fine al conflitto e invita pertanto le due parti a intensificare gli sforzi diplomatici per giungere a una composizione pacifica dello stesso;

6.appoggia gli sforzi compiuti dai paesi garanti del Protocollo di Rio (Argentina, Brasile, Cile e Stati Uniti) quali intermediari privilegiati per porre definitivamente fine all'annosa controversia territoriale fra i due paesi;

7.invita il Consiglio a vagliare l'opportunità di un suo intervento, se richiesto dalle parti in causa, per la ricerca di una soluzione definitiva e pacifica alla controversia territoriale che oppone i due paesi;

8.sollecita i governi di Perù ed Ecuador ad adottare tutte le misure d'urgenza necessarie per garantire la sicurezza della popolazione locale, in particolar modo quella delle comunità indigene che si trovano nel cuore della zona interessata dal conflitto;

9.rivolge un appello solenne ai governi di Perù ed Ecuador, e in generale a tutta la comunità latino-americana, affinché cooperino per il raggiungimento di un accordo giusto in merito all'oggetto del conflitto ed evitino che in futuro si torni a versare anche una sola goccia di sangue per tale questione;

10.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione ai governi di Ecuador e Perù, al Consiglio, alla Commissione, all'Organizzazione degli Stati americani, all'Organizzazione delle Nazioni Unite, ai paesi garanti del Protocollo di Rio, al Parlamento andino e al Parlamento latino-americano.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail