B4-0420, 0484, 0485, 0492, 0496 e 0499/95
Risoluzione sulla centrale nucleare di Mochovce
Il Parlamento europeo,
-vista la sua risoluzione del 16 febbraio 1995 sul progetto Mochovce ,
-viste le sue risoluzioni del 15 dicembre 1993, rispettivamente, sulla sicurezza nucleare nei paesi dell'Europa orientale e nella Comunità di Stati indipendenti e sulla sicurezza nucleare ,
-visti la decisione del Consiglio 94/179/CEEA che modifica la decisione 77/270/CEEA al fine di abilitare la Commissione a contrarre prestiti CEEA per contribuire al finanziamento del miglioramento del grado di sicurezza e di efficienza del parco nucleare di taluni paesi terzi, e il proprio parere del 20 gennaio 1994 su tale argomento ,
-vista l'audizione tenuta dalla sua commissione per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'energia il 1· marzo 1995, cui hanno partecipato anche membri di altre commissioni interessate (commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori, commissione per i bilanci e commissione per il controllo dei bilanci),
-visti i contributi forniti a tale audizione dai rappresentanti e dagli esperti invitati,
A.considerando che l'Unione europea ha un importante ruolo da svolgere nel processo decisionale riguardante la costruzione della centrale nucleare di Mochovce,
B.considerando che, conformemente alle sue precedenti posizioni in materia di sicurezza nucleare, il Parlamento annette grande importanza a una strategia coerente che dia il massimo grado di sicurezza possibile ai suoi cittadini; considerando che è pertanto di importanza vitale che non resti alcun dubbio circa la sicurezza di una centrale nucleare in costruzione, in particolare se si tratta di un progetto cofinanziato dall'Unione europea,
C.considerando che la concessione di un credito per il completamento della centrale nucleare di Mochovce da parte della BERS e dell'Unione europea potrebbe finire per essere considerata un precedente per progetti analoghi nell'Europa orientale,
D.ricordando in particolare che nel quadro degli scenari utilizzati sono state del tutto ignorate le questioni dello stoccaggio dei rifiuti nucleari risultanti dal funzionamento della centrale nucleare,
E.visto che non è risolta la questione della piena responsabilità in caso di incidente,
F.ricordando in particolare che il progettato concetto di sicurezza per il reattore di Mochovce - che rinuncia a un containment e all'impiego di un "bubble condenser" - non sarebbe omologabile in nessuno Stato membro dell'UE,
G.consapevole della grande preoccupazione di ampie fasce di popolazione della repubblica slovacca e dei paesi vicini, in particolare l'Austria, dove sono state raccolte 1.200.000 firme contro questo progetto,
H.considerando che il 2 marzo 1995 il Presidente della Commissione ha dichiarato al Parlamento europeo che il credito per il miglioramento della centrale di Mochovce sarà subordinato, nel modo più rigoroso e tassativo, alla chiusura dell'unità di Bohunice,
I.riconoscendo che all'Unione europea spetta un ruolo importante per quanto riguarda l'assistenza da fornire ai paesi dell'Europa centrale e dell'Est nei loro sforzi per migliorare la sicurezza e l'efficienza delle loro centrali nucleari attualmente in funzione e sollecitando al riguardo che i prestiti CEEA vengano sfruttati al meglio,
J.considerando di avere sempre insistito che le misure a breve termine siano accompagnate da una strategia coerente che preveda in particolare la sostituzione e lo smantellamento delle centrali nucleari meno sicure; preoccupato al riguardo circa le informazioni contraddittorie fornite dalle autorità slovacche in merito alla possibilità di una chiusura definitiva della centrale di Bohunice,
K.considerando che l'energia elettrica di origine nucleare deve essere considerata nel contesto della concorrenza con le altre fonti di elettricità e che occorre tener conto delle probabili tendenze della domanda, in particolare alla luce del potenziale e degli sforzi volti a razionalizzare i consumi energetici,
1.reputa che ogni paese, sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea, abbia il diritto di decidere se optare o meno per il nucleare, sempreché vengano severamente rispettate le norme di sicurezza e il paese in causa sia firmatario del Trattato di non proliferazione;
2.ritiene che gli aiuti finanziari della BERS e dell'Unione europea debbano essere concessi soltanto alle seguenti condizioni:
-verifica da parte della CEEA che gli standard di sicurezza dell'UE vengono rigorosamente applicati;
-fissazione di un calendario contrattualmente vincolante per la chiusura dei blocchi 1 e 2 della centrale nucleare di Bohunice;
-svolgimento di un'audizione pubblica in Austria conformemente alle regole stabilite nella Convenzione di Espoo;
-chiarimento della questione relativa a quali accordi di lungo termine sono previsti per il deposito dei residui nucleari;
3.ritiene inoltre, dopo aver udito gli esperti il 1· marzo 1995, che permangano ancora seri dubbi circa la futura sicurezza della centrale nucleare di Mochovce; non è convinto, in particolare, che saranno applicate le norme occidentali richieste;
4.chiede che si attenda l'esame della redditività di una centrale a gas rispetto all'opzione nucleare della centrale di Mochovce, come previsto dall'accordo tra il Primo ministro Meciar e il Cancelliere federale Vranitzky, prima di decidere in merito alla concessione del credito;
5.non è peraltro convinto che il completamento della centrale nucleare di Mochovce rappresenti l'opzione di minor costo; fa rilevare che vi sono prove circa l'esistenza di soluzioni alternative altrettanto sostenibili dal punto di vista economico; sottolinea al riguardo soprattutto l'opzione delle turbine a gas;
6.chiede che la Commissione spieghi come e quando dovrebbero essere rispettate e attuate le singole raccomandazioni contenute nello studio di valutazione dei rischi;
7.chiede pertanto alla BERS, alla BEI e alla Commissione di non concedere finanziamenti a questo progetto finché permangono i dubbi circa il rispetto delle condizioni di sicurezza di cui al punto 2; sollecita una dichiarazione della Commissione e una relazione della CEEA, entro i prossimi sei mesi, sull'adempimento di queste condizioni e chiede che tale relazione gli sia trasmessa al più presto;
8.invita la Commissione a fornire alla Repubblica slovacca tutto il sostegno possibile per la concretizzazione di sane soluzioni alternative al fabbisogno energetico di tale paese, se questo ovviamente lo desidera;
9.invita inoltre la Commissione a presentargli quanto prima possibile, dopo essersi consultata con i paesi interessati, un piano per lo sviluppo energetico nell'Europa centrale, come richiesto dal Parlamento nel summenzionato parere del 20 gennaio 1994, il cui obiettivo sia la diversificazione delle fonti per la produzione di energia elettrica e la riduzione della dipendenza dall'energia nucleare;
10.chiede che tale piano, che dovrebbe essere fondato principalmente sulle energie rinnovabili e non inquinanti (come l'energia idroelettrica o il gas) venga trattato come priorità finanziaria;
11.incarica la sua commissione per l'energia e la ricerca di elaborare parallelamente, nel quadro di una relazione d'iniziativa, gli orientamenti politici per la cooperazione con l'Europa orientale e la Comunità di Stati indipendenti nel campo della politica dell'energia;
12.chiede alla Commissione di prendere l'iniziativa di convocare una conferenza regionale ad alto livello sul tema dello sviluppo energetico e la protezione ambientale nell'Europa centrale;
13.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla BERS, alla BEI e al governo della Slovacchia.