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Parlamento Europeo - 15 marzo 1995
(a) Programma annuale della Commissione per il 1995

B4-0391, 0396, 0397, 0400, 0403, 0404, 0408 e 0409/95

Risoluzione sul programma di lavoro della Commissione e il programma legislativo per il 1995

Il Parlamento europeo,

-visto l'articolo 49 del proprio regolamento,

-vista la dichiarazione interistituzionale del 25 ottobre 1993 sulla democrazia, la trasparenza e la sussidiarietà ,

-visti il programma di lavoro della Commissione per il 1995 (COM(95)0026 def.) e il calendario indicativo riguardante le proposte legislative e gli accordi internazionali prioritari (SEC(95)0244),

-viste le discussioni del 17 e 18 gennaio 1995 sugli orientamenti politici della Commissione designata nonché la propria risoluzione del 18 gennaio 1995 sull'approvazione della Commissione designata ,

-viste la dichiarazione del Presidente della Commissione del 15 febbraio 1995 sul programma di lavoro di quest'ultima e la discussione svoltasi in merito,

-viste le priorità per il primo semestre 1995 presentate, nel corso della tornata di gennaio 1995, dalla presidenza del Consiglio,

A.considerando che il programma di lavoro della Commissione è uno strumento utile per la programmazione delle attività legislative delle istituzioni dell'Unione,

B.considerando che il programma legislativo è un programma interistituzionale, che può essere attuato in modo efficace soltanto se applicato dalle istituzioni dell'Unione,

per quel che riguarda la procedura

1.si compiace per la forma e la struttura della presentazione del programma di lavoro nonché per le prospettive da esso aperte, in particolare per l'inclusione nello stesso di una moltitudine di libri bianchi e verdi, ciò che gli permetterà di esprimersi su nuove iniziative e di intervenire nella presa di posizione in uno stadio precoce; auspica che questi documenti strategici siano la base di ulteriori proposte legislative;

2.si compiace per l'annuncio del Presidente Santer di procedere a una valutazione del programma legislativo nell'autunno di ogni anno e chiede che i risultati di tale valutazione gli siano comunicati onde Commissione, Parlamento e Consiglio possano decidere congiuntamente sul seguito da dare alle diverse proposte;

3.constata che il programma legislativo 1994 non è stato completamente realizzato dalla Commissione e che i motivi che l'hanno indotta ad abbandonare, trasformare o rinviare alcune proposte non sono stati comunicati al Parlamento; ritiene che per la credibilità dell'esercizio "programma legislativo" siano indispensabili giustificazioni caso per caso; ritiene che sia necessario compiere ogni anno, in autunno, una valutazione interistituzionale delle proposte bloccate in sede di Consiglio da più di un anno; chiede che sia messa a punto, tra il Consiglio, il Parlamento e la Commissione, una procedura analoga a quella in vigore in materia di bilancio, onde poter liquidare il contenzioso e seguire l'esecuzione del programma legislativo;

4.ricorda che nel corso dell'ultima legislatura il 23% delle proposte legislative hanno dovuto essere trattate dal Parlamento secondo la procedura d'urgenza, richiesta dal Consiglio o dalla Commissione; tale percentuale sarebbe stata ancora più elevata se - in più di 200 casi - il Parlamento non avesse dovuto respingere la richiesta di urgenza a causa delle scadenze troppo brevi o della mancanza della documentazione necessaria; auspica che tale percentuale sia considerevolmente ridotta nel futuro, mediante una migliore programmazione legislativa comune, e ciò onde evitare i conflitti collegati con tali procedure d'urgenza, che impediscono al Parlamento di studiare le proposte con la dovuta attenzione;

5.ritiene che qualsiasi procedura decisionale sul programma legislativo debba mirare a un accordo tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio; invita in tale contesto il Consiglio a partecipare ai lavori volti a pervenire a un programma legislativo trasparente ed efficace; lo invita anche a fissare e comunicare ogni autunno, nel quadro di una cooperazione interistituzionale responsabile, le sue priorità legislative per l'anno seguente;

6.auspica che l'efficacia del programma legislativo come strumento di lavoro sia aumentata, completando il calendario indicativo con dati riguardanti

