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Parlamento Europeo - 27 aprile 1995
Razzismo e xenofobia

B4-0731/95

Risoluzione sul razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo

Il Parlamento europeo,

-vista la Dichiarazione congiunta contro il razzismo e la xenofobia approvata l'11 giugno 1986 dal Parlamento europeo, dal Consiglio, dai rappresentanti degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio e dalla Commissione e tutte le risoluzioni approvate in seguito su tale argomento,

-viste le conclusioni delle sue commissioni d'inchiesta sul razzismo e la xenofobia e le sue risoluzioni del 21 aprile 1993 e del 2 dicembre 1993 sul razzismo e la xenofobia, del 20 aprile 1994 sulle epurazioni etniche e del 27 ottobre 1994 sul razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo e ribadendo ancora una volta le raccomandazioni ivi contenute,

-viste le conclusioni del Consiglio europeo di Corfù, svoltosi il 24-25 giugno 1994, sul razzismo e la xenofobia,

-visto l'articolo 14 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, sottoscritta nel 1950, secondo cui "Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza distinzione di alcuna specie, come di sesso, di razza, di colore, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere...",

-visto l'articolo F, paragrafo 2, del trattato sull'Unione europea,

A.considerando che, nel corso della storia, il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo e le strategie nonché le espulsioni finalizzate all'epurazione etnica hanno causato gravi conflitti e sofferenze in varie regioni e nazioni d'Europa, hanno lasciato ferite profonde e permanenti e sono ancora ampiamente diffusi all'approssimarsi della fine del XX secolo,

B.considerando che i cittadini dell'Unione, esercitando il loro diritto alla libertà di circolazione e nella loro vita quotidiana, potrebbero essere vittime di episodi di razzismo, xenofobia e antisemitismo,

C.considerando che la Commissione dovrebbe esaminare la possibilità di giungere, nel frattempo, ad un accordo interistituzionale che consenta già da ora di compiere progressi nella lotta contro il razzismo e la xenofobia a livello europeo,

D.considerando che i cittadini dei paesi terzi che si recano o risiedono nell'Unione europea devono essere protetti contro il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo e gli attacchi terroristici in modo altrettanto efficace dei cittadini dell'Unione,

E.considerando che negli Stati membri gli attacchi contro gli immigrati di entrambi i sessi, i profughi e gli appartenenti alle minoranze sono aumentati e hanno causato numerosi decessi,

F.considerando che il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo devono essere affrontati principalmente a livello locale e nazionale,

G.considerando che esiste nondimeno una dimensione sostanzialmente europea, basata sulla libera circolazione delle persone, e che le differenze a livello di legislazione fanno sì che comportamenti o azioni non consentiti in uno Stato membro possano a tutt'oggi raggiungere detto Stato attraverso i suoi confini con un altro Stato membro o attraverso le frontiere esterne della Comunità,

H.considerando che l'ambiguità relativa ai poteri della Comunità per combattere il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo ha impedito alla Comunità stessa di adottare decisioni diverse dalla sopracitata Dichiarazione congiunta,

I.considerando che uno dei membri della Commissione è stato nominato responsabile in materia di lotta contro il razzismo e la xenofobia,

1.ritiene che la libera circolazione delle persone all'interno dell'Unione europea e la cittadinanza europea, combinate con la promozione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, all'interno e all'esterno dell'Unione, richiedano che non vi siano azioni di stampo razzista, xenofobo o antisemita all'interno dell'Unione europea;

2.richiama l'attenzione del Comitato consultivo sul razzismo e la xenofobia sul fatto che il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo possono essere combattuti efficacemente solo a condizione che le polizie nazionali non si ostacolano a vicenda o che impediscano l'esercizio o la promozione di attività razziste, xenofobe o antisemite attraverso le frontiere;

3.rivolge un invito affinché si chieda alle competenti autorità dell'Unione europea di assicurare che le limitazioni alla libera circolazione delle merci e delle persone, ammesse rispettivamente ai sensi degli articoli 35 e 56 del trattato CE, per motivi di "ordine pubblico" o di "pubblica sicurezza", coprano tutto il materiale scritto, le registrazioni audio e video, i film ovvero tutti gli altri mezzi di comunicazione, compresi quelli elettronici, che propagandano l'odio razziale nonché le persone riguardo alle quali esiste la convinzione che abbiano partecipato ad azioni di propaganda razzista;

4.raccomanda alla Commissione di presentare una proposta per una direttiva contro la discriminazione;

5.ritiene necessario che la Commissione esamini il modo in cui la Comunità, pur rispettando il principio di sussidiarietà, potrebbe agire, a livello europeo, contro il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo e la negazione dell'olocausto;

6.accoglie favorevolmente la creazione di un Osservatorio europeo che controlli gli incidenti a sfondo razzista e xenofobo nell'Unione;

7.ritiene che prima dell'esplicita introduzione nel trattato del 1996 di competenze comunitarie in materia, sia necessario creare un organo temporaneo per garantire che l'Unione continui a progredire in tale settore;

8.ritiene che, fermo restando quanto precede, sia necessario non tanto creare nuove o ulteriori istituzioni comunitarie, quanto piuttosto sviluppare quelle già esistenti e inserirle nell'attuale struttura dell'Unione;

9.auspica che qualora sussista il pericolo che organizzazioni o persone impegnate in comportamenti di tipo razzista, xenofobo o antisemita sviluppino contatti attraverso i confini di uno Stato membro, l'EUROPOL ne esamini gli aspetti penali;

10.chiede agli Stati membri di formare gli assistenti sociali, i corpi di polizia e la magistratura affinché si comportino con le minoranze all'interno dell'Unione europea nel rispetto della dignità dell'uomo e di adottare misure intese a combattere eventuali violazioni;

11.insiste affinché, dopo la revisione dei trattati, vengano attribuite all'Unione europea competenze esplicite che le permettano di intraprendere azioni visto che, a causa della loro natura transfrontaliera, i problemi del razzismo, della xenofobia e dell'antisemitismo non possono essere combattuti efficacemente né a livello locale né dal singolo Stato membro;

12.sottolinea il ruolo essenziale che i mezzi di comunicazione dovrebbero svolgere per opporsi all'odio e ai pregiudizi razziali e per promuovere la tolleranza e la solidarietà; li invita pertanto ad informare obiettivamente il pubblico dei pericoli del razzismo, della xenofobia e dell'intolleranza;

13.ritiene necessario che si adottino e si rafforzino, su scala nazionale e comunitaria, politiche attive in materia di istruzione e di gioventù in cui l'accento sia posto in modo prioritario sulla lotta contro l'intolleranza, il razzismo e la xenofobia;

14.auspica che il Consiglio dia il suo completo appoggio ad un aumento del bilancio comunitario destinato alla lotta contro il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo e invita la Commissione a sostenere le associazioni e le iniziative antirazziste;

15.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Comitato consultivo sul razzismo e la xenofobia, al Consiglio, alla Commissione, al Comitato economico e sociale, al Consiglio d'Europa nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati.

 
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