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Parlamento Europeo - 5 aprile 1995
(a) Orientamenti per la procedura di bilancio 1996

A4-0064/95

Risoluzione sugli orientamenti per la procedura di bilancio 1996 - Sezione III -Commissione

Il Parlamento europeo,

-visto il miglioramento della situazione economica generale osservato nell'Unione europea nel 1995 rispetto al triennio precedente,

-vista la Conferenza intergovernativa prevista nel Trattato di Maastricht, i cui lavori inizieranno nel 1996,

-visto che il Parlamento europeo è stato eletto nel giugno 1994 e che il suo mandato scadrà nel giugno 1999,

-visto che la Commissione recentemente entrata in funzione è stata approvata dal Parlamento nel corso della seduta parlamentare del 18 gennaio 1995 ,

-vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esercizio 1993 ,

-viste le prospettive finanziarie adottate nel quadro dell'Accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993 sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della disciplina di bilancio ,

-vista la relazione della commissione per i bilanci (A4-0064/95),

A.considerando che i principi enunciati nel trattato di Maastricht devono essere rispettati nel settore del bilancio,

B.considerando che le istituzioni dell'Unione europea devono utilizzare efficacemente e in modo redditizio le risorse disponibili,

C.considerando che i cittadini europei desiderano partecipare maggiormente ai programmi dell'Unione,

D.considerando che è estremamente necessario che l'Unione europea sia vista come operante in modo più efficace, democratico e trasparente nell'interesse dei cittadini,

DISPOSIZIONI GENERALI

1.chiede insistentemente agli Stati membri che ancora non hanno ratificato la decisione sulle risorse proprie di farlo quanto prima per evitare pericolose incertezze in materia di bilancio;

2.si dichiara determinato a fare in modo che venga dato seguito a tutte le richieste di informazione presentate durante la procedura di bilancio 1995, soprattutto per quel che riguarda lo sblocco di fondi della riserva, nella quale sono attualmente accantonati circa 600.000.000 ECU;

3.sottolinea che le risorse dell'Unione devono rimanere quanto più complementari possibile rispetto a quelle dei bilanci nazionali e non far concorrenza a queste ultime; sottolinea che i casi di frode rilevati nella recente relazione della Corte dei conti si collocano quasi esclusivamente nel settore delle spese obbligatorie, vale a dire un settore posto sotto il controllo del Consiglio; ritiene che le risorse del FES e della CECA saranno meglio gestite quando saranno state integralmente iscritte in bilancio (cfr. SEC(94) 0640 del 6 giugno 1994 sul FES);

4.si compiace per l'azione recentemente avviata dalla Commissione onde rafforzare l'UCLAF, come richiesto costantemente dal Parlamento; è del parere che questa unità debba essere ancora rafforzata, in cooperazione con le autorità degli Stati membri, per garantire un coordinamento efficace tra la Commissione e i governi nazionali per quel che riguarda la verifica dell'utilizzo degli stanziamenti; ribadisce la necessità che la Commissione incrementi i mezzi volti ad assicurare un più alto grado di tutela degli interessi finanziari della Comunità;

5.intende migliorare il meccanismo destinato a porre in luce, nel quadro dell'esecuzione del bilancio 1995, i settori nei quali l'utilizzo degli stanziamenti lascia a desiderare, evidenziando più la qualità che la quantità delle spese, affinché se ne possa tenere conto nel corso della prima lettura del bilancio 1996, consentendo di anticipare la "procedura Notenboom/Bourlanges" al 30 giugno 1995; ricorda che la Commissione è tenuta a corredare ogni proposta di una scheda finanziaria;

6.intende individuare misure precise di redditività per fornire al cittadino un'immagine dell'Unione più favorevole ai consumatori;

7.sottolinea che è necessaria una trasparenza maggiore nelle procedure di decisione del Consiglio; chiede con fermezza, a tal uopo, che le riunioni di conciliazione tra il Parlamento e il Consiglio, in luglio e in novembre, siano pubbliche;

8.chiede che la Commissione, applicando il principio dello sviluppo sostenibile, includa la protezione dell'ambiente nelle politiche comunitarie, onde tener conto dell'impatto ambientale delle azioni comunitarie prima di concedere stanziamenti;

9.è del parere che la Commissione debba fornire informazioni al più presto possibile circa la valutazione del costo dell'ampliamento dell'Unione verso l'Europa centrale, informazioni che precisino gli sforzi necessari da parte dell'Unione affinché i futuri membri potenziali possano adeguarsi alle politiche comunitarie;

10.profondamente convinto dell'esigenza di mettere a disposizione dei cittadini informazioni adeguate sulle politiche dell'Unione, invita la Commissione ad attuare una ristrutturazione radicale della sua politica in materia d'informazione, di concerto con altre istituzioni europee; propone che i propri servizi e quelli della Commissione avviino assieme un'ampia cooperazione; dichiara la sua intenzione di esaminare i risultati di questo lavoro entro il 30 settembre 1995, prima di prendere le sue decisioni sulla prima lettura del bilancio 1996;

CATEGORIA 1 - AGRICOLTURA

11.chiede alla Commissione di utilizzare il suo potere di blocco degli stanziamenti quando appaia evidente che vi è stato un uso improprio delle risorse in qualche particolare settore delle varie politiche, e ciò utilizzando le nuove procedure adottate per applicare la disciplina di bilancio, come previsto all'articolo 13 della decisione del Consiglio 94/729 del 31 ottobre 1994 sulla disciplina di bilancio ;

