B4-0657, 0666, 0681, 0686, 0690, 0702 e 0711/95
Risoluzione sulla situazione in Algeria
Il Parlamento europeo,
-viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Algeria,
A.profondamente colpito per gli atti di terrorismo commessi dai fondamentalisti algerini che mietono vittime tra la popolazione civile, soprattutto tra le donne e gli intellettuali,
B.costernato per gli assassinii di Mohammed Abderrahmani, direttore del quotidiano "El Mujahid", avvenuto il 27 marzo 1995, di Rashida Hammadi, nota giornalista televisiva, avvenuto il 31 marzo 1995, e di Makhlouf Boukhezar, giornalista televisivo, avvenuto il 3 aprile 1995, che vengono ad aggiungersi a quelli dei trentadue giornalisti abbattuti in seguito ad attentati attribuiti a gruppi islamici a partire dal 1993, nonché del presidente del tribunale di Larbaa, avvenuto il 15 marzo, quindicesimo magistrato ucciso a partire dal 1994,
C.considerando la natura e la vastità della repressione compiuta dall'esercito contro gli estremisti islamici, recentemente sfociata in un'operazione militare nella regione di Ain Defla, che ha causato la morte di parecchie centinaia di persone e fatto numerosi feriti,
D.considerando che in Algeria esistono democratici che, senza aver sostenuto né il regime corrotto né il terrorismo integralista, svolgono un ruolo essenziale contro la tortura, l'imposizione del codice della famiglia e l'arabizzazione forzata e che rappresentano altresì le forze della resistenza contro l'estremismo del FIS e l'autoritarismo,
E.appoggiando in particolare la resistenza delle donne algerine, che lottano a rischio della vita per salvaguardare la propria dignità di donna e la loro libertà di persona di fronte ai violenti attacchi degli estremisti islamici,
F.vivamente preoccupato per le difficoltà che numerosi cittadini algerini, minacciati di morte nel loro paese, incontrano per ottenere un visto che consentirebbe loro di rifugiarsi provvisoriamente in uno Stato membro dell'Unione europea,
G.considerando con interesse i vari e recenti appelli al negoziato e alla pace, nonché le offerte di mediazione, in quanto contributi positivi alla ricerca di una soluzione duratura del conflitto algerino,
1.stigmatizza con la massima fermezza i ciechi atti di terrorismo perpetrati in Algeria;
2.deplora nondimeno la gravità delle risposte date dalle forze armate che non sono in grado di disinnescare una situazione già esplosiva; esorta il governo a riconoscere che la spietata violazione dei diritti umani della popolazione civile non può che fomentare il sostegno popolare alle organizzazioni terroriste;
3.plaude al coraggio degli algerini, in particolare delle donne, che, a rischio della propria vita, lottano contro la barbarie integralista, contro qualsiasi progetto di società che emargini le donne dalla vita politica, sociale ed economica e operano per la democrazia, la parità, il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini e la libertà di stampa;
4.rende un particolare omaggio al coraggio di tutti i lavoratori dei 16 quotidiani nazionali algerini che il 28 marzo 1995 hanno espresso unanimemente la loro opposizione al terrorismo;
5.ritiene che spetti adesso al governo algerino, la cui responsabilità per l'attuale situazione del paese è primaria, avanzare proposte di dialogo che consentano a tutte le forze politiche di cercare i mezzi per far uscire il paese dal vicolo cieco politico e dalla situazione di quasi guerra civile;
6.in questo spirito esprime l'auspicio che il dialogo recentemente avviato tra il presidente Zeroual e diversi partiti di opposizione possa sfociare in un accordo sullo svolgimento delle elezioni e nella partecipazione di tutte le componenti della vita politica;
7.chiede che tale dialogo venga avviato senza indugio, in modo da preparare democraticamente le elezioni presidenziali e legislative;
8.chiede la sospensione immediata di ogni forma di cooperazione militare tra gli Stati dell'Unione e l'Algeria;
9.chiede ai governi degli Stati membri di vietare l'espulsione verso l'Algeria di democratici che vi sono minacciati di morte, di facilitare la concessione di visti ai cittadini algerini minacciati nel loro paese, di aiutarli durante il loro soggiorno temporaneo in Europa e di vietare l'accoglienza sul proprio territorio di responsabili dei movimenti integralisti terroristi;
10.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri e al governo dell'Algeria.