-le basi giuridiche delle proposte,

-la data prevedibile di presentazione delle proposte;

7.ricorda alla Commissione il suo impegno di principio di presentare il programma annuale in ottobre; è consapevole delle circostanze eccezionali che non hanno permesso di rispettare tale scadenza per il 1995; chiede, comunque, un impegno definitivo da parte della Commissione di elaborare i programmi legislativi futuri in stretta collaborazione con le commissioni competenti del Parlamento sin dall'autunno di ogni anno; auspica che le priorità formulate in tale occasione dal Parlamento vengano riprese e incorporate nel programma legislativo;

per qual che riguarda il merito

8.constata lacune nel programma di lavoro della Commissione per il 1995, in particolare nei seguenti settori: lotta contro la disoccupazione, diritti dei cittadini, politica sociale, tutela del consumatore, protezione dell'ambiente, parità di opportunità, lotta antifrodi; fissa le sue priorità relative al programma legislativo 1995 chiedendo che

-la priorità assoluta dell'Unione sia la lotta contro la disoccupazione, che imperversa in Europa con le sue conseguenze come l'esclusione sociale e l'aumento del numero dei poveri;

-le necessarie modernizzazioni dell'economia non pongano in pericolo i principi fondamentali della coesione economica e sociale e della parità di opportunità e d'accesso ai servizi pubblici (sanità, istruzione, trasporti, energia, telecomunicazioni);

-la Commissione lanci un dibattito interno con l'obiettivo di realizzare un miglior coordinamento di tutti gli strumenti e le politiche dell'Unione per rafforzare lo sviluppo economico, la coesione economica e sociale, gli obiettivi ambientali e la solidarietà regionale;

9.in particolare chiede

a) per quel che riguarda l'occupazione e la coesione economica e sociale

aa)che la Commissione proponga orientamenti economici miranti a trasformare la crescita in impieghi e a preparare un piano generale per la creazione di 15 milioni di nuovi impieghi entro l'anno 2000; tale piano dovrà impostare un nuovo modello di sviluppo fondato sulle indicazioni del capitolo 10 del "libro bianco Delors", riprendendo i principi di uno sviluppo economico ecologicamente sostenibile che dovrebbero essere presentati in un "Libro bianco ambiente e occupazione"; esso dovrà essere oggetto di una "conferenza occupazione" organizzata dal Parlamento e dalla Commissione nell'autunno 1995;

ab)che venga elaborata una vera e propria politica industriale onde permettere la concorrenzialità dei vari settori dell'industria europea e che tale politica tenga conto delle parti sociali; si dovrà creare un Gruppo Bangemann II acciocché possa parteciparvi l'insieme delle parti economiche e sociali interessate alle autostrade informatiche dovrà essere fortemente incoraggiata, l'azione delle cooperative, delle mutue e delle associazioni dato che il settore dell'economia sociale svolge un ruolo di rilievo nella creazione di occupazione; la Commissione dovrà insistere presso il Consiglio acciocché quest'ultimo definisca nei termini più brevi la sua posizione comune sulle proposte relative allo status del settore dell'economia sociale;

ac)che la Commissione ponga in essere la sorveglianza delle politiche nazionali per l'occupazione e le rammenta la sua promessa di associare il Parlamento all'esercizio della vigilanza multilaterale e alla definizione delle raccomandazioni da indirizzare agli Stati membri; che concretizzi, in collaborazione con il Parlamento, le sue proposte riguardanti la convergenza sociale;

ad)che la Commissione riconosca il ruolo dei fondi strutturali nella creazione di posti di lavoro e, a tale scopo, si impegni a garantire la gestione efficace e l'integrazione orizzontale dei programmi onde massimizzare il loro impatto sulla politica dell'occupazione;

ae)che la Commissione garantisca la cooperazione tra i Commissari competenti e faccia in modo che essi partecipino in modo equilibrato allo sviluppo delle politiche nella società dell'informazione;

af)che il rilancio del dialogo sociale a livello europeo possa fare iniziare i negoziati per un patto sociale europeo;

ag)che i blocchi sull'Europa sociale siano superati mediante l'utilizzo del protocollo sociale a 14 per tutte le proposte pendenti di fronte al Consiglio;

