A4-0134/95
Raccomandazione del Parlamento europeo al Consiglio sullo sviluppo delle relazioni con la Federazione di Russia e la situazione in Cecenia
Il Parlamento europeo,
-visto l'articolo J.7, secondo comma, del trattato sull'Unione europea,
-visto l'articolo 92 del proprio regolamento,
-viste le proprie risoluzioni del 15 dicembre 1994 , 19 gennaio 1995 , 16 febbraio 1995 e 16 marzo 1995 relative alla situazione in Cecenia,
-vista la propria risoluzione del 7 aprile 1995 sugli accordi di partenariato con i nuovi Stati indipendenti (NSI),
-viste le dichiarazioni del 17 gennaio 1995, 23 gennaio 1995, 6 febbraio 1995, 1· aprile 1995 e 19 aprile 1995 del Consiglio dell'Unione europea, concernenti la Cecenia,
-viste le conclusioni contenute nella relazione della delegazione per le relazioni con la Russia e della delegazione ad hoc recatasi in Inguscezia e in Cecenia dal 22 al 23 marzo 1995 ,
-vista la proposta di raccomandazione della commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa (A4-0134/95),
A.nell'intento di appoggiare le forze tuttora impegnate per la prosecuzione delle riforme democratiche in Russia e per l'apertura politica ed economica di questo paese,
B.deplorando che la guerra in Cecenia porti al rafforzamento di quanti sono favorevoli a rimettere in questione le riforme politiche ed economiche, nonché delle tendenze isolazionistiche tradizionalmente esistenti in Russia,
C.considerando che la Federazione russa ha il diritto di sentirsi minacciata nella propria integrità territoriale ma che la preservazione di tale integrità non può giustificare l'impiego di qualsiasi mezzo,
D.considerando le estese ed efferate violazioni dei diritti dell'uomo perpetrate in Cecenia - in conseguenza di un impiego totalmente e indiscriminatamente repressivo delle forze armate che colpiscono prima di tutto la popolazione civile in violazione dell'articolo 3 della Convenzione di Ginevra del 1949 e del suo Protocollo addizionale n. 2 - senza che nel contempo sia stato intrapreso dalle autorità russe nessun tentativo serio di dialogo politico con gli indipendentisti ceceni,
E.considerando che la politica delle nazionalità della Federazione di Russia contiene i germi di una possibile estensione dei conflitti in altre parti della Federazione,
F.ricordando che la Russia ha firmato i testi adottati nel quadro della CSCE/OSCE - dagli accordi di Helsinki alla Dichiarazione di Budapest - e che, sottoscrivendo l'accordo di partnership, essa si è altresì impegnata con l'Unione europea a rispettare i diritti dell'uomo e i principi democratici,
1.condanna con la più grande fermezza gli eccessi commessi in Cecenia contro i civili in violazione degli elementari diritti dell'uomo;
2.afferma che la soluzione al conflitto in Cecenia passa prima di tutto attraverso il dialogo politico e che l'impiego della forza armata deve essere strettamente subordinato alle disposizioni del codice di condotta dell'OSCE approvato dalla Russia nel vertice di Budapest (5 e 6 dicembre 1994) nonché a quelle del Protocollo aggiuntivo n. 2 alla Convenzione di Ginevra del 1949; che pertanto occorre che le truppe della Federazione russa si ritirino dal territorio ceceno;
3.ritiene che il processo negoziale avviato fra la Federazione russa e il Tatarstan possa essere utilizzato per altre zone di potenziale conflitto fra il governo centrale e le regioni russe;
4.è persuaso che
a)l'Unione europea debba continuare a dare il suo contributo di assistenza umanitaria per le vittime del conflitto ceceno e rafforzarlo anzi notevolmente, soprattutto per quanto riguarda le forniture sanitarie e gli aiuti alla ricostruzione;
b)l'aiuto umanitario dell'Unione europea debba essere più visibile e la commissione debba cercare forme di cooperazione con le autorità russe per progetti determinati quali l'assistenza materiale al rimpatrio dei profughi;
5.raccomanda al Consiglio di
a)indirizzare una energica protesta al governo russo dando opportuna pubblicità e motivazione a tale intervento;
b)sospendere l'approvazione dell'accordo interinale e la ratifica dell'accordo di partnership e cooperazione con la Russia fino a che non sia posta fine alle gravi violazioni dei diritti umani e non venga avviata una soluzione politica per la Cecenia;
c)far presente in modo esplicito che le violazioni dei diritti umani da parte della Federazione russa minano gravemente i presupposti democratici degli aiuti economici e finanziari alla Federazione e li rimettono pertanto in causa;
d)chiedere alla Federazione russa di riannodare relazioni sulla base dei comuni principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dall'OSCE e della fiducia reciproca, in modo da attuare il partenariato solennemente firmato a Corfù il 24 giugno 1994;
e)usare la propria influenza con le due parti per arrivare a una tregua duratura e senza condizioni e aprire negoziati che consentano di pervenire a una soluzione politica del conflitto;
f)intervenire ulteriormente presso le autorità russe affinché il Gruppo di assistenza dell'OSCE in Cecenia possa svolgere il proprio compito e sollecitare l'OSCE a sviluppare un ruolo di mediazione per favorire una soluzione politica,
g)provvedere, in cooperazione con la missione OSCE e con le autorità di governo federali e locali, all'istituzione di un Ombudsman per la popolazione civile e al varo di un dispositivo efficace che consenta di assicurare alla giustizia i responsabili delle violazioni di diritti umani,
h)accogliere favorevolmente l'invio di osservatori del Parlamento europeo, nel caso in cui in Cecenia dovessero tenersi libere elezioni,
i)prevedere un'azione comune relativa al monitoraggio delle elezioni annunciate dal Presidente della Federazione russa per il 14 dicembre 1995, associandovi pienamente il Parlamento europeo;
6.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio e, per conoscenza, alla Commissione.