B4-0744 e 0838/95
Risoluzione sull'organizzazione da parte del governo cinese della Quarta Conferenza sulle donne in programma a Pechino
Il Parlamento europeo,
A.riconoscendo l'importanza della Quarta Conferenza ONU sulle donne, che si terrà a Pechino nel settembre 1995,
B.sottolineando che l'emancipazione femminile è indissolubilmente collegata alla lotta per la promozione e la tutela dei diritti umani e che i diritti economici e politici costituiscono parte integrante dei diritti umani stessi e ponendo altresì l'accento sul fatto che le donne rappresentano le forze motrici della pace e dello sviluppo sostenibile dell'umanità;,
C.consapevole della rilevante funzione svolta dalle ONG nell'ambito di conferenze come quella in programma nonché della grande competenza delle ONG accreditate alla Conferenza e considerando che l'importanza del loro ruolo è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite,
D.sconcertato per il fatto che nessuna donna di Taiwan o del Tibet potrà assistere alla Conferenza,
E.profondamente colpito dalle notizie in base alle quali saranno esclusi quei gruppi le cui posizioni non sono conformi a quelle del governo cinese, per esempio associazioni di lesbiche e gruppi locali cinesi,
F.seriamente preoccupato per la notizia secondo cui le autorità cinesi avrebbero deciso per il Foro delle ONG una sede molto distante da quella della Conferenza mondiale, in una località che dispone di un luogo di riunione in grado di contenere non più di 1.700 persone, benché si prevedono 40.000 partecipanti,
G.profondamente preoccupato per il fatto che le infrastrutture di telecomunicazione e quelle alberghiere, così come i servizi di interpretazione, traduzione e trasporto, sembrano assolutamente inadeguati per una conferenza del tipo e della portata di quella in programma,
H.profondamente preoccupato per le notizie di procedure doganali e controlli rigorosi in merito all'introduzione nel paese di materiale scritto e audiovisivo da parte dei partecipanti a entrambe le conferenze,
1.invita il governo cinese a consentire alle donne di Taiwan o del Tibet accreditate presso le pertinenti ONG di partecipare alla Conferenza;
2.sollecita il governo cinese a garantire libertà di parola e di stampa e a revocare qualsiasi divieto volto a escludere determinati gruppi di donne a causa delle loro opinioni, della loro origine o dei loro costumi sessuali;
3.invita il governo cinese a trasferire il Foro delle ONG in una sede sufficientemente vicina a quella della Conferenza ufficiale in modo da consentire agevoli comunicazioni fra le due manifestazioni e da garantire i servizi necessari;
4.invita la Commissione e il Consiglio a esercitare la loro influenza in modo da sollecitare il governo cinese e il Segretario generale delle Nazioni Unite a garantire, come richiesto, la disponibilità di infrastrutture adeguate nonché la democraticità dello svolgimento della Conferenza;
5.richiama l'attenzione sul fatto che l'esclusione di talune donne a causa delle loro opinioni, della loro origine geografica o dei loro costumi sessuali confermerà l'immagine del carattere repressivo del regime cinese;
6.rileva che, qualora l'efficacia della Conferenza venga ridotta dalla creazione di ostacoli alle ONG, in futuro non si dovrebbe tenere più alcuna conferenza ONU in Cina;
7.invita la Commissione e il Consiglio a prendere in esame l'opportunità di appoggiare il trasferimento della Conferenza ufficiale e della Conferenza ONG in un'altra sede, in Australia, qualora la Cina non ottemperi alle richieste;
8.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al Consiglio d'Europa, ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al gruppo di consulenti ad hoc del Segretario generale delle Nazioni Unite e al governo della Repubblica popolare cinese.