B4-0418, 0421, 0433, 0445, 0473 e 0477/95
Risoluzione sulla situazione dei diritti dell'uomo in Cecenia
Il Parlamento europeo,
-viste le sue risoluzioni del 15 dicembre 1994 , 19 gennaio 1995 e 16 febbraio 1995 sulla situazione in Cecenia,
A.considerando il persistere dei combattimenti in Cecenia e il fallimento dei numerosi tentativi di imporre il cessate il fuoco,
B.considerando le conclusioni delle indagini condotte da Helsinki Watch in Cecenia dall'8 al 20 febbraio 1995, dalle quali è emerso che le forze russe continuano a perpetrare "flagranti violazioni" dei diritti dell'uomo,
C.considerando che, pur nel rispetto delle frontiere della Federazione russa internazionalmente riconosciute, incombe alle autorità della Federazione russa l'obbligo di ristabilire l'osservanza dei diritti umani e della democrazia in questa regione,
D.compiacendosi della dichiarata opposizione di molti russi a queste operazioni militari e alle violazioni dei diritti dell'uomo che ne conseguono,
E.considerando che il sorgere di numerosi conflitti nel Caucaso settentrionale e la guerra in Cecenia hanno provocato, da tre anni a questa parte, la fuga ininterrotta di circa 400.000 persone, che vivono in condizioni di pericolosa precarietà per la loro sopravvivenza,
F.deplorando la decisione della Duma di Stato di rimuovere Sergei Kovalev dall'incarico di Commissario per i diritti dell'uomo,
1.ribadisce la sua ferma condanna delle gravi violazioni dei diritti umani commesse da alcuni componenti dell'esercito russo in Cecenia e chiede alle autorità russe di prendere provvedimenti contro i responsabili;
2.si appella nuovamente alle parti russa e cecena affinché proclamino immediatamente un cessate il fuoco per motivi umanitari - onde consentire il recupero dei morti e dei feriti e la creazione di corridoi e zone di sicurezza per agevolare le misure di aiuto - e avviino i negoziati per creare le condizioni per il ripristino dei diritti dell'uomo e della democrazia in Cecenia;
3.esige che le popolazioni che vivono nelle zone di combattimento siano trattate dall'esercito russo nel pieno rispetto dei diritti dell'uomo e delle minoranze, quali definiti nelle convenzioni sottoscritte dalla Russia, e ricorda a quest'ultima che di ciò fa una condizione indispensabile per lo sviluppo di relazioni più strette con l'Unione europea;
4.insiste acché l'aiuto umanitario inviato per alleviare le sofferenze delle popolazioni possa pervenire a queste ultime rapidamente senza essere deviato, il che comporta un rigoroso controllo delle vie di inoltro di tale aiuto e il non impedirne la distribuzione da parte delle ONG;
5.invita il governo centrale russo ad affrontare seriamente il problema dei profughi dalla Cecenia e a garantire loro la libera disposizione delle infrastrutture e dei sistemi di approvvigionamento indispensabili per sopravvivere nonché a consentire, grazie a un programma di ricostruzione, il rientro delle famiglie nei loro luoghi di provenienza;
6.insiste acché, fin d'ora, sia posta in essere la missione permanente d'osservazione dell'OSCE e acché le delegazioni internazionali, in particolare quella del Parlamento europeo, possano accedere alle zone del conflitto, al fine di valutare in loco la reale situazione delle popolazioni colpite e le misure più urgenti da adottare per alleviarne le sofferenze;
7.si augura che la Duma di Stato riesamini la sua decisione di destituire Sergei Kovalev dall'incarico di Commissario per i diritti dell'uomo;
8.invita la sua delegazione per le relazioni con la Federazione russa a recarsi a discutere tali questioni con le autorità russe e a riferire al Parlamento quanto prima dopo il suo ritorno;
9.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al Presidente della Federazione russa, al Presidente della Duma di Stato, alle autorità della Cecenia e al Segretario generale dell'OSCE.