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Parlamento Europeo - 18 maggio 1995
Donne algerine

B4-0754 e 0813/95

Risoluzione sul sostegno da dare alle donne algerine

Il Parlamento europeo,

-viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Algeria,

A.considerando che le donne algerine sono le prime vittime del terrorismo, vuoi perché sono state assassinate a centinaia, vuoi perché a migliaia si sono ritrovate senza marito, molto spesso senza risorse e con figli da mantenere,

B.constatando le ultime gravissime minacce del GIA, che persiste nell'uccidere donne e bambine solo perché appartengono al sesso femminile, escono per strada, si istruiscono, lavorano, sono madre, sorella, figlia o moglie di un funzionario pubblico o si vestono in un modo piuttosto che in un altro,

C.consapevole che le vittime della violenza terroristica, in particolare donne e professionisti dell'informazione, mettono a dura prova la coscienza di tutti coloro che lottano per la libertà, l'uguaglianza, la solidarietà e il rispetto dei diritti dell'uomo senza distinzione di razza, sesso o religione,

D.riconoscendo che la società algerina è fondata sull'Islam, sulla cultura araba e su quella amazigh e che tutte le culture devono essere rispettate e protette,

E.osservando che questa lotta terroristica reca il segno di un profondo disprezzo per la donna, ridotta a bersaglio troppo facile e inerme e oggetto preferito di stupri, assassinî e carneficine,

F.riconoscendo che la spirale di violenza da parte dei terroristi del GIA si sta facendo sempre più intollerante e fanatica, dimostrando alle donne, con le ultime minacce di morte, che solo la follia guida i loro atti,

G.chiedendo che l'Algeria non venga assolutamente lasciata sola a fronteggiare la grave situazione in cui si dibatte,

H.fortemente preoccupato per le difficoltà che numerose donne algerine minacciate di morte hanno incontrato nell'ottenimento di un visto che consenta loro di rifugiarsi provvisoriamente in uno Stato membro, giustificate dal fatto che il loro caso non è previsto dalla Convenzione di Ginevra sui rifugiati,

1.sostiene la donna algerina nel suo diritto a vivere in pace;

2.ribadisce, di fronte alle nuove minacce del GIA contro le donne, la propria condanna del terrorismo, degli stupri e degli assassinî da parte dei gruppi terroristici nonché dei loro mandanti;

3.plaude al coraggio delle donne algerine che, a rischio della vita, continuano la loro lotta contro la barbarie integralista e contro qualsiasi progetto di società che le emargini dalla vita sociale, economica e politica, a favore della democrazia e del rispetto dei diritti fondamentali della persona, ritenendo che non vi possa essere vera democrazia in Algeria senza il rispetto dei diritti della donna;

4.lancia un appello a tutti i cittadini europei, uomini e donne, associazioni, movimenti, organizzazioni, responsabili regionali e locali, parlamenti e governi, affinché manifestino il loro appoggio e la loro solidarietà alle donne algerine;

5.chiede alla Commissione e al Consiglio di prendere misure in tal senso e di considerare l'Algeria come una delle aree prioritarie della politica estera e di sicurezza comune;

6.ritiene prioritaria la cooperazione tra l'Unione europea, gli Stati membri e l'Algeria e invita la Commissione a porre in atto misure eccezionali di aiuto al popolo algerino, soprattutto per quanto riguarda la sanità e gli alloggi;

7.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e al governo dell'Algeria.

 
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