A4-0067/95
Risoluzione sugli orientamenti relativi al bilancio del 1996: Sezione I - Parlamento europeo/allegato Mediatore, Sezione II - Consiglio, Sezione IV - Corte di giustizia, Sezione V - Corte dei conti, Sezione VI - Comitato economico e sociale e Comitato delle regioni
Il Parlamento europeo,
-visto il bilancio 1995 ,
-vista la relazione della commissione per i bilanci (A4-0067/95),
A.rammentando che viene presentato un bilancio rettificativo e suppletivo 1/95 (C4-0083/95) per far fronte alle conseguenze dell'ampliamento; che l'esercizio 1996 sarà anch'esso caratterizzato da questo aspetto,
B.constatando che il valore dell'ECU è sceso del 2,5% rispetto al FB in un periodo di dodici mesi; che tale situazione interessa particolarmente i bilanci amministrativi delle istituzioni,
C.sottolineando che l'elaborazione del bilancio 1996 dovrebbe ispirarsi al rigore nell'assegnazione delle risorse finanziarie, cercare la trasparenza nella gestione degli stanziamenti e approfondire i metodi di lavoro che consentono di valutare le esigenze reali delle istituzioni interessate,
1.reputa che, sulla base delle previsioni macroeconomiche, la rubrica 5 "Spese amministrative" delle prospettive finanziarie dovrebbe registrare un aumento del 4,2%, ossia contenere un volume di stanziamenti di 4 miliardi 191 milioni ECU ai prezzi '96;
2.sottolinea che l'assegnazione di questi stanziamenti è subordinata al rispetto delle disposizioni dell'Accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della disciplina di bilancio , e in particolare del relativo articolo 19; che in tali condizioni diviene necessaria la fissazione di priorità motivate all'interno di ogni istituzione;
3.precisa che la sua commissione competente ha invitato le istituzioni interessate a presentare le loro previsioni pluriennali ripartendo le spese amministrative su quattro settori: spese dei deputati e del personale; spese immobiliari; altre spese connesse agli immobili; spese in materia di informatica; insiste affinché questi dati siano disponibili secondo una ripartizione annua, prima della formulazione del progetto di bilancio per il 1996;
4.nota al riguardo il forte aumento delle spese immobiliari e delle altre spese connesse agli immobili; in queste circostanze reputa indispensabile la programmazione di qualsiasi nuova spesa nel settore e il suo esame nel contesto di un'adeguata valutazione e nel rispetto delle disposizioni del regolamento finanziario e delle sue precedenti risoluzioni in materia; chiede che sia effettuata una rassegna delle varie formule di strategia immobiliare attualmente seguite da queste istituzioni;
5.chiede a ogni istituzione d'illustrare per mezzo di un bilancio analitico la suddivisione delle spese amministrative e di inserirla nella relazione sullo stato di previsione delle entrate e delle spese; precisa che questo bilancio analitico, pur ammettendo la specificità di ogni istituzione, dovrebbe far risultare le spese relative alle riunioni e alle sedute, ai deputati, ai quadri non distribuiti, agli edifici e alla sicurezza, al materiale, all'informatica, all'informazione, alla traduzione, alle telecomunicazioni e alla posta, alle spese varie di funzionamento; sottolinea che questa presentazione può potenziare la trasparenza del bilancio;
6.tiene a sottolineare che prenderà in considerazione qualsiasi richiesta di creazione di nuovi posti o di rivalutazione/trasformazione di posti ogni volta che tali richieste saranno opportunamente motivate e suffragate sulla base di relazioni di valutazione e del ridispiegamento delle risorse umane;
7.chiede in questo contesto alle istituzioni interessate di presentargli, anteriormente alla prima lettura del progetto di bilancio 1996 e non oltre il 30 giugno 1995, degli organigrammi funzionali per divisione o gruppo di servizi a seconda della loro organizzazione amministrativa, corredati delle informazioni necessarie che consentano di verificare le strutture gerarchiche, le relazioni instaurate e i compiti assegnati al personale;
8.sottolinea il suo interesse verso l'efficacia e l'indipendenza della funzione pubblica europea e chiede alle istituzioni di presentargli anteriormente alla prima lettura del progetto di bilancio 1996 le misure amministrative concrete da loro prese in ordine all'applicazione delle disposizioni dello statuto del personale, e in particolare del suo allegato VII, rammentando in particolare le conclusioni della relazione annuale della Corte dei conti sull'esercizio 1993 ;
9.ribadisce il suo interesse in materia di cooperazione interistituzionale e invita le istituzioni interessate a presentargli iniziative e casi specifici dei compiti intrapresi in comune, fra l'altro nell'ambito della politica immobiliare, dell'assunzione del personale in generale, in particolare di cittadini dei nuovi Stati membri dell'Unione, e in quello della formazione professionale;
10.profondamente consapevole dell'esigenza di rendere disponibili ai cittadini informazioni adeguate sulle politiche dell'Unione, invita le sue istanze competenti a introdurre una ristrutturazione radicale della propria politica di informazione insieme alle altre istituzioni; propone che i servizi della Commissione e del Parlamento avviino assieme un'ampia cooperazione; dichiara la sua intenzione di esaminare i risultati di questo lavoro entro il 30 settembre 1995, prima di prendere la sua decisione sulla prima lettura del bilancio;
11.ribadisce la sua richiesta, avanzata nella propria risoluzione del 27 ottobre 1994 sul progetto di bilancio 1995 , che sia elaborata una proposta di decisione mirante ad armonizzare le condizioni minime garantite di sicurezza sociale per gli assistenti dei deputati a Bruxelles; invita i propri organi competenti (Questori e Ufficio di Presidenza) a esaminare la questione per poter includere le decisioni da adottare nel progetto di stato di previsione del Parlamento per il 1996;
12.sottolinea che lo STOA dovrebbe rispondere all'esigenza di assistere il Parlamento e i suoi organi; che il suo quadro amministrativo non dovrebbe incoraggiare la creazione di servizi paralleli ma creare sinergia all'interno del segretariato generale del Parlamento; che tale approccio dovrebbe basarsi sulla relazione annuale ("screening"); ritiene quindi che le decisioni relative al 1996 dovrebbero essere distinte da quelle che si dovranno adottare per la durata del mandato, sulla base di un'adeguata valutazione della capacità di ricerca del Parlamento, e che le decisioni a breve termine (per esempio quelle relative al 1996) non dovrebbero pregiudicare le decisioni a medio termine; ritiene altresì che le conclusioni della commissione per il controllo dei bilanci dovranno servire da guida al Parlamento nell'elaborazione del suo parere sul progetto di stato di previsione per il 1996;
13.chiede che nel 1995 si proceda a una revisione delle strutture di accesso al Parlamento per i disabili;
14.precisa che nell'ambito della prima lettura del progetto di bilancio 1996 si orienterà sui risultati dell'esecuzione degli stanziamenti del bilancio 1994, tanto più che le spese amministrative sono state soggette negli ultimi anni a una nomenclatura armonizzata;
15.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alle istituzioni e agli organi interessati nonché alla Commissione.