B4-0858/95
Risoluzione sul distacco di lavoratori nel quadro di una prestazione di servizi
Il Parlamento europeo,
-visto il programma d'azione sociale del 1989 (COM(89)0568),
-vista la proposta della Commissione riguardante il distacco di lavoratori nel quadro della prestazione di servizi (COM(91)0230),
-visto il proprio relativo parere in prima lettura del 15 febbraio 1993 ,
-vista la proposta modificata della Commissione (COM(93)0225),
A.considerando che la definizione delle norme sociali applicabili in caso di distacco di lavoratori nel quadro di prestazioni di servizi all'interno della Comunità costituisce un aspetto essenziale della dimensione sociale del mercato interno,
B.considerando che a causa delle diverse condizioni di lavoro vigenti negli Stati membri i lavoratori potrebbero essere vittime di una concorrenza sleale nel caso in cui le retribuzioni e le condizioni di lavoro dei lavoratori distaccati siano di un livello inferiore a quanto previsto per i lavoratori assunti sul luogo di esecuzione del lavoro,
C.considerando di avere più volte ribadito l'importanza che accorda all'intervento della legislazione comunitaria in questo settore,
D.considerando che, secondo la relazione OCSE "Employment Outlook 1994" (prospettive occupazioni 1994), l'indebolimento delle norme sul lavoro non contribuisce né a una maggiore prestazione economica né a creare occupazione, quanto piuttosto al contrario,
E.considerando che qualsiasi soluzione diversa dall'applicazione delle condizioni sociali locali dal primo giorno del distacco di un lavoratore costituisce un peso burocratico eccessivo per le amministrazioni nazionali incaricate di verificare la durata delle missioni, la composizione delle équipes ecc.,
F.considerando che le presidenze del Consiglio susseguitesi hanno segnalato il carattere prioritario di questo fascicolo senza giungere a un accordo,
G.considerando che questo Parlamento è corresponsabile di tale proposta di direttiva in quanto viene ormai applicata la procedura di codecisione;
1.auspica che il Consiglio convenga sul fatto che le retribuzioni e i congedi dei lavoratori distaccati vanno regolamentati in base al principio della lex loci;
2.invita la Commissione a collaborare in modo costruttivo alla messa a punto di una proposta di compromesso entro un termine inferiore a un mese, in modo da poter giungere a un accordo in sede di Consiglio a maggioranza qualificata;
3.invita gli Stati membri a far prevalere in seno al Consiglio l'interesse comune piuttosto che le divergenze;
4.auspica che in virtù della procedura di codecisione il Consiglio e la Commissione tengano maggiormente conto, nelle loro deliberazioni, degli emendamenti presentati dal Parlamento;
5.invita il Consiglio, in occasione della prossima riunione del Consiglio "Affari sociali", a giungere a una posizione comune sul distacco dei lavoratori nel quadro di una prestazione di servizi;
6.sottolinea ancora una volta la propria inquietudine di fronte allo stallo in cui si trova il settore sociale a livello di Unione europea sia a causa del fatto che la legislazione è ancora all'esame del Consiglio che della reticenza della Commissione a promuovere l'impiego del protocollo, ovvero della debolezza del contenuto del nuovo programma d'azione sociale che non tiene conto dell'esigenza di rilanciare la legislazione sociale in Europa;
7.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.