ah)che la Commissione riesamini le strategie attuate dal Consiglio Ecofin e i lavori del gruppo "MOLITOR", in funzione della relazione resa pubblica dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro, che esprime dubbi sull'efficacia della deregolamentazione del mercato del lavoro per quel che riguarda la creazione di posti di lavoro;

ai)che la Commissione concretizzi, in collaborazione con il Parlamento europeo, le sue proposte riguardanti la convergenza sociale, definendo criteri sociali che possano funzionare come quadro normativo per tale convergenza;

b)per quel che riguarda la politica economica e monetaria e in particolare i suoi effetti sull'occupazione

ba)che la Commissione avvii un'azione comune per una maggior cooperazione monetaria internazionale con lo scopo finale della stabilità dei prezzi, per giungere, così alla stabilità dei tassi di cambio;

bb)che la Commissione presenti una proposta per migliorare la partecipazione del Parlamento, che dovrà tanto essere consultato sui progetti di testo, prima che vengano presentati al Consiglio, sugli indirizzi di massima per le politiche economiche (articolo 103, par. 2), sulle relazioni sulla sorveglianza multilaterale (articolo 103, par. 3) e sulle relazioni e raccomandazioni relative all'esistenza di un disavanzo pubblico eccessivo (articolo 104 C) quanto ricevere i testi definitivi contemporaneamente al Consiglio;

bc)che l'Unione prenda parte a un'armonizzazione mondiale della regolamentazione e della sorveglianza del sistema finanziario onde mantenere la sua stabilità ed evitare gli effetti negativi sulla economia reale;

bd)che l'Unione economica e monetaria sia preparata accuratamente e che si adattino le politiche economiche nazionali per la realizzazione dei criteri di convergenza, onde permettere al maggior numero possibile di Stati membri di parteciparvi;

be)che le misure legislative necessarie al passaggio alla fase finale dell'UEM devono essere elaborate e presentate nei tempi più brevi, in modo che possano essere varate non appena saranno soddisfatte le condizioni richieste; chiede che l'accelerazione dei lavori non vada a scapito della precisione;

bf)che il Libro verde sul passaggio alla moneta unica sia presentato in tempo utile prima del Consiglio europeo del giugno 1995 e sia accompagnato da un documento esplicativo che riassuma i vantaggi dell'UEM;

bg)che la Commissione acceleri la presentazione delle misure di completamento del mercato interno, in particolare l'armonizzazione fiscale:

-il ravvicinamento delle aliquote IVA e l'adozione di un regime definitivo efficace;

-l'ulteriore armonizzazione delle accise;

-l'adozione rapida della direttiva sui pagamenti transfrontalieri;

c)per quel che riguarda l'ambiente

ca)che la Commissione avvii nel 1995 la procedura di cui all'articolo 20 del regolamento (CEE) n. 1210/90 del Consiglio relativo all'istituzione dell'Agenzia europea dell'Ambiente e presenti una proposta in merito all'attribuzione delle competenze di controllo del rispetto delle disposizioni del diritto comunitario (Ispettorato ambientale):

cb)che la Commissione presenti nuove proposte intese ad adeguare la legislazione comunitaria alle norme, più severe, dei nuovi Stati membri;

cc)che proponga una revisione del V Programma di azione in materia ambientale secondo la procedura di cui all'articolo 130 S, paragrafo 3, del Trattato CE;

cd)che la Commissione si adoperi per l'attuazione della richiesta formulata nella risoluzione del Parlamento del 2 marzo 1995 , sulla strategia per la protezione del clima secondo cui la Commissione dovrebbe presentare una comunicazione al Parlamento e al Consiglio sugli obiettivi concernenti la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio nell'UE negli anni 2005 e 2010 e sottolinea espressamente che tale riduzione debba ammontare al 20% entro il 2005;

ce)una direttiva sulla programmazione al minor posto ("least cost planning");

cf)che riveda la normativa in vigore relativa ai rifiuti e la strategia della Comunità in tale settore, per inglobarli in un programma d'azione generale mirante ad una gestione europea integrata dei rifiuti;

cg)una direttiva per la protezione dei suoli che preveda norme rigorose di protezione contro le sostanze nocive e regole per il trattamento sostenibile del suolo (superficie utilizzata, erosione, impermeabilizzazione);

