B4-0774, 0805, 0812, 0827 e 0840/95
Risoluzione sulla situazione dei diritti dell'Uomo in Guinea Equatoriale
Il Parlamento europeo,
-viste le sue precedenti risoluzioni sulla Guinea Equatoriale,
-vista la risoluzione approvata dall'Assemblea paritetica ACP-UE a Dakar nel febbraio 1995,
A.profondamente preoccupato per il processo di transizione democratica della Guinea Equatoriale, tanto più che ancora non hanno avuto luogo le elezioni comunali previste per il mese di maggio 1995,
B.considerando che la Guinea Equatoriale ha firmato la IV Convenzione di Lomé e pertanto anche l'articolo 5 sul rispetto dei diritti dell'Uomo,
C.preoccupato per le violazioni del diritti dell'uomo e i continui ostacoli frapposti al processo di democratizzazione, con la detenzione e la tortura dei capi dell'opposizione Esono Michá (ex direttore della Accademia militare di Bata), Mesa Mbá, Esono Musié, Ayón Asomu, Oná Nsá, Oná Nguema, Nguema Nsé, Ndun Musié e con la fuga di altri dal paese,
D.preoccupato per il processo estremamente sommario cui sono stati sottoposti dal tribunale militare e per le condanne chieste dal procuratore, che vanno da 30 anni di carcere, divieto di svolgere attività politica e scioglimento del proprio partito per Severo Moto, a pene di morte per altri processati e tra 5 e 25 anni di carcere per gli altri accusati,
E.considerando che il tribunale militare in Guinea Equatoriale non è né imparziale né indipendente e che il processo non si è svolto nel rispetto delle garanzie processuali,
1.condanna la sistematica violazione dei diritti dell'Uomo effettuata sottoponendo ad arresti, incarcerazioni e torture i membri dell'opposizione politica alla vigilia delle elezioni comunali di maggio 1995;
2.esige la cessazione della repressione contro i militanti e i dirigenti dei partiti dell'opposizione democratica e la concessione di un'amnistia generale per tutti i prigionieri politici già condannati o in attesa di giudizio prima dello svolgimento delle elezioni;
3.esige che le autorità della Guinea Equatoriale rispettino strettamente i diritti dell'Uomo, soprattutto i diritti di associazione, di riunione e di libertà di espressione, e accelerino l'insediamento delle istituzioni democratiche e di diritto;
4.esige il rispetto delle raccomandazioni del relatore speciale delle Nazioni Unite;
5.esige il rispetto degli impegni assunti nell'ambito della riunione del Comitato dei donatori svoltasi con la partecipazione dell'opposizione e dei paesi interessati nel giugno 1994;
6.ricorda la sua risoluzione del 16 marzo 1995 sulla situazione in Guinea Equatoriale e ritiene che, visto che non sono stati compiuti progressi, occorra sospendere la cooperazione con la Guinea Equatoriale, a eccezione dell'aiuto umanitario;
7.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla Piattaforma dell'opposizione comune della Guinea Equatoriale, al governo della Guinea Equatoriale, agli Stati firmatari della Convenzione di Lomé e alla Commissione per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite.