B4-0884, 0899, 0902, 0912 e 0928/95
Risoluzione sul pluralismo e la concentrazione dei mezzi di comunicazione
Il Parlamento europeo,
-vista la sua risoluzione del 20 gennaio 1994 sul Libro verde della Commissione "Pluralismo e concentrazione dei mezzi di comunicazione nel mercato interno" (COM(94)0353) e quella del 27 ottobre 1994 , nelle quali chiedeva alla Commissione di presentare una proposta di direttiva in materia, nonché la risoluzione del 16 febbraio 1995 sulla società dell'informazione ,
A.considerando che è terminata la seconda fase di consultazione condotta dalla Commissione sulla base del Libro verde in vista dell'adozione di una direttiva che favorisca una certa convergenza per quanto concerne le legislazioni nazionali in materia,
B.tenendo conto dell'importanza che ha ormai assunto il problema della concentrazione dei mezzi di comunicazione nella discussione politica in tutti gli Stati membri, particolarmente per quanto concerne le garanzie di democrazia e di indipendenza dei mezzi di comunicazione,
C.considerando le conseguenze negative di una società dell'informazione sottoposta esclusivamente alle forze del mercato nonché la necessità di tener conto delle implicazioni culturali, etiche, sociali e politiche,
1.deplora che la Commissione non gli abbia ancora presentato la proposta di direttiva CEE 89/552 modificata;
2.attende con impazienza i risultati della seconda fase di consultazione riguardante il Libro verde "Pluralismo e concentrazione dei mezzi di comunicazione nel mercato interno";
3.ritiene che le differenze fra le varie legislazioni nazionali in materia di concentrazione dei mezzi di comunicazione possano nuocere al funzionamento del mercato interno, soprattutto per quanto riguarda la circolazione dei servizi e la libertà di stabilimento, e approva ogni iniziativa mirante a far convergere queste norme nazionali;
4.auspica che le iniziative che saranno proposte dalla Commissione forniscano un quadro giuridico stabile nel settore dei mezzi di comunicazione e nella società dell'informazione globale, che garantisca un livello equivalente di protezione del pluralismo negli Stati membri, pur consentendo agli operatori di sfruttare le opportunità create dal mercato interno;
5.considera fondamentale un'equilibrata distribuzione delle risorse di qualsiasi natura al fine di salvaguardare la molteplicità e la varietà dei mezzi d'informazione;
6.invita gli Stati membri a rafforzare o aggiornare le loro legislazioni in materia in modo da accrescerne l'efficacia, evitare le posizioni dominanti e garantire il rispetto delle regole della concorrenza, tenendo conto di tutti i fenomeni di concentrazione;
7.ricorda quanto esso tenga alla nozione di servizio pubblico nel settore audiovisivo, agli obblighi di pluralismo interno che incombono al servizio pubblico radiotelevisivo e al ruolo specifico che quest'ultimo deve svolgere; considera essenziale il rispetto di tale ruolo;
8.ricorda che i poteri pubblici hanno il dovere di garantire in modo efficace l'esercizio della libertà di espressione e il rispetto del pluralismo;
9.chiede alla Commissione di proporre, con le parti interessate, un programma d'azione per promuovere il pluralismo nei mezzi di comunicazione, in vista dell'elaborazione di un codice di condotta dei mezzi di comunicazione in Europa (compresi i PECO) destinato a preservare l'etica professionale e a garantire l'indipendenza dell'informazione e dei giornalisti;
10.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.