ch)di fissare una strategia globale sulla riduzione delle emissioni di CO2 e l'avvio progressivo di una tassa europea sull'energia e il CO2 che rispetti il principio della neutralità fiscale;

ci)una direttiva per la riduzione del tenore di benzolo nella benzina che porti a meno dell'1% la percentuale di benzolo, riconosciuto cancerogeno;

cj)introduzione dell'autovettura "5 litri" (consumo medio di carburante non superiore ai 5 litri per 100km per le autovetture di nuova omologazione fino all'anno 2005) nel quadro di un'autoregolamentazione dei settori industriali interessati;

ck)la presentazione della proposta concernente le norme NOx per gli aeroplani, promessa nel 1993 ma mai presentata;

cl)un piano d'azione globale e organico per la lotta contro l'inquinamento acustico;

cm)normative contro l'inquinamento idrico da fosfati nonché per la riduzione dell'inquinamento costiero e marino;

cn)una direttiva relativa ai trasporti di sostanze pericolose mediante pipeline;

co)organizzazione efficace, sulla base di una proposta di direttiva, della normativa in materia di responsabilità ambientale;

cp)una direttiva che conceda alle ONG ambientali il diritto di ricorrere alla Corte di giustizia su questioni ambientali (in tedesco "Verbandsklage");

cq)un Libro Bianco sugli aspetti ambientali dell'adesione degli Stati dell'Europa centrale e orientale all'Unione europea;

cr)che presenti un Libro Verde sul commercio e l'ambiente nonché misure atte a promuovere la lealtà e la solidarietà nel commercio ai sensi della risoluzione del Parlamento del 19 gennaio 1994 su un commercio giusto e solidale tra il Nord e il Sud ;

d)per quel che riguarda la protezione dei consumatori;

da)che si impegni fermamente nel Libro Verde sulla normativa relativa ai prodotti alimentari, nel senso dell'armonizzazione dei sistemi delle etichette di qualità dei prodotti alimentari a favore dei consumatori e di completare la legislazione relativa all'etichettatura in vigore nella Comunità onde garantire al consumatore un'informazione chiara, che escluda qualsiasi confusione con i messaggi pubblicitari;

db)una proposta di direttiva sulla protezione dalla pubblicità sleale;

e)per quel che riguarda la politica sanitaria

ea)invita la Commissione a presentare un'analisi comparata dei sistemi sanitari degli Stati membri, per definire criteri di efficienza finalizzati a una migliore cooperazione fra gli Stati membri in ottemperanza al disposto dell'articolo 129 del Trattato CE;

eb)la definizione di norme comuni all'Unione europea per garantire livelli minimi di assistenza nel settore sanitario;

f)per quel che riguarda i diritti dell'uomo e dei cittadini e la trasparenza;

fa)che siano assunte le iniziative necessarie perché nel 1995 si possa giungere all'adesione dell'Unione alla Convenzione europea sulla salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;

fb)che la Commissione proponga tutte le misure atte a garantire la libera circolazione delle persone e ricorda che il Parlamento ha dovuto avviare la procedura di ricorso per carenza al fine di difendere tale diritto fondamentale dei cittadini europei;

fc)una proposta di direttiva in materia di lotta contro il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo, nonché contro gli atti di revisionismo dell'olocausto o volti a negarlo;

fd)l'elaborazione di una direttiva quadro sull'emigrazione accompagnata da direttive specifiche concernenti la riunificazione familiare, l'accesso al mercato del lavoro, la formazione professionale, il ritorno nel paese di origine e lo statuto dei lavoratori temporaneo;

fe)una proposta che dia seguito al Libro Verde sull'accesso dei consumatori alla giustizia che consenta in particolare di semplificare ed accelerare la soluzione dei conflitti transfrontalieri nonché di migliorare l'accesso e la qualità dell'assistenza giuridica;

ff)che la Commissione cooperi con il Parlamento per elaborare un codice di condotta concernente le attività dei gruppi di pressione, onde garantire la trasparenza di tali attività;