12.chiede alla Commissione di attenersi rigorosamente ai criteri definiti per la liquidazione dei conti; stigmatizza la debolezza del Consiglio, che non applica rigorosamente queste disposizioni; ritiene che tali importi dovrebbero essere integralmente dedotti dalle risorse che nel futuro devono essere versate nei paesi interessati; chiede con fermezza al Consiglio di rafforzare i controlli negli Stati membri in cui essi sono più deboli, in stretta cooperazione con la Commissione;

13.invita la Commissione a fornire una stima delle implicazioni finanziarie, per il periodo 1996-2001, della cosiddetta "riforma MacSharry", in base alla quale i redditi agricoli non sono più sostenuti unicamente dai prezzi agricoli e dalla preferenza comunitaria a essi associata ma anche da aiuti diretti al reddito;

CATEGORIA 2 - FONDI STRUTTURALI

14.esprime la sua persistente preoccupazione in merito alle lacune dei sistemi di inoltro in alcuni Stati membri, in particolare per quel che riguarda l'obiettivo 1; invita quindi la Commissione a migliorare la trasparenza nell'esecuzione dei fondi strutturali, in particolare del Fondo sociale;

15.chiede alla Commissione di presentare proposte miranti ad adattare il funzionamento dei fondi strutturali in funzione delle conclusioni del Consiglio europeo di Essen per quel che riguarda la competitività, la crescita e l'occupazione;

16.ritiene, in tale contesto, che la Commissione dovrebbe incoraggiare, ogni qualvolta possibile, la partecipazione del settore privato ai progetti attuati nel quadro dei fondi;

17.invita la Commissione a proporre un rafforzamento dell'effettivo dei servizi di ispezione della pesca onde controllare l'accordo concluso nel dicembre 1994, tenuto conto della necessità di rassicurare i cittadini dell'Unione sull'applicazione effettiva delle misure decise; riconosce che lo sforzo maggiore va compiuto per adeguare la capacità della flotta peschereccia alle risorse di pesca attualmente disponibili nelle acque comunitarie;

CATEGORIA 3 - POLITICHE INTERNE

18.ricorda che negli ultimi anni gli stanziamenti destinati alle azioni sociali, ivi compreso il dialogo sociale, sono diminuiti, in termini relativi, all'interno del bilancio; invita la Commissione a mantenere gli stanziamenti destinati a questa politica, nel contesto della lotta alla disoccupazione;

19.chiede alla Commissione di presentare le proposte riguardanti la politica comune dei trasporti e le reti transeuropee, tenendo conto delle conclusioni del Consiglio europeo di Essen;

20.invita la Commissione a potenziare i suoi interventi in materia di istruzione, formazione professionale e cultura, salvaguardando la diversità della cultura europea; ritiene che occorra progredire nel campo delle attività di gemellaggio, del patrimonio architettonico e degli scambi di studenti con i paesi terzi;

CATEGORIA 4 - POLITICHE ESTERNE

21.chiede alla Commissione di definire priorità nelle sue politiche esterne, in particolare per utilizzare efficacemente gli stanziamenti nell'Europa centrale ed orientale e nel Mediterraneo, sulla base di progetti specifici debitamente elaborati, fermo restando che con la definizione di tali priorità dovrebbe comunque essere possibile un efficace impegno per il perseguimento degli interessi dell'UE in un contesto globale; ritiene che non sia possibile attuare nuove misure senza predisporre nuovi stanziamenti;

22.ritiene, in particolare, che occorrerebbe rafforzare le priorità, nel quadro del programma PHARE, a favore dei paesi che potrebbero aderire all'Unione nei prossimi anni, consolidandone soprattutto le strutture democratiche; chiede quindi che sia rafforzata tra questi ultimi la promozione di azioni regionali di maggiore ampiezza per favorire la stabilità e invita la Commissione a prevedere la possibilità di finanziamenti combinati anche per i programmi TACIS e INTERREG in regioni poste ai confini con l'Unione;

23.chiede con fermezza che venga previsto un capitolo distinto per la PESC; ritiene che converrebbe favorire un'azione comune mirante a rafforzare la stabilità nell'Europa centro-orientale e nei Balcani;

24.ritiene che dovrebbe esservi un impegno finanziario costante per la stabilità e la rinascita economica del Sudafrica;

CATEGORIA 5 - SPESE AMMINISTRATIVE

25.preconizza l'estensione della cooperazione interistituzionale, in particolare per quel che riguarda il centro di traduzione proposto al Consiglio europeo di Edimburgo del dicembre 1992; fa osservare che questa cooperazione potrebbe anche essere prevista per assumere e formare giovani diplomatici, provenienti anche dall'Europa centro-orientale, per funzioni comunitarie;

26.si dichiara profondamente preoccupato per le politiche di assunzione delle istituzioni per i 5 anni a venire e in particolare per la necessità di procedere a uno sfollamento in istituzioni diverse dalla Commissione; reclama proposte relative a tale problema; riconosce che potrebbe verificarsi necessario ricorrere ai servizi di tecnici della contabilità per trattare i problemi di gestione finanziaria;

27.si dichiara determinato a chiarire la situazione per quel che riguarda diverse problematiche sollevate nella propria risoluzione del 21 aprile 1994 sulla politica del personale nelle istituzione comunitarie , in particolare

*la valutazione delle misure di privatizzazione proposte;

*il ruolo degli agenti temporanei (ivi compresa l'analisi della necessità di esperti nazionali in alcuni settori particolari);

*un'analisi regolare dell'organico ogni due anni e mezzo;

28.auspica che la Commissione presenti quanto prima un documento che analizzi gli eventuali cambiamenti da apportare a medio termine alla sua stessa organizzazione;

29.invita la Commissione a tener conto degli orientamenti che precedono nel suo progetto preliminare di bilancio per il 1996;

30.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

 
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