B4-0778, 0790, 0800, 0811, 0832 e 0841/95
Risoluzione sull'assassinio in Pakistan di Iqbal Masih, simbolo della lotta contro la schiavitù minorile
Il Parlamento europeo,
-richiamandosi alle sue risoluzioni del 13 luglio 1993 sui diritti dell'uomo, la democrazia e lo sviluppo e del 22 aprile 1994 sulle relazioni economiche e commerciali tra la Comunità europea e il Pakistan ,
A.profondamente indignato per l'assassinio, commesso il 16 aprile a Murtque (nei pressi di Lahore), del dodicenne pachistano Iqbal Masih, impegnato contro la pratica del lavoro coatto di cui sono vittime i fanciulli nel suo paese,
B.sottolineando che il ragazzo era un lavoratore coatto, che fu costretto a lavorare in una fabbrica di tappeti dal quarto al decimo anno di età, in condizioni malsane, per dieci ore al giorno in cambio di un salario giornaliero di una rupia,
C.costernato dal fatto che, secondo l'OIL, sono migliaia i bambini che in Pakistan lavorano in tali condizioni nell'industria dei tappeti e muoiono prima di aver raggiunto i 12 anni di età,
D.vivamente impressionato dal coraggio di questo ragazzo che, dopo essere stato liberato da una vera e propria forma di schiavitù, ha pronunciato discorsi in sedi internazionali e in Pakistan per protestare contro il sistema del lavoro minorile coatto, nonostante le minacce di morte ricevute,
E.considerando l'articolo 32 della Convenzione sui diritti del bambino adottata nel novembre 1989, che fa obbligo agli Stati firmatari, fra cui il Pakistan, di proteggere i bambini contro ogni attività lavorativa che ne comprometta la salute, l'istruzione o lo sviluppo,
F.profondamente colpito dal fatto che, in base ai dati dell'OIL, nella sola India sono 10 milioni i bambini ridotti in schiavitù e costretti al lavoro mentre dei 20 milioni stimati di lavoratori coatti in Pakistan almeno 6 milioni sono bambini,
G.ricordando che in teoria questo tipo di lavoro è illegale in Pakistan e consapevole che la piaga del lavoro coatto non riguarda unicamente i due paesi citati,
H.esprimendo la propria solidarietà verso i movimenti e le organizzazioni che in questa regione del mondo lottano contro la schiavitù, il traffico e la prostituzione minorile, come il BLLF e soprattutto la sua filiale pachistana,
I.preoccupato per il fatto che molti tappeti fabbricati sfruttando senza scrupoli la manodopera minorile in Pakistan e in altri paesi asiatici vengono esportati verso l'Unione europea,
1.onora la memoria di Iqbal Masih, che si era impegnato con coraggio nella lotta contro il lavoro dei fanciulli;
2.condanna i responsabili dell'assassinio di Iqbal Masih, prende atto che un uomo è stato arrestato per tale assassinio e sollecita le autorità pachistane a fare quanto in loro potere per assicurare alla giustizia i mandanti e gli esecutori materiali di questo crimine;
3.incoraggia il governo pachistano a intensificare la propria azione volta a interdire la schiavitù infantile e a far applicare le leggi in materia già esistenti nel paese e invita i governi degli Stati interessati a rispettare la Convenzione per i diritti del fanciullo;
4.riafferma la propria determinazione a fare applicare, nei rapporti commerciali con i paesi terzi, una clausola sociale che subordini gli accordi commerciali al rispetto delle disposizioni minime delle Convenzioni dell'OIL;
5.accoglie con favore l'iniziativa indo-tedesca promossa da ONG e rappresentanti dell'industria dei tappeti e sostenuta dall'OIL, dall'UNICEF e da altri organismi, al fine di introdurre un sistema di etichettatura che preveda un marchio per i tappeti fabbricati senza ricorrere al lavoro minorile; è altresì favorevole all'estensione di questo sistema a tutti gli Stati membri dell'Unione;
6.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi del Pakistan e dell'India, ai parlamenti del Pakistan e dell'India e al Segretario generale dell'OIL.