fg)che prenda una decisione concernente il diritto d'informazione dei cittadini, in cui si impegna a pubblicare nella Gazzetta Ufficiale le previsioni legislative corredate di un calendario che consenta ai cittadini e alle imprese di dare il loro parere, e a istituire un registro pubblico in cui figureranno tutte le persone consultate dalla Commissione o che hanno espresso il loro parere;

fh)che si impegni ad adire la Corte di giustizia perché imponga sanzioni pecuniarie in tutti i casi in cui uno Stato membro non ha preso, entro il termine di un anno, i provvedimenti che comportano l'esecuzione della sentenza della Corte di giustizia (nuovo articolo 171 del trattato CE);

g)per quel che riguarda gli affari giuridici

una proposta di direttiva sul coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative concernenti la riorganizzazione e liquidazione (fallimento) delle imprese che operano in diversi Stati membri;

h)per quel che riguarda la parità di opportunità

ha)che siano tenute presenti in tutte le politiche settoriali le questioni connesse con la parità di opportunità; chiede in modo particolare la presentazione, quanto prima, nel quadro del Quarto Programma d'azione in materia di parità di opportunità tra uomini e donne, misure che consentano l'adozione rapida delle direttive in sospeso;

- sul lavoro atipico,

- sulla parità di trattamento tra uomini e donne nei regimi legali e complementari di sicurezza sociale,

- sull'inversione dell'onere della prova,

- sulle molestie sessuali,

-sul congedo parentale,

al fine di eliminare le discriminazioni di cui continuano a formare oggetto le donne sul mercato del lavoro;

i)per quel che riguarda i servizi pubblici

ia)che l'uguaglianza tra i cittadini (f/m) dell'Unione garantisca le stesse possibilità per tutti nei confronti dei servizi fondamentali. La modernizzazione dell'economia non deve attuarsi a detrimento dei consumatori; che la Commissione proponga una definizione del "servizio universale" per l'insieme dei settori e non soltanto per i servizi postali, dato che non è accettabile la settorialità;

ib)che sia adottata una soluzione politica sulla scorta dei suoi pareri del 17 novembre 1993 sulle proposte di direttiva del Consiglio e del Parlamento riguardanti norme comuni per il mercato interno dell'elettricità e del gas naturale ; che la proposta relativa sia fondata sull'articolo 100 A del trattato CE; respinge qualsiasi tentativo di fissare tali norme su un'altra base giuridica (vale a dire direttive o decisioni fondate sull'articolo 90 del trattato CE);

ic)che formalizzi il riconoscimento del ruolo dei servizi pubblici e dell'amministrazione pubblica nell'attuazione della politica regionale della Comunità e nella realizzazione dell'obiettivo della coesione economica e sociale;

id)che la Commissione preveda l'applicazione dell'articolo 90, par. 3, del Trattato soltanto in casi eccezionali e dopo aver raccolto il parere del Parlamento e rinunzi al suo utilizzo per tutte le materie che prevedano l'elaborazione di una direttiva;

j)per quel che riguarda la concentrazione dei mezzi di comunicazione e il pluralismo dell'informazione e delle culture

ja)che la Commissione presenti, nei termini più brevi, la direttiva che disciplini e limiti la concentrazione degli organi di informazione e che incoraggi il pluralismo nell'Unione europea; che adotti nell'aprile 1995 la direttiva modificata sulla "televisione senza frontiere", mantenendo e migliorando le misure sull'applicazione delle quote per la distribuzione dei prodotti audiovisivi europei; che proponga la creazione di un Fondo di garanzia per il cinema e gli audiovisivi;

jb)che la Commissione, nel quadro dello sviluppo della "società dell'informazione" proponga un Libro Verde sulla proprietà intellettuale e tenga conto delle incidenze della "società dell'informazione" sulla democrazia, l'occupazione, l'istruzione, la tutela della vita privata e delle libertà civili nonché della cultura;

jc)la presentazione di un programma per la tutela del patrimonio architettonico facendo anche ricorso a supporti audiovisivi europei;

k)per quel che riguarda l'energia e la ricerca

ka)che venga presentata una proposta ad hoc nella quale sia dato spazio a tutti gli sforzi sinora spiegati nella promozione delle energie rinnovabili;

kb)che venga presentata una comunicazione sull'avvenire dei trattati CECA ed CEEA;

