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Parlamento Europeo - 16 marzo 1995
Situazione in Croazia

B4-0415, 0430, 0464, 0486 e 0489/95

Risoluzione sulla Croazia

Il Parlamento europeo,

-viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione nell'ex Jugoslavia,

A.considerando l'annuncio fatto dal presidente croato Franjo Tudjman il 12 marzo 1995 in occasione del Vertice sociale di Copenaghen, secondo cui egli avrebbe consentito il rinnovo del mandato delle truppe ONU in Croazia oltre il 31 marzo 1995, ma rilevando che egli intende quantomeno dimezzarle di numero,

B.considerando che la partenza dei Caschi Blu prima di ogni soluzione politica accettata da tutte le parti in conflitto comporterebbe la ripresa dei combattimenti e della guerra, vanificando tutti gli sforzi finora profusi dalla comunità internazionale,

C.osservando con orrore la recente recrudescenza dei combattimenti nella Bosnia-Erzegovina, in particolare nelle città di Bihac e Sarajevo e nelle zone circostanti,

D.appoggiando la posizione del Consiglio e della Commissione secondo cui il mandato dell'ONU in Croazia deve essere mantenuto, e possibilmente rinnovato, e che le relazioni tra l'Unione europea e la Croazia devono essere subordinate all'adozione di questa posizione,

E.insistendo sul fatto che non vi deve essere alcun riconoscimento delle conquiste territoriali e che un nuovo mandato ONU non deve in alcun caso avere influenza sulla questione,

F.fermamente convinto che ogni soluzione politica debba rispettare i diritti legittimi della Croazia e della Bosnia-Erzegovina all'integrità territoriale e alla piena sovranità,

1.plaude alla decisione del presidente croato di mantenere la presenza delle forze ONU sul territorio della Croazia, ma insiste che occorre proseguire gli sforzi per favorire una soluzione globale e pacifica al conflitto nell'ex Jugoslavia;

2.sollecita il governo croato a cooperare per garantire che rimanga in territorio croato un numero sufficiente di truppe ONU, dal momento che esse contribuiscono a ridurre le tensioni nella regione;

3.insiste sul fatto che le Nazioni Unite devono continuare ad assolvere il proprio dovere nella zona ma sottolinea che la sostanza e la durata del nuovo mandato delle forze ONU, e la loro composizione, devono essere tali da poter raggiungere gli obiettivi definiti dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU;

4.dà il proprio pieno sostegno a tutti gli sforzi che possono contribuire alla ricerca di una soluzione pacifica nell'ex Iugoslavia basata sul rispetto dei diritti dell'uomo e delle minoranze, con la garanzia di parità di trattamento per i membri di tutte le comunità etniche e religiose; sollecita tutte le parti in conflitto a esimersi da ogni azione che possa comportare un rinfocolarsi del conflitto nell'ex Jugoslavia;

5.invita il Consiglio ad adoperarsi in particolare per il riconoscimento delle frontiere internazionali della Croazia e della Bosnia-Erzegovina da parte della Serbia;

6.appoggia la decisione del Consiglio Affari generali di conferire un mandato negoziale alla Commissione in vista di un accordo di cooperazione economica e commerciale con la Croazia, mentre le truppe ONU restano in territorio croato;

7.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Presidente, al governo e al parlamento della Croazia e al Segretario generale delle Nazioni Unite.

 
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