B4-0988, 1000, 1001 e 1046/95
Risoluzione sull'accordo di pesca tra l'Unione europea e il Regno del Marocco
Il Parlamento europeo,
-preso atto delle trattative in corso da alcuni mesi per il rinnovo dell'accordo di pesca fra l'Unione Europea e il Regno del Marocco,
A.considerando che non si è ancora giunti a un compromesso fra le parti che permetta di concludere nel breve periodo le trattative,
B.riconoscendo gli sforzi finora compiuti dalla Commissione nel quadro del suo mandato a negoziare,nel senso che la Comunità ha accettato, tra l'altro, di ridurre di un anno l'accordo precedente, mentre il Marocco non ha invece rispettato l'impegno di accelerare i negoziati per portare quanto prima a buon termine il nuovo accordo di pesca,
C.considerando che l'Unione europea intende favorire il raggiungimento di un buon accordo, tale da corrispondere alla sua attuale volontà di potenziare una nuova politica di associazione con il Regno del Marocco, e che l'accordo di pesca va inquadrato nella prospettiva delle relazioni complessive tra l'Unione europea e il Marocco,
D.considerando che le intese del Consiglio europeo di Cannes sul potenziamento dei finanziamenti ai paesi terzi del Mediterraneo offrono ottime prospettive per conseguire miglioramenti degli accordi previsti,
E.considerato che per la flotta peschereccia comunitaria l'accordo riveste una notevole importanza per il numero di battelli coinvolti, soprattutto spagnoli e portoghesi, e il conseguente livello occupazionale del settore;
F.considerando che tale accordo riveste grande importanza sul piano socio-economico, giacché agli 8.000 pescatori implicati vanno aggiunte circa 20.000 altre persone che lavorano nell'industria di trasformazione strettamente legata all'attività di pesca, in regioni fortemente dipendenti da tale settore,
G.considerando la posizione di fondo del Marocco, che propone riduzioni delle possibilità di catture, in particolare per la flotta che pesca cefalopodi e per la pesca con reti da traino e con palangaro, nonché la soppressione delle reti da circuzione, della flotta che pesca merluzzo carbonaro e della pesca demersale, lo sbarco obbligatorio nei porti del Marocco del 100% dei crostacei e dei cefalopodi nonché di parte delle catture effettuate col palangaro, così come un aumento del 35% degli imbarchi di marinai marocchini e il raddoppio dei canoni delle licenze,
H.considerato che le aree di pesca coinvolte non sono solo oggetto di attività della flotta comunitaria ma anche di altri paesi terzi con serie ripercussioni sulle risorse alieutiche del Mediterraneo,
I.evidenziato che gli accordi di pesca, come più volte sostenuto da questo Parlamento, devono contenere elementi per una gestione razionale delle risorse e il loro equilibrio ambientale, includere iniziative volte allo sviluppo della ricerca e dell'acquacoltura e sostenere lo sviluppo di attività artigianali e di trasformazione integrate o complementari al settore tramite azioni di partenariato e creazione di società miste,
J.valutato inoltre che le aree del Mediterraneo oggetto dell'accordo devono essere considerate anche in riferimento ai futuri sviluppi di una politica specifica per la pesca nel Mediterraneo,
K.considerando che le relazioni dell'Unione con il Marocco vanno ben oltre le semplici relazioni di pesca, come dimostrato dall'accordo di cooperazione, dal futuro accordo di associazione, e dal recente accordo di cooperazione finanziaria con il Mediterraneo, che prevede un finanziamento complessivo di 4.685 milioni di ECU per il quinquennio 1995-99, e che, pertanto, tali relazioni costituiscono un insieme che va valutato globalmente,
1.esprime la sua profonda preoccupazione per la situazione di stallo in cui si trovano i negoziati di fronte all'atteggiamento del Marocco e conseguentemente per la flotta comunitaria ferma da più di due mesi;
2.considera necessario che si instauri un clima di fiducia con il Marocco e che detto paese assuma posizioni più flessibili, tali da essere accettabili per l'Unione europea e per le sue flotte;
3.chiede che si fissi un termine massimo di 4 mesi per giungere a una soluzione definitiva della controversia o mediante il conseguimento di un nuovo accordo di pesca o mediante un programma d'urgenza elaborato dalla Commissione al fine di attribuire aiuti per la ristrutturazione del settore interessato;
4.chiede alla Commissione di impegnarsi, in questa situazione, nell'applicazione di sufficienti misure straordinarie di appoggio strutturale, sociale e finanziario tenendo conto della difficile situazione in cui si trovano i pescatori;
5.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio.