B4-0741, 0771, 0808, 0830, 0839 e 0844/95
Risoluzione sulla situazione nell'ex Jugoslavia
Il Parlamento europeo,
-viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione nell'ex Jugoslavia,
A.profondamente preoccupato per l'impossibilità e la mancanza di volontà di tutte le parti in campo di estendere il cessate il fuoco nelle zone di conflitto dell'ex Jugoslavia,
B.notando che l'assenza di un accordo di cessate il fuoco ha portato a una nuova escalation del conflitto in diverse zone del territorio dell'ex Jugoslavia,
C.inorridito per l'aumento degli attacchi alla popolazione civile di Sarajevo,
D.preoccupato per le notizie secondo cui i serbi bosniaci hanno attaccato Sarajevo il 7 maggio 1995 uccidendo dieci persone e successivamente gli ordini di attacco aereo NATO dati dal comandante dell'ONU in Bosnia sono stati annullati dal quartier generale dell'ONU di Zagabria;
E.considerando l'indifferenza mostrata in generale dall'opinione pubblica nei confronti delle continue violazioni dei diritti dell'Uomo perpetrate a Banja Luka, che sono addirittura aumentate a partire dal 4 maggio 1995,
F.allibito per la ripresa delle operazioni militari in Croazia, che coinvolgono anche la popolazione civile,
G.manifestando il proprio plauso per il ritiro delle truppe croate dalle zone-cuscinetto e notando che un'ulteriore escalation del conflitto in Croazia minaccerebbe la futura cooperazione tra l'Unione europea e la Repubblica croata,
H.ribadendo la necessità di eseguire il piano di smilitarizzazione per le zone occupate in Croazia onde evitare ulteriori conflitti,
I.notando che una soluzione globale e pacifica del conflitto nell'ex Jugoslavia può essere raggiunta solo sulla base delle decisioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e delle proposte del Gruppo di contatto per l'ex Jugoslavia,
J.lodando l'impegno delle forze delle Nazioni Unite nell'ex Jugoslavia per il mantenimento della pace, malgrado la debolezza del loro mandato, e riconoscendo che le forze dell'ONU hanno salvato molte migliaia di vite con la loro presenza e continuano a fare molto per proteggere quanti arrecano aiuto a milioni di profughi e rifugiati,
K.complimentandosi per la rinnovata determinazione del Tribunale internazionale per i crimini contro l'umanità perpetrati nell'ex Jugoslavia a esaminare i dossier di importanti personaggi politici sospettati di aver commesso siffatti crimini,
L.richiamando l'attenzione sulla dichiarazione del Segretario generale delle Nazioni Unite, del 16 maggio 1995, circa la necessità di conferire un nuovo mandato alle forze ONU nell'ex Jugoslavia,
1.denuncia con forza una nuova escalation del conflitto nell'ex Jugoslavia e condanna tutti gli attacchi alla popolazione civile, da qualsiasi parte essi provengano;
2.invita tutte le parti coinvolte nel conflitto a impegnarsi a risolvere il conflitto senza ricorrere alle forze armate, bensì a riprendere i negoziati per una soluzione globale e pacifica basata sulle decisioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU e del Gruppo di contatto per l'ex Jugoslavia;
3.constata che la presenza delle forze ONU da 4 anni ha consentito di evitare una guerra generalizzata e sottolinea che ormai occorre rafforzare il mandato, i mezzi e l'autorità delle forze ONU e definire con precisione i compiti della loro missione, in modo che la comunità internazionale possa dare un forte segnale di impegno volto a trovare una soluzione politica accettata da tutte le parti in lotta;
4.sottolinea che una più stretta cooperazione tra l'Unione europea e le repubbliche dell'ex Jugoslavia è possibile unicamente se queste ultime sono disposte ad attuare le decisioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU e a trovare una soluzione pacifica del conflitto;
5.ribadisce il suo deciso impegno al rispetto dei diritti dell'uomo e delle minoranze e al mantenimento di una società multietnica nel territorio dell'ex Jugoslavia;
6.invita la Commissione e il Consiglio a inviare osservatori nella regione di Banja Luka per scongiurare il protrarsi delle atrocità commesse nella regione a fini di pulizia etnica;
7.esorta il Tribunale internazionale per i crimini contro l'umanità nell'ex Jugoslavia a proseguire la sua attività per la giustizia senza lasciarsi intimidire e invita il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri ad appoggiarne l'operato in tutti i modi possibili;
8.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al Consiglio di sicurezza dell'ONU, ai membri del Gruppo di contatto e al governo della Croazia.