kc)che la proposta di rifinanziamento del IV programma quadro di ricerca sia disponibile in tempo utile a che il Parlamento possa esaminarla in condizioni democraticamente accettabili;

kd)che siano migliorate sensibilmente le procedure amministrative per la partecipazione delle piccole e medie imprese ai programmi di R&ST, in particolare varando misure efficaci in fatto di informazione e di semplificazione normativa;

ke)che sia ristabilita una politica di lungo termine per lo spazio e per il settore aeronautico;

l)per quel che riguarda i trasporti e il turismo

la)direttive sull'orario di lavoro nel settore dei trasporti e la revisione del regolamento (CEE) n. 3820/85 per recepire la nozione di "tempo di servizio";

lb)chiede che vengano proposti immediatamente i provvedimenti che ancora mancano per la realizzazione completa del mercato interno dei trasporti e insiste affinché la Commissione applichi con rigore gli strumenti conferitile dal trattato per obbligare gli Stati membri a trasporre la legislazione comunitaria nei rispettivi ordinamenti;

lc)chiede che la Commissione presenti immediatamente una proposta per una regolamentazione istituzionale e tecnica della gestione e del controllo del traffico aereo e degli accordi con i paesi terzi;

ld)chiede alla Commissione di presentare al più presto possibile il suo Libro verde sul turismo, che già registra un forte ritardo;

m)per quel che riguarda il bilancio, il controllo di bilancio e la lotta contro le frodi

ma) proposte pratiche e dettagliate:

-per rafforzare la disciplina di bilancio a livello di Commissione e degli Stati membri;

-sul ruolo dell'Unità antifrodi (UCLAF), elemento di punta nella lotta contro le frodi;

-sul ruolo degli Stati membri nella lotta contro le frodi a detrimento del bilancio dell'Unione;

-sul miglioramento della gestione e del controllo finanziario, in particolare rispetto ai Fondi strutturali, che costituiscono il 36% del bilancio dell'Unione;

mb)- una proposta sulla classificazione delle spese;

-una relazione sui costi dell'ampliamento all'Europa centrale e orientale nel settore dell'agricoltura;

mc)che la Commissione prenda iniziative positive a favore dell'iscrizione in bilancio dei finanziamenti concessi in base alle Convenzioni di Lomé, con cui verrebbe assegnato al Parlamento l'esercizio dell'indispensabile controllo democratico;

md)di sospendere unilateralmente i versamenti da effettuare in tutti i settori della politica comunitaria allorché gli Stati membri, in violazione dell'articolo 209 A del Trattato, non difendono gli interessi finanziari dell'Unione;

me)che la Commissione accordi priorità alle azioni da condurre a seguito delle relazioni richieste agli Stati membri dal Consiglio europeo di Essen per riconoscere quali iniziative essi abbiano adottato per assicurare un grado di protezione degli interessi finanziari della Comunità pari alla tutela degli interessi nazionali;

n)per quel che riguarda l'agricoltura e la pesca

na)che il programma legislativo sia completato con gli elementi seguenti:

-l'elaborazione di un regolamento quadro che fissi i principi di una vera e propria politica di sviluppo rurale integrato;

-il sostegno all'iniziativa legislativa del Parlamento (articolo 138 B) mirante all'elaborazione di una strategia globale per la politica forestale dell'Unione;

-la semplificazione dei regolamenti di riforma della PAC, come sollecitato dal Parlamento europeo;

-il rafforzamento degli aiuti alle materie prime rinnovabili e un migliore coordinamento dei progetti di ricerca e di dimostrazione, per un efficace sfruttamento economico di tale settore;

nb)l'elaborazione di un Libro verde sulle condizioni di lavoro e di sicurezza a bordo dei pescherecci;

nc)proposte su una politica specifica per il Mediterraneo;

nd)proposte specifiche per far fronte alla disoccupazione, nel settore della pesca, derivante dall'esaurimento delle risorse alieutiche a causa delle problematiche ambientali ed economiche;

ne)che la Commissione adotti le misure necessarie per integrare gli accordi sulla pesca con i paesi in via di sviluppo nell'ambito della politica di sviluppo dell'Unione;

o) per quel che riguarda gli affari esteri e la politica di sviluppo

oa) che la Commissione elabori un Libro Bianco sulla politica estera e della sicurezza europea; che essa presenti, nel quadro dei lavori preparatori della Conferenza intergovernativa del 1996, proposte che permettono di colmare tale deficit democratico in materia di politica estera; che si adoperi, nelle more, per la conclusione di un accordo interistituzionale che permetta un'associazione quanto più possibile stretta del Parlamento alla definizione e all'esecuzione della PESC;

ob)l'attuazione di una vera e propria politica di sicurezza comune. Garantire la pace in Europa spetta in primo luogo agli stessi europei; la NATO, l'UEO, il Consiglio di cooperazione dell'Atlantico del Nord e la CSCE sono elementi essenziali di tale sistema di sicurezza comune per tutta l'Europa;

oc)di continuare, relativamente ai PECO, Malta e Cipro, a sviluppare la strategia di preadesione e di essere strettamente associato a tali lavori;

od)di instaurare la pace mediante la cooperazione. E' questo il motivo per cui la Commissione è invitata a prendere l'iniziativa onde l'Unione europea si attivi per annullare il debito multilaterale e bilaterale dei PVS, in particolare degli Stati ACP; per quel che riguarda gli aspetti commerciali, occorre mantenere un sistema di preferenze commerciali che abbia significato per i paesi ACP. Relativamente ai paesi dell'America latina dell'America centrale e dell'Asia, di adoperarsi per la conclusione dell'accordo di cooperazione con il Mercosur nonché dell'accordo di partnership con il Messico e il perseguire l'attuazione della nuova strategia per l'Asia; occorre anche promuovere iniziative in materia di istruzione, di sanità, di creazione di occupazione e di sviluppo rurale e urbano dei PVS, per il tramite del programma europeo di ricostruzione e di sviluppo;

oe)che la Commissione proponga basi giuridiche che consentano la piena associazione del Parlamento alla stipula degli accordi con il Sudafrica e gli Stati firmatari della Convenzione di Lomé;

of)che la Commissione fornisca un contributo per creare un nuovo contesto per le relazioni tra l'UE e i paesi terzi del Mediterraneo, ispirato all'esperienza positiva del processo di Helsinki, che dovrebbe rendere possibile l'organizzazione di una conferenza euro-mediterranea sulla sicurezza, la cooperazione e lo sviluppo;

p)per quel che riguarda gli affari interni

pa)che la Commissione svolga un ruolo più attivo nel quadro delle competenze che le sono attribuite per quanto concerne l'articolo K del Trattato e che essa preveda disposizioni a norma dell'articolo K 3.2 del terzo pilastro del TUE; che il Parlamento sia debitamente informato e consultato, conformemente all'articolo K 6, e che esso disponga di un quadro informativo completo;

pb)che la Commissione utilizzi appieno le opportunità offerte dal terzo pilastro, ivi compreso il ricorso alla procedura di cui all'articolo K 9;

q)per quel che riguarda l'amministrazione comunitaria

che la Commissione presenti una proposta di regolamento recante speciali misure per la cessazione dalle funzioni dei dipendenti del Parlamento a seguito dell'ampliamento dell'Unione europea del 1· gennaio 1995;

r)per quel che riguarda la Conferenza intergovernativa del 1996

ra)che la Commissione tenga conto del fatto che i due rappresentanti del Parlamento nel gruppo di riflessione sono membri di pieno diritto, con lo stesso status dei rappresentanti degli Stati membri e della Commissione;

rb)che la Commissione, in occasione della sua relazione e tramite la sua rappresentanza in seno al gruppo di riflessione, manifesti la propria solidarietà con il Parlamento sulle importanti riforme istituzionali da varare nel quadro della Conferenza intergovernativa del 1996, per conseguire un rafforzamento del ruolo del Parlamento, soprattutto mediante una generalizzazione della procedura di codecisione;

10.chiede al Consiglio di esprimere il suo parere e di partecipare pienamente ai negoziati che saranno necessari per attuare il programma legislativo 1995;

11.incarica il suo Presidente di giungere, sulla base di quanto sopra, a un accordo con il Presidente della Commissione sul programma annuale legislativo 1995;

12.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai parlamenti degli Stati membri, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni.

 
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