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Parlamento Europeo - 18 maggio 1995
Sri Lanka

B4-0742, 0763, 0775, 0781, 0809 e 0833/95

Risoluzione sull'interruzione del processo di pace nello Sri Lanka

Il Parlamento europeo,

-viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione nello Sri Lanka, in particolare quella del 22 aprile 1994 ,

A.profondamente allarmato per l'interruzione dei negoziati tra il governo democraticamente eletto dello Sri Lanka e l'organizzazione LTTE (Tigri per la liberazione del Tamil Eelam) intesi a risolvere il conflitto etnico in atto da lungo tempo nel paese,

B.rammentando che le vittorie elettorali riportate il 16 agosto 1994 e il 9 novembre 1994 dalla sig.ra Chandrika Kumaratunga sono state ottenute in elezioni libere, imparziali e regolari e che il suo insediamento alla presidenza è stato caratterizzato dall'impegno personale ad avviare negoziati diretti con la LTTE, a decentrare in maggior misura i poteri dal governo centrale e a rafforzare la tutela dei diritti umani, sottolineando che tutti i cittadini dello Sri Lanka dovrebbero mantenere la propria identità etnica, religiosa e linguistica,

C.deplorando fermamente la rottura unilaterale, da parte della LTTE, del cessate il fuoco proclamato l'8 gennaio 1995 dal Presidente Kumaratunga e profondamente colpito dal fatto che, a seguito degli attacchi sferrati il 19 aprile 1995 dalla LTTE a navi dello Sri Lanka nel porto di Trincomalee, dell'abbattimento mediante missili di due aerei da trasporto delle forze armate il 28 e 29 aprile 1995 e di altri attacchi a obiettivi militari e civili nei distretti di Amparai e Vavunia, oltre 300 nuove vittime si sono aggiunte alle più di 30.000 persone che hanno perso la vita da quando, negli anni '70, la LTTE ha avviato la lotta armata,

D.ricordando che la LTTE è stato l'unico tra i gruppi militanti Tamil che avevano combattuto in passato per costituire uno Stato separato di lingua Tamil a rifiutare in quel momento di abbandonare la lotta armata e di condurre negoziati di pace,

E.profondamente preoccupato per l'oppressione di cui sono vittima, nelle zone controllate dalla LTTE quale la penisola di Jaffna, quei Tamil che non appoggiano la LTTE stessa,

F.ricordando la dichiarazione sullo Sri Lanka effettuata dalla Presidenza a nome dell'Unione europea il 21 aprile 1995, in cui si condannano gli attacchi della LTTE a Trincomalee e si rammenta la necessità di una soluzione pacifica del conflitto nello Sri Lanka,

1.condanna la condotta della LTTE, che si è ritirata dai negoziati di pace e ha violato unilateralmente il cessate il fuoco con ingiustificati atti di violenza;

2.ritiene che i motivi avanzati dalla LTTE per interrompere i negoziati con il governo dello Sri Lanka dimostrino una fondamentale riluttanza da parte dell'organizzazione stessa ad avviare un dialogo costruttivo;

3.sottolinea che l'interruzione dei negoziati di pace può comportare il rischio di un nuovo inasprimento del conflitto e invita entrambe le parti a dare prova di disponibilità ai fini della ripresa di negoziati che consentirebbero di concordare un nuovo cessate il fuoco e di riprendere le forniture non militari verso la penisola di Jaffna;

4.richiama l'attenzione del governo dello Sri Lanka sulla necessità che esso eviti rappresaglie indiscriminate nei confronti della popolazione civile e si dimostri disponibile a negoziare con le altre organizzazioni Tamil che non sostengono la LTTE;

5.invita l'Unione europea e i suoi Stati membri a sostenere con ogni mezzo politico ed economico gli sforzi prodigati dal governo dello Sri Lanka per rilanciare il processo di pace e migliorare l'applicazione delle norme concernenti i diritti umani; invita altresì la Commissione a intensificare la cooperazione con il governo dello Sri Lanka nell'ambito dell'accordo recentemente concluso accordandogli il sostegno necessario per giungere alla rappacificazione e alla riconciliazione;

6.invita i governi dei paesi della regione dell'Oceano Indiano, in particolare quelli aderenti al SAARC, a esercitare pressioni sulla LTTE affinché essa ritorni al tavolo negoziale;

7.sollecita l'Unione europea e i suoi Stati membri a intensificare i controlli sulle vendite di armamenti e a impedire che la LTTE e altre organizzazioni analoghe entrino in possesso di armi;

8.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, dello Sri Lanka e dei paesi membri del SAARC, nonché alla LTTE